03:50 di notte.
Mi sveglia all'improvviso, era solo un sogno.
Non é mai successo niente tra me e Jake.
Sembrava tutto cosí reale. Eppure no, era solo un sogno, un bellissimo sogno.
Però Jake mi ha veramente toccato il seno e ha riso insieme ai suoi amici di me.
Lo amo o lo odio?
Cazzo. Gli occhi, il sorriso, le labbra.
Ma, quello che ha fatto...magari io sembrerò esagerata ma, non posso accettarlo.
Cercai di riaddormentarmi, e fu cosí, verso le 05:00 mi lasciai cadere nel sonno.
*driiin driiin driiin*
La sveglia suonò come al solito alle 07:00.
Kate era già sveglia, non so perché e non so da quanto, ma stranamente era sveglia.
Mi alzai del letto e le diedi un abbraccio a sorpresa, quelli che lei ama.
Prendo dei cereali e del latte, e faccio colazione davanti alla televisione.
Finito, mi feci una doccia e mi vestii: una t-shirt bianca con disegnato un tumblr boy, dei pantaloncini a vita alta, con le righe verticali bianche e nere, e infine le mie amate all star nere.
Presi lo zaino, erano le 07:40, le lezioni sarebbero iniziate tra 50 minuti, perciò decisi di andare a fare un giro con Kate e le raccontai del sogno.
"Chissà che delusione quando ti sei svegliata" disse seria.
"Già, ma non credo che lo perdonerò per quel gesto volgare" dissi un pò fredda trattenendo le lacrime.
Tra una chiacchera e l'altra si erano fatte le 08:15, perciò decisimo di incamminarci verso la nostra classe.
Siamo arrivate in perfetto orario.
Ci sedemmo nell'ultima fila al centro.
Entrò la professoressa di lettere.
Alta, magra, capelli corti e biondi, occhi piccoli azzurri.
"Buongiorno ragazzo, io sono la professoressa di lettere, Paola Pieroni, iniziamo con storia".
Jake era davanti a me, si girò e mi mandò un bigliettino con scritto "Hey Sam, mi dispiace per ieri, era un obbligo di Marcello, un mio amico".
Io lo strappai davanti ai suoi occhi.
Vidi i suoi occhi lucidi, se lo meritava.
Poi sentii la professoressa.
"Compiti per Venerdí: studiare da pagina 10 a pagina 15. Pagina 21 esercizio 1." dettò.
*driiin*
Un'altra ora con la Pieroni.
"Forza, tirate fuori grammatica, pagina 50" ci incitò.
Cercai di seguire la lezione ma pensavo solo e sempre a Jake.
Un'altro biglietto da parte di Jake.
"Perdonami, tu non capisci" scrisse.
"No, cosa non capisco sentiamo?" risposi sul foglietto.
"Non capisci che...non posso dirtelo:(" scrisse.
"E allora cosa vuoi? Addio Jake" scrissi.
Non mi arrivò piú nessun biglietto.
Tornai alla lezione, eravamo già arrivati ai compiti.
"Compiti per Venerdí: studio da pagina 50 a 53, con esercizi" dettò ancora.
*driiin*
"Arrivederci ragazzi, ci vediamo all'ultima ora" disse sorridendoci.
Entrò il professore di spagnolo.
Alto, robusto, mezzo calvo con la barba, occhiali.
"Buongiorno studenti" disse accennando un sorriso.
"Aprite il libro a pagina 12 grazie".
Seguii tutta la lezione.
"Bene ragazzi, per Sabato: Pagina 12 esercizi tutti sul quaderno" dettò.
Cazzo, erano sei esercizi lunghissimi, da fare sul quaderno tra l'altro. Io odio spagnolo! Sentii Kate sbuffare e a me scappò una piccola risata.
*driiin*
Ricreazione: Kate andò alle macchinette e io la accompagnai.
Vicino c'era il tavolo delle bidelle, dove alla ricreazione i ragazzi fighi di terza si siedono.
Non potei non notare un ragazzo.
Né alto né basso, muscoloso, biondo, occhi azzurri, sorriso a dir poco perfetto. Che meraviglia. Mi guardava e accennò un sorriso, io ricambiai e avvampai, lui lo notò e rise.
La fila era lunga.
"Kate vado in bagno, ti raggiungo dopo" dissi indicandole il bagno.
Lei annuí.
Uscita dal bagno, suonò la campanella, andai da Kate che aveva appena preso la merenda.
"Hey Kate, come si chiama quel ragazzo biondo?" le chiesi.
"Si chiama Roman, é bello vero?" disse.
"Beh, ecco...si" dissi avvampando leggermente.
Tornammo in classe.
Geografia, che palle odio la materia e la professoressa, anche se io sono la sua preferita, ops.
"Ciao ragazzi, sedetevi" disse entrando.
Noi ci sedemmo e presimo il libro.
"Iniziamo a studiare la Spagna, pagina 13" disse.
Tutti sbuffarono.
L'ora passó molto lentamente, io ormai dormivo.
Jake si girava ogni due per tre, la cosa mi dava fastidio.
"Va bene, compiti per Lunedí: studio da pagina 13 a 17 con esercizi di pagina 13 e 17. Interrogo eh" specificò.
*driiin*
Finalmente era finita quella tortura, per non parlare del suo accento napoletano insopportabile.
Rientrò la Pieroni.
"Rieccoci ragazzi, antologia, pagina 135, inzia a leggere Martina" disse.
Il racconto durava ben 6 facciate, che vennero lette da appunto Marta, Angel, Sarah, Albert, Damon e Fillip.
"Bene ragazzi come compito per domani fate tutti gli esercizi di pagina 141. Preparate lo zaino" disse.
*driiin*
Finalmente a casaaa!
Kate presa un'altra strada, perciò io ero con i miei libri in mano, finche non andai ad urtare contro di lui.