Entra in scena una nuova amica

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Mi sentivo persa.. non volevo che mi rispondesse cosi.. non lo volevo..
" per me tutte le donne sono cenerentola ". E io che mi ero illesa che ero la sua unica cenerentola. Meno male che l ho capito subito cosi posso bloccare questa stupida cottarella.
Persa nel nulla inizia l appello e neanche mi accorgo che il mio cognome già è stato chiamato.
"Ampeto Priscilla" mi chiamò il professore.. "signorina Ampeto?".. mi disse e si avvicinò.
"Bella cenerentola sei nel mondo delle fiabe?"
Ritornai di botto in me. Lo guardai e rimasi esterrefatta. "Ci sei? " mi ripeté. "Presente". Risposi ancora più shockata.. non potevo credere a ciò che vedevo. Mighel è un professore? È il mio professore. Questa cosa mi sconvolse ancora i più. Lui faceva finta di non conoscermi e continuò le presentazioni. "Ragazzi vi starate chiedendo ma chi è questo tizio qui? Beh io sono il sostituto del vostro professore di educazione fisica purtroppo lui è in malattia per due mesi a causa dell operazione al piede che si deve fare. E lo sostituisco io. Considero importante che prendete seriamente l educazione fisica. Niente stupidate nelle mie ore. Per il resto Spero che andremo d'accordo. Io mi chiamo Mighel ho 23 anni e mi sono appena laureato. " "benvenuto nuovo " disse un mio compagno scherzando. La lezione filó liscia finì la lezione e uscì dalla classe avevo voglia di piangere quello era accaduto sta mattina mi aveva fatto male anche se continuavo a ripetere a me stessa che avrei dimenticato tutto e subito.
Mentre mi dirigevo in bagno sentii qualcuno chiamarmi. "Prisy sono stato più che fortunato oggi, posso vederti ogni giorno. Mi senti onorato. Cosi possiamo conoscersi."..mi disse sorridendo. "Onorato?".. dissi cinicamente. Me lo figuro lo diceva a tutte le femmine. "Immagino che dici le stesse cose ad ogni ragazza. No grazia non sono interessata al tuo onore." Ecco è uscito il peggio di me. Quando sono giù ho il potere di essere pungente e velenosa odio questa parte di me un po'.
Restò silenzioso mentre mi allontanavo a passo veloce. Non so che faccia ha fatto ma spero che gli serva di lezione. Io non sono una fra le donne qualsiasi. Arrivai in bagno mi chiusi e piansi "tutto bene?" Mi disse una voce dall altro lato della porta. Usci dal bagno cercando di sistemarmi il più possibile.
Era Miriam mi diede un fazzoletto e con un altro mi sistemó la matita sbavata. Che carina nonostante la ignoro è sempre gentile. Ma chi se ne frega del ceto e dei genitori. "Grazie Miriam sei gentile. non ho niente sono solo un po triste perché a volte sono troppo stupida a credere negli uomini."gli dissi e qualche lacrimuccia scese dal mio viso.
"Ahh capisco stai Tranquilla è un problema che affligge tutte le brave ragazze. Anch'io a volte me lo chiedo io e il mio fidanzato ci lasciamo 25 volte al mese ormai non ce la faccio più perché non lo capisco mai." "Allora puoi capirmi Davvero. Mi dispiace per te. Nessuno si merita di essere trattato male." "Ecco hai risposto alle tue lacrime non ti meriti del male quindi non permetterlo a nessuno."mi disse sorridendo.
Non so perché ma avevo bisogno di quelle parole. Avevo bisogno di un'amica e forse l avevo finalmente trovata.

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