Capitolo 3: un Banale Etero Cisgender

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Pov. Jade
Mi guardai allo specchi: avevo proprio un naso orrendo. Lo odiavo così tanto che avrei preferito non averlo. Stavo meditando di tagliarmelo con le cesoie del giardiniere quando le mie bambole voodoo si illuminarono.
Mi prendo un attimo per spiegarvene il funzionamento: bisogna prendere una parte di cadavere di un parente di una persona a voi cara e inserirlo all'interno di una bambola di pezza per poi trafiggerla con degli spilli. Così si illuminerà ogni volta che il vostro cara sarà in pericolo. Io ne avevo tre: Mattheo, il figlio di Orfeo e il fidanzato di Arianna (che poi sarebbero tutti Mattheo lol). Capii che era in grave, grave, grave pericolo, quindi sorvolai l'intera città con la mia scopa di ossa umane alla sua ricerca. Lo trovai sul parapetto del ponte Sandwich e intuii che si stava per buttare giù. "Oh no, mannaia vacca!" esclamai precipiandomi sgasando a 27 kilometri orari verso di lui. Purtroppo non feci in tempo ed era già saltato "Noooo caspiterina!" Urlai a gran voce. L'unico modo per salvarlo era ricorrere alla più potente magia che conoscevo... disegnai un pentagono sulla mia mano sinistra pronunciando la formula "Orologius crocifixi! Incantesimo del troppoli!"
Un'ombra incatenò Mattheo tenendolo sospeso in aria, lo avevo salvato! Evvai!
"Mattheo, perfortuna sei salvo!" Esultai quando fummo entrambi al sicuro sul ponte. "Io non direi perfortuna" rispose lui tristemente. Mi accorsi che era sporco di sangue ovunque. Slurp, attraente. Non l'avevo mai trovato così sexy, era arrivato il momento di giocare la mia carta, di svelargli una volta per tutte i miei sentimenti: avevo passato gli ultimi nove anni nascondendoli timorosamente. Ora o mai più.
"Mattheo..." iniziai titubante "io... io ti amo, per questo ti ho salvato." Non rispose. Poi mi tirò un pugno in faccia e rispose lentamente coi denti stretti "A me non frega proprio un cazzo di te. Io volevo suicidarmi e mi sei stata solo d'intralcio. Fuori dai piedi."
Mi allontanati strisciando col viso sanguinante e mi misi a piangere in un angolo buoio. Lo ricoprii di insulti e maledizioni per ore finché smisi di piangere e decisi di sollevarmi il morale. Mi ricordai che in fondo alla via c'era un nightclub, ci sarei andata: avevo bisogno di sfogarmi. Quell'infame maledetto a cui avevo salvato la vita mi ringraziava così? Bene. Non sapeva che errore aveva fatto: quando mi metto in testa di volere qualcosa la ottengo e lui mi ha intralciata. Volevo il suo amore, ma ora voglio la sua sofferenza e stia certo che l'avrò.
Nel nightclub presi sottobraccio la prima persona che mi capitò. Ebbi fortuna era davvero bellissima e sembrava pensare lo stesso di me. L'attrazione fu istantanea.
"Piacere Ilyas, tu sei?"
"Jade"
"Quali sono i tuoi pronomi? Non vorrei misgenderare"
"She/her, i tuoi?"(aww, che cosa adorabile)
"They/them"
Parlammo per un po' del più e del meno divertendoci e ridendo fino alla morte. Ho già detto che era stupendx? La sua pelle era color osso e i capelli scuri come la morte. Mi sentivo le ginocchia tremare e le falene nello stomaco: mi stavo innamorando. Allora realizzai di non essere bisessuale, come avevo sempre pensato, ma pansessuale. La scoperta inizialmente mi sconvolse, ma bastò un suo bacio per non farmici pensare più. La notte andò avanti tra coccole e parole dolci, mentre piano piano mi dimenticavo persino di Mattheo.
In effetti, era solo un banale etero cisgender.



Angolo writer 💀
ei ci tenevo a specificare che banale etero cisgender è ironico, siate chi volete 🏳️‍🌈🏳️‍⚧

𝐓𝐑𝐀 𝐀𝐍𝐈𝐌𝐄 𝐄 𝐍𝐀𝐒𝐈 | 𝒈𝒐𝒕𝒉 𝒈𝒂𝒚 𝒔𝒕𝒐𝒓𝒚Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora