3° Capitolo

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'Julie Anne Jones' mi svegliai improvvisamente. La voce di mia madre aveva il potere di svegliarmi in un secondo. La luce del sole penetrava dalla mia finestra. Oh! Probabilmente ero in ritardo per la scuola. Sentii mia madre avanzare e cercare di farmi uscire dal letto goffamente. Parola chiave: cercato. Le mie gambe si intrappolarono tra le coperte e finii sul pavimento. Era una bella cosa, avevo riflessi ma la mia faccia si sarebbe schiantata sul suolo freddo se non avessi messo le mani sopra. Cercai di alzarmi ma la maledetta coperta non voleva lasciare la mia gamba. La porta fu aperta, ed eccola lì: Carla Jones, la mia dolce mamma, beh 'dolce' non era l'aggettivo che le si addiceva in quel momento.


'Ciao', salutai nervosamente. Lei incrociò le braccia sul petto, e mi diede uno sguardo di disapprovazione.


'Mi puoi spiegare perché mia figlia è ancora nel letto di Lunedì mattina?'


'Tecnicamente, non sono nel letto' Mi difesi indicando il pavimento sotto di me.


'Molto divertente' finse una risata 'Sii pronta in cinque minuti, Julie. Non ti permetterò di fare ritardo a scuola'


'Cinque minuti?' mugolai.


'Il tempo scorre'


'Ma-'


'E non hai tempo per fare colazione. Mangerai un biscotto nutrizionale sulla strada'


'Mamma!'


'Quattro minuti' Mi lamentai e mi diressi velocemente al mio armadio. Mia madre era una persona simpatica ma era davvero precisa e disciplinata. L'ho attribuito alla sua carriera. La scuola di medicina fu dura. Si laureò quando avevo nove anni, sapevo fosse stata dura per lei frequentare la scuola di medicina e prendersi cura di me allo stesso tempo. Ma non aveva scelta. Eravamo da sole. Mio padre era una grande confusione per me. A malapena ricordo di averlo visto quando ero bambina. Ci ha lasciato, mamma non mi ha mai detto il motivo. Era un tema delicato per lei. Anche se lei aveva quel carattere, imparai ad amarla per come era. Seguiva sempre le regole e Dio mi salvi se facevo qualcosa di sbagliato o non seguivo i suoi comandi.


Il tragitto a scuola fu silenzioso, il quale fu una cosa rara; mia madre di solito mi assaliva con le sue chiacchiere da dottore sulla mia non salutare dormita. Ero una persona notturna, se non l'avete notato. Guardai dal finestrino mentre superavamo gli alberi. Lì mi ricordai di lui.


Evan....


Non potevo fare a meno di domandarmi cosa stesse facendo in questo momento. Stava dormendo? Comunque perché lo stavo pensando a quest'ora del mattino? Era solo un ragazzo irritante e  scortese conosciuto su internet. Ma mi intrigava, non potevo negarlo.


Il mio Iphone vibrò nella tasca della mia giacca e saltai di sorpresa. Mia madre mi diede un'occhiata fredda e veloce, i suoi occhi ritornarono sulla strada. Sospirai, ovviamente era arrabbiata con me. Controllando il mio telefono, non riuscii a fermare il sorriso che si formò sulle mie labbra. Era una mail da Wattpad.


Non riesco ad eliminare il tuo disgustoso odore di fragole dalla mia bacheca. Bah!


My Wattpad Love- (Italian Translation)Where stories live. Discover now