12

62 1 0
                                    

«poi ha iniziato a schiaffeggiarmi!» ridemmo come due deprevrati, ubriachi fradici seduti sulla moquette di casa sua «perché l'avrebbe fatto?» dicevo tra le risate stridule che mi bruciavano la gola, stavo per perdere fiato e la mia faccia diventò rossa «sai non è da tutti i giorni farsi il compagno della tua amica» smise di ridere cambiando espressione, era bella andata, così decidemmo di sederci sul divano, andai a posare i bicchieri ormai vuoti sul piano da cucina e Katherine mi seguii barcollando.

«sei impegnato? Voglio dire, ce l'hai una ragazza?» mi chiese, mi appoggiai al bancone di marmo e incrociai le braccia, iniziai ad analizzare il suo sguardo, mi mangiava con gli occhi, scossi la testa «nessuno all'orizzonte»

«ti interessa qualcuno?» quasi piangevo, la amo più di me stesso ma cercavo di convincermi al fatto che non si trattava di sentimenti, la conoscevo appena.

«è...complicato» era l'unica cosa che riuscivo a dire, non appena alzai gli occhi mi accorsi che Kat si trovava più vicina del dovuto, le sorrido e lei fa lo stesso mordendosi il labbro, stava per baciarmi e la lasciai fare, quasi mi ricordava il modo in cui Rose mi baciò la prima volta, le accarezzai il seno e lei gemette sotto il mio tocco, era eccitata al massimo, anch'io lo ero ma mi sentivo al quanto strano, non mi sembrava giusto «Kat» le dissi mentre mi stampava un bacio ogni due secondi, non si scansava «Kat» ripeto afferrandole i polsi mentre continuava a marcarmi la faccia col rossetto rosa, rosa...Rose...Rosemary.

Com'è possibile che ogni cosa che faccio o che vedo o che sento mi ricorda sempre quella dannata mocciosa, sono convinto che sia una strega e che abbia fatto una specie di fattura d'amore.

Ritornando a quella sanguisuga di Kat non riuscivo a togliermela di dosso, così la spinsi per poter almeno respirare e mi guarda con uno sguardo dubbioso e quasi scioccato, cos'è, non se l'aspettava?

«devo andare ora, è stato un piacere»

«lo vedo come mi guardi Rob, mi scopi con gli occhi, credevi non me ne accorgessi?» mi dice alzandosi la bretella del reggiseno sotto la maglia, mi alzai e la guardai, feci un ghigno, quant'è ridicola «l'importante è che ne sei convinta» dissi prendendo il pacchetto di chesterfield dalla tasca dei miei jeans, ne prendo una e la porto alle labbra, mi guarda con rabbia e improvvisamente si alza prima che mi avvicinassi alla porta d'uscita «cos'ha lei che io non ho?» mantiene immobile la maniglia e mi guarda dritto negli occhi, l'afferrai per le guance e avvicinai il suo viso al mio «non metterti a confronto con lei, non nominarla neanche, fammi uscire» le dissi, spalancò gli occhi e lasciò la presa alla maniglia «Rob mi piaci un sacco... ti prego non andartene» mi disse con le lacrime agli occhi, da lì il silenzio, mi allontanai dall'abitazione per arrivare in macchina, ero ubriaco fradicio, me ne resi conto dopo aver fatto quella scenata da demente ma ormai la frittata era fatta e non vedevo l'ora di tornare a casa.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 02, 2023 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

𝑩𝒐𝒄𝒄𝒂 𝑫𝒊 𝑹𝒐𝒔𝒂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora