Ciro Ricci 🖤👑

Capitolo 4

Ciro Ricci
Vidi entrare questo ragazzo già a prima vista mi stava antipatico,mi girai per vedere Emma però la vidi come se fosse paralizzata, e c'erano le ragazze che stavano accanto a lei, poi la vidi che era riuscita a muoversi e così uscirono dal campo e andavano verso i dormitori, ma si fermarono per colpa di Liz e poi andarono in cella, quel poco tempo che è stata lì vicino a Liz avevo visto che stava piangendo e che teneva la testa bassa, e non capivo il perché ma mi fece male vederla così,da questi pensieri Edo mi porta alla realtà dicendo
Edo: fra ma che è successo a Emma?
Mio padre e Pietro mi guardavano
E dissi
Io: non lo so edua , ma lo devo sapere
Mi alzai con lo sguardo di tutta la mia famiglia ed di Edoardo.
Andai vicino a Lino e dissi
Io: linù portami da Emma mo
Lino: cirù non o pozz fa
Lo guardai male e fece si con la testa e mi accompagnò nella sua cella, entrai non c'era nessuno ma sentì dei pianti forti e singhiozzi , che arrivavano dal bagno io bussai , e nessuna risposta bussai un po' di volte senza avere risposta è mi preoccupai veramente tanto e inizia a sbattere  e iniziare a parlare
Io: Emma apri sta cazzo di porta , ti giuro che non la apri la sfondo quindi vedi che vuoi fare.
Aspettami un po' di secondi ma senza risposta mi iniziò a salire il sangue alle vene, non sapendo che cazzo stava facendo lì dentro, iniziai a  sbattere ancora di più i pugni  sulla porta spaccandomi anche le nocche

Emma
Senti dei rumori provenire da dietro alla porta e poi sentì quella voce , quella voce che mi faceva calmare in tutto che diceva
Ciro: Emma apri sta cazzo di porta, ti giuro che non la apri la sfondo quindi vedi che vuoi fare .
Aspettai un po' è sentì un forte pugno sulla porta e mi spaventai, apri la porta di scatto e vidi lui, con la mano piena di sangue lo presi senza esitare e presi il disinfettante con i dischetti e gli tamponai le nocche
Ciro: ahi brucia
Io: shi stai fermo
Dopo aver finito di disinfettare la ferita e fasciata, lui mi prese dai fianchi e mi costringe a guardarlo negli occhi in quei occhi nero pece in cui mi perdevo
Lui iniziò a parlare e disse
Ciro: che è successo, perché hai pianto ?
Ricordandomi che stavo piangendo come non so cosa è quando avevo sentito la sua voce mi ero calmata. Lo guardi abbassai la testa ma lui prontamente me la rialzo e dissi
Io: niente ci
Ciro: per favor Emma dimmi a verità, quando è entrato chill ti sei sentita male,dimmi a verità lo conosci? Che ti ha fatto ??
Io lo guardai e mi scese na lacrima che lui asciugo con il pollice  e dissi
Io: é il mio ex ragazzo
Ciro: e che ti ha fatto sti strunz ?
Io lo guardai e non riuscì a trattenere le lacrime e iniziarono a scendere a fiume e mi appoggiai al suo petto e lui mi strinse a se
Io: 😭😭 mi vo-le-va non riuscendo a finire la frase continuai a pingere ancora più forte
Ciro: shhh tranquilla, si sistema tutto , ci sono io ti proteggo io te lo giuro,non ti lascio sola

Ciro ricci
Emma stava nelle mie braccia a pingere gli ho chiesto che gli ha fatto chill strunz dell' ex e mi ha detto
Emma: mi vo-le-va
Io capi che intendeva e spalancai gli occhi non potevo crederci che una ragazzina innocente di 17 anni gli potessero fare una cosa del genere
E dissi 
Io: tranquilla ciù ciù te lo giuro nessuno ti tocca, non si devono proprio avvicina che ci provassero ti giuro se la vedono con me, non ti devono manco sfiorare .
Si calmò un po'  è riuscì a parlare
Emma: grazie Cì su serio , però ho paura lui tiene il modo di venire qui, non voglio vederlo
Ciro: di nulla peccerella non lo devi ringraziare lo faccio con piacere,ascolta allora se vuoi puoi venire da me nella cella mia
Emma: ma Ciro e poi tu, ed Edo Noo tranquillo non voglio disturbo
Ciro: peccerella non disturbi, e poi dormiamo insieme, se non vuoi faccio mettere un letto in più . La vidi sorridere, Maronna quel sorriso mi fa impazzire
Ciro: quand si bell quando sorridi
Emma: 😊😊grazie ci, se non ti da fastidio e non un disturbo per me va bene
Ciro: nun è un disturbo tranquilla
Usciamo dal bagno e andiamo insieme dalla direttrice,bussiamo ed entriamo entrambi, quando ci vide la direttrice rimase un po' spiazzata  e disse
Direttrice: che ci fate qui ?
Io ed Emma ci guardiamo e parlai io
Ciro: direttri vi volevo chiedere se ad Emma la potevate spostare nel nostro reparto nella mia cella
Direttrice: e perché scusa dovrebbe stare nel reparto maschile e poi in cella tua ?
Io guardai Emma e lei annui  e parlai
Ciro: direttri a devo protegge se no chill strunz del nuovo arrivato a fac mal e io nun voglio
Direttrice: prima cosa moda i termini, secondo la devi proteggere da  Alex? E perché mai?
Ciro: si pk chill nun e buon
Direttrice: e scusa che io sappia tu e lui non avete nessuna parentela o cose simili perché ti interessa tanto? E poi perché dovrebbe fare del male ad Emma se ora è arrivato .
Mi stavo abbastanza incazzando e la volevo uccidere

Emma
Vidi Ciro che stava ribollendo dalla rabbia così intervenni io e dissi
Io: direttrice Alex é il mio ex ragazzo, e mi voleva violentare
La direttrice sagrano gli occhi alle mie parole e disse
Direttrice: va bene Emma, ma sei sicura che vuoi stare in cella con Ricci e Conte ?
Io: si direttri voglio stare in cella con Ciro
La direttrice mi guardò negli occhi e disse
Direttrice: ne sei sicura, non è che è meglio nella cella di Ferrari e di Salvo ?
Vidi Ciro incassarsi ancora di più e serate i pugni così fresi i suoi pugni nella mia mano e si calmò un po'
Io: senza offesa direttrice capisco quello che volete dire, però io mi fido di Ciro e di Edo e so che non mi farebbero MAI del male.
Io: e non potete giudicare una persona solo per il cognome, e prima di dire dovete conoscerla prima
Direttrice: va bene potete andare
Usciamo dal ufficio e ci avviamo nella parte femminile per prendere le cose,però Ciro mi prese dal polso e mi porto in uno stanzino e disse
Ciro: grazie peccerella per avermi mantenuto i pugni se no quella gli facevo fa na brutta fine
Io: di nulla Ci, mi fido di te
Si avvicinò sempre di più fin quando  eravamo
fronte contro fronte,il mio cuore batteva tantissimo e non riuscivo a dire una parola potevo sentire il suo cuore che batteva forte