Capitolo 4

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Mi avvolsi nella coperta calda e setosa cercando di coprire i miei occhi dalla luce del sole

Mi alzai affacciandomi alla finestra osservando il tempo

Era soleggiato con qualche nuvola

Andai in bagno e mi feci una doccia

Scesi di sotto e feci colazione

Mi arrivarono delle notifiche da Erik

"Buongiorno piccola passo a prenderti oggi alle 12:00. Fatti trovare pronta"

Sorrisi e ricambiai il buongiorno

Quella mattina la passai piegando i vestiti e posandoli per bene

Guardai l'orario ed era veramente tardi

Corsi di sopra vestendomi

Misi questo e passai al trucco

Misi questo e passai al trucco

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Mi truccai e aspettai Erik

Uscii in giardino per fumare una sigaretta e vidi venirmi incontro la badante Marienne

<<buongiorno signorina>>
<<buongiorno a lei Marienne. Se vuole andare può, sto aspettando che mi vengano a prendere>>
<<fidanzato?>>
<<ahm.... Credo di sì>>appena dissi questo Erik bussò con il clacson della macchina

Sorrisi e lo vidi con maglione azzurro e pantaloni beige

<<arrivederci Marienne>>la salutai e raggiunsi Erik

Avevo la badante per Pistacchio così poteva darlo da mangiare quando non c'ero

<<buongiorno>>mi baciò e ricambiai
<<dove andiamo?>>
<<adesso vedi>>

Il tragitto fu stranamente silenzioso

Arrivammo davanti a questa enorme Villa con delle colonne in marmo bianco

Erik parcheggiò e mi fece scendere dalla macchina

<<questa é casa mia Vic.>> disse pulendosi gli occhiali e guardandomi subito
<<entriamo?>>gli domandai

Sorrise e mi prese per mano

Appena entrammo subito ci ospitò un profumo delizioso proveniente dalla cucina

La casa era bellissima. Era sempre bianca anche all'interno

Per non parlare del fatto che era enorme

<<papà lei é Victoria la mia ragazza>> un signore sulla cinquantina più o meno , si presentò sorridendomi squadrandomi dalla testa ai piedi
<<buongiorno signore>>mi presentai porgendo la mano
<<buongiorno cara>> ricambiò stringendo la mia mano con molta forza

Feci una smorfia di dolore ed Erik lo notò dal tal punto col portarmi via presentandomi alla mamma

<<tu devi essere Victoria ? Erik mi ha parlato tanto di te.>>
<<é un piacere signora>>
<<oh chiamami Kitty,il piacere é mio mia cara>> mi sorrise

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