We're Just Friends Right?

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Writer's pov
El era in uno stato strano.
Si era svegliata dalla confusione che l'alcol le aveva procurato.
Sapeva cosa era successo ma non era così lucida da ragionare, ancora.
Max, d'altro canto, pensava a cosa fare.
-Dai vieni hai tutto il mascara colato- disse Max, la fece alzare e accese l'acqua del lavabo e con un fazzoletto bagnato d'acqua la struccò lentamente, inutile dirvi che non smetteva di fissarla, Max pensò: 'È così incasinata ma anche così bella'.
-Grazie- disse El alla ragazza, Max sorrise, -Max?- la richiamó El, -Mh?-, -Noi siamo solo amiche, giusto?- le domandò El, Max rimase a dir poco sorpresa da quella domanda, purchè sapendo che El era ubriaca e probabilmente la mattina dopo avrebbe dimenticato ogni cosa successa quella sera, non sapeva cosa rispondere: -Si perché?- Max fece un'altra domanda ma era alquanto spaventata dalla risposta, che fu soltanto un silenzio, che Max non sapeva come descrivere.
Quando la finì di struccare, Max aveva ormai deciso dove portare El, -Ok...Uhm se vuoi posso portarti nel mio appartamento, ti va?- le chiese rivolgendole un sorriso rassicurante, -Ok- rispose El incosciente, in quel momento aveva soltanto bisogno di un letto e di chiudere gli occhi.
Max,confusa dalla risposta, la prese e la portò in macchina con sé.
Mentre guidava si chiedeva continuamente se quella fosse la cosa giusta, se per salvarla dovrà poi essere descritta come una lesbica maniaca, sarà la cosa giusta da fare?

***
Max aprì la porta ed El si trovava dietro di lei, quest'ultima non capiva bene cosa stava succedendo, tanto che per un minuto si era dimenticata che fossero al college e quella era stata la serata del suo ventunesimo compleanno.
Max la adagiò sul letto e appena El sfiorò questo, crollò.
Max infilò il pigiama e, preoccupata, se ne andò a dormire cercando di non pensarci più.
Non fu facile addormentarsi con il pensiero che El avrebbe avuto la mattina dopo, e Max pensò: 'Da domani potrò soltanto sognare di rivederla al suo compleanno'.
Pensò che,forse El, da ragazza comprensiva, avrebbe potuto capire e ringraziarla, ma la mattina dopo non si sarebbe ricordata niente e sarebbe scappata a gambe levate per non affrontare Max, quindi era dubbiosa che la volesse rivedere per parlare.
Dopo un'ora di pensieri, Max spense il cervello e chiuse gli occhi.
***
Come già previsto, la mattina dopo El si alzò e i ricordi di una confusa, felice e strana serata le tornarono in mente in un nano secondo e quando si ricordò di Max che la portava a casa si alzò dal letto velocemente e scappò via.
Max si svegliò e, ovviamente, non la trovò più, era sicura che fosse scappata ma, presa dal panico, chiamò Lucy per sapere se era tornata lì.
Dopo cinque squilli rispose.
-Pronto Max?- disse Lucy con una voce sorridente, era troppo calma, -Hey Lucy, per caso El è lì da te?- domandò Max, El aveva detto a Lucy esplicitamente di dirle di 'no', convinta dall'inizio che Max avrebbe sicuramente chiamato Lucy per sapere se El stesse bene,ma Lucy non resistette volendo sapere cosa era successo tra le due, -Sì, tranquilla, perché?- rispose curiosa, El la guardò con un viso addolorato, consapevole che Max la sarebbe venuta a cercare.
-Vedi, ho bisogno di parlarle-Max si fermò, El l'avrebbe mandata a quel paese, -No no cioè, parlaci tu e dille questo: 'Non era mia intenzione spaventarla, ieri sera con un bicchiere di troppo si è ubriacata e mi sono semplicemente offerta di aiutarla, l'ho struccata e mi ha detto che non voleva tornare a casa dai suoi perciò l'ho portata con me, non è successo niente' potresti farlo per me? Ti prego?- Max era spaventata dall'idea che El potesse pensare cose simili su di lei, cose che non avrebbe mai e poi fatto, specialmente a lei.
-Capisco riferirò, stammi bene- le disse Lucy terminando la chiamata prima che Max potesse salutarla.
Max non era poi così convinta che Lucy avrebbe detto quello ad El, poteva soltanto sperare.
Decise di farsi una doccia.

***
-El, vuoi spiegarmi cosa è successo ieri tra te e Max?- chiese Lucy sedendosi sul letto, la domanda rimbombava la testa di El, 'che cosa era successo?'.
-Io... non mi ricordo- rispose Jane confusa, la verità era che non ricordava tutto quanto ma sapeva ciò che era successo e, sfortunatamente per lei, glielo si poteva leggere dallo sguardo: ansioso e evasivo, per dimenticare tutto ciò che era successo tra le due quella notte.
-El...- mormorò Lucy, El cercò di trattenersi ma sembrava impossibile, sbuffò:-E va bene...-.

***
Max uscì dalla doccia con il suono del suo telefono, -Sì?- rispose, -Max sono Lucas- parlò l'altro lato del telefono, per un certo senso era felice di sentire la sua voce, -Hey, è successo qualcosa?- perché lo aveva domandato? La verità è che dopo la rottura con El il gruppo si è completamente allontanato, si sentivano ogni tanto ma non come prima e quindi Max aveva immaginato che fosse successo qualcosa di speciale o orribile, -No, volevo semplicemente sentirti, tutto qua, è un po' di tempo che questo gruppo non chiama senza una ragione- disse ridendo, un sorriso sincero spuntò sul viso di Max, sorriso che aveva perso da parecchio tempo, si rese conto solo dopo un paio di secondi che lo aveva fatto veramente, -Non hai tutti i torti, come va?- chiese Max sedendosi sul suo letto con le gambe incrociate, per un attimo pensò che quella chiamata fosse durata per sempre, quasi come due migliori amiche che non si sentono da settimane e hanno migliaia di cose da raccontarsi, più o meno era la loro stessa situazione, se non fosse per il fatto che non avevano un grande rapporto con l'altro e viceversa, ma mai dire mai.
-Abbastanza bene, e tu?- chiese Lucas, Max per un minuto sentì che poteva fidarsi di lui, sentiva che poteva raccontargli come si sentiva questi giorni: persa e vuota e con tanto bisogno di un abbraccio che le dica: 'va tutto bene'.
Poi il suo stupido orgoglio prese il sopravvento: -Stessa cosa-, Lucas fece una faccia sorpresa e, prendendo coraggio, disse: -Sei sicura? Insomma...- Max lo interruppe: -Effettivamente avrei bisogno di parlare un po', ma non ho nessuno che mi voglia ascoltare a quanto pare- accompagnò la frase con una risata amara, piena di dolore, come se una bomba stava per esplodere dal suo petto.
-Ti va di vederci?-.
Max ne aveva così bisogno.
Aveva bisogno di un amico che la consolasse per sentirsi meglio e togliere dalla sua testa tutte quelle noiose paranoie.
-Sì-.
E fu così che si diedero appuntamento.




Spazio Autrice
Ciaoooooo.
Scusate l'assenza ma il prossimo capitolo sarà molto doloroso, credo.
Ho pianto scrivendo questo.
Spero che vi stia piacendo fino ad ora, un bacio❤️‍🩹❤️‍🩹


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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 02, 2022 ⏰

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