Abby era rimasta ferma dopo che Luke se n' era andato, immobile.
La testa aveva iniziato a lavorare idee senza sosta, ogni più piccola cosa veniva elaborata come un' enormità, non c'era più un filo logico nei suoi pensieri. Quando si riprese lo fece solo perché delle ragazze erano entrate nella stanza che ormai stava soffocando la povera Abby. Ancora sconvolta uscì dal bagno, quasi a rallentatore raggiunse la metro e arivata a casa si immerse nel bagno. Steph era uscita e lei era sola con tre parole fisse in testa 'sei in trappola'.Abby POV's
Avevo una sensazione strana appiccicata sulla pelle che non se ne voleva andare, forse era paura, non riuscivo a respirare, come se mi avesse bloccato la gola in una morsa di ferro e stavo ferma lì a farmi uccidere; forse un tempo avrei reagito, ma ora il passato mi aveva risucchiato tutte le forze, mi bastavano per un sorriso avvolte anche vero, ma queste situazioni erano come iceberg, ed ero troppo debole per scansarli anche se non volevo ammetterlo.Narratore
Si guardò un polso sentendo un lieve dolore e vide su entrambi dei segno rossi, le era già capitato di avere quei segni, troppe persone li avevano stretti pensando di poterla "incatenare". Si distrasse dai ricordi quando sentì la serratura scattare.
"Ciao Steph" pronunciò con una voce un po strana.
"Ehi Abby, che ci fai già qui?"
"Oggi facevo solo 4 ore."
"Ah non me lo ricordavo" chiari la rossa. "Ma stai bene? " chiese dopo squadrando l'amica.
"Sisi ho solo un po di mal di testa" e come se lo avesse chiamato il male le arrivò davvero, ricordando la botta al muro.Abby POV's
Dopo un intero pomeriggio passato a non far nulla decisi di guardare un po di tv e arrivò anche Steph, girammo diversi canali e optammo per una serie televisiva americana.
Non erano passati quindici minuti che mi suonò il telefono, mi allungai sul divano per prenderlo e rimasi sorpresa quando vidi un messaggio da uno sconosciuto.
Da sconosciuto:
ScendiChi era? Come aveva avuto il mio numero?
Guardai Steph che era rimasta con lo sguardo sullo schermo, non le dissi nulla e misi il telefono in tasca facendo finta di nulla, ma a quanto pare non bastò perché poco dopo risuono', un'altro messaggio sempre dalla stessa persona.
Da sconosciuto:
Subito.Cosa dovevo fare? Andare giù da qualche sconosciuto come avrebbe fatto la protagonista di uno stupido film o lasciar perdere? Beh la risposta me l'ero data da sola. Decisi lo stesso che sarei scesa, infondo ero sotto casa ed un urlo avrebbe insospettito qualcuno.
Questa volta Steph si era girata e mi guardava.
"Allora chi è?" mi chiese
"No nessuno, è Calum,mi ha detto che è qui in giro e se voglio andare fuori con lui ed i suoi amici,ma non ho molta voglia, lo vado a salutare comunque sta venendo sotto casa." cercai di mentire il meglio possibile.
A passi incerti presi una felpa e scesi le scale due scalini alla volta, morivo dalla curiosità.
Quando aprì il portone d'ingresso non vidi nessuno apparte alcune auto, mi guardai meglio attorno e mentre stavo per rientrare con il pensiero di qualche moccioso che si divertiva a fare scherzi telefonici, una mano mi afferrò il polso, mi girai di scatto e vidi um ragazzo con dei capelli stranissimi, poi lo riconobbi, era Michael, penso, l'amico di Luke, ma cosa voleva da me?
Poi mi tirò verso di se e proprio in quel momento passò un'auto che si fermò davanti a noi, Michael aprì la portiera posteriore e mi fece salire poco delicatamente.
"Divertiti" disse pima che la macchina partisse... e sparì nel buio, lui come la casa e pian piano tutte le macchine che passavamo.
Mi girai per guardare chi guidava, Luke, era lui che guidava, che ricambiava lo sguardo, che sorrideva divertito, era lui che giocava, perché io ero diventata il suo giocattolo, e forse avrebbe vinto.Spazio Autrice
Ciaoo, finalmente ho finito di scrivere il capitolo:)
Spero davvero che vi piaccia, l'ho scritto tutto dal telefono e quindi ci saranno sicuramente degli errori, dopo lo correggo.
p.s. so che l'immagine non c'entra nulla ma è davvero troppo bella♥♥-Alex
STAI LEGGENDO
Trouble || Luke Hemmings
RandomI suoi occhi le davano più fastidio di tutti gli altri, quando la guardava si sentiva come trafitta e immobile senza via di fuga , in una trappola mortale , Lui.