Rifletti

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Ho parlato con mia mamma stasera, le ho chiesto quale fosse stato il suo primo pensiero su di te quando ha scoperto della tua imminente paternità. Mi ha detto che avrebbe voluto insultarti, rinfacciarti tutto quello che aveva fatto per te e la cosa bella (almeno per me) é che l'avrebbe fatto davanti a lei, al tuo nuovo amore... Ad oggi so che il tuo grande amore é tuo figlio, non é nuovo perché come potrebbe esserlo, ti vedevo come ti si illuminavano gli occhi quando parlavamo di avere un figlio, quella brillantezza che emanava la smania di voler essere un padre eccellente, presente, affettuoso; la smania di essere il padre che hai sempre voluto ma che non hai mai avuto. Per questo non sono in grado di definirlo un nuovo amore, un figlio è un figlio e lo è per sempre. Ti chiederai dove voglia arrivare questo mio ennesimo discorso perché sai che mi piace perdermi fra i tanti pensieri della mia testa. Il punto é questo, c'è mai stato qualcuno capace, con le palle, ad essere riuscito a dirti dell'enorme cazzata che stavi commettendo? C'é mai stata un'anima santa a farti mettere in conto di come avrei potuto reagire io? Di quanto mi avresti deluso, distrutto, devastato completamente con le tue azioni?
É vero io non sarò stata una fidanzata perfetta, sono sicura che la maggior parte del tempo assieme io non ti abbia trattato benissimo e di questo mi prendo le mie responsabilità, ho già chiesto scusa. Tu invece le tue responsabilità verso di me te le sei preso? Magari un giorno rifletterai su questo e ti troverò alla mia porta..

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