Dove il mondo non ci tocca - Koko x Inui

7. Imprevisti

Koko's Pov

Finalmente libero da tutto e da tutti ho del tempo per ripensare a come sono uscito da quella situazione...tutto per incontrare il mio angelo.

Non mi interessava avvisare nessuno della compagnia quando tornai nella mia camera d'albergo e inserii passivamente tutte le mie cose all'interno della valigia. Uscii di corsa dall'edificio, lasciando la chiave alla reception e mi diressi direttamente verso l'aeroporto. Solo in quel momento mi accorsi che forse ci sarebbe voluto un'intero giorno per arrivare a Tokyo, tra autobus, pullman e l'aereo. Così afferrai il mio telefono e senza esitazione scrissi a Shinichiro un messaggio per Inui.
"Sto venendo da te, come mi hai detto tu. Dove?"

Quando feci per ricominciare a camminare trasalii dinnanzi la figura di Kisaki di fronte a me, che mi guardava torvo.
«Che cosa stai facendo?»
Non avevo tempo da perdere con lui, così ripresi a camminare dicendo: «Me ne vado.»
Lui mi seguì «Di che parli? Dove te ne vai?»
«Vado da lui.» Risposi solo.
«Non dirmi che...stai tornando a Tokyo?»
«Proprio così, Kisaki.»
Non ebbi tempo di fuggire da lui che mi afferrò per un braccio.
«Lasciami. Lasciami ho detto!»
«Aspetta, ti prego! Parliamone. Discutiamo della cosa in modo civile.»
Io mi fermai ed emisi un sospiro roco «Non c'è nulla da discutere, Tetta. Io...io sto andando da Inupi. In via irreversibile.»
«E il nostro gruppo? Tutto quello che abbiamo creato, tutto il culo che ci siamo fatti per arrivare a questo punto?»
«Non sto dicendo addio al nostro gruppo, Kisaki. Voglio solo tornare a casa.»
Voglio solo tornare da lui, pensai, ma lo tenni omesso.
«Se vuoi continuare a lavorare con me,» Aggiunsi «Torna a Tokyo anche tu. Lavoriamo a casa nostra, come è sempre stato.»

Kisaki sospirò rumorosamente, ma poi annuì «Hai ragione. Ma non posso ancora tornare. Devo scindere la collaborazione con la società di questa città e mettere le cose in chiaro con tutti. Poi...me ne andrò anche io.»
Annuii e fui grato che alla fine fosse d'accordo con me.
Gli sorrisi lievemente e feci per andarmene, quando la sua voce mi fece fermare di nuovo.

«Aspetta, Koko.»
«Cosa c'è?»
Si avvicinò a me, ponendo le mani nelle tasche e disse: «Mi dispiace...per quello che ho detto a Inui prima. Non intendevo giudicarlo in alcun modo, volevo solo...dirti questo, ecco.»
«Va bene. Grazie.» e con un sorriso conclusi «Sei perdonato, ma comunque il pugno te lo eri meritato.»
Si mise a ridere, ma quando smise mi guardò dritto negli occhi «Lo...ami? Ami Inui?»
Quella domanda sembrò stringermi il cuore. Deglutii e ci misi del tempo per rispondere, ma alla fine dissi: «Vado da lui...per dirglielo. Dirgli che...»
«Ho capito.» Mi interruppe lui «Ora vai, prima che fai tardi.» Disse, mentre mi spintonava in avanti «Vai, stupido, corri da lui!»
Sorrisi un'ultima volta e obbedii.

Ora sto ancora camminando, ripenso alle parole di Kisaki. Poi sento il mio telefono vibrare, lo prendo dalla tasca e vedo una notifica da Shinichiro. Apro immediatamente la chat e leggo il nuovo messaggio:
"Questa sera. Otto in punto, alla chiusura del negozio di moto."

Inupi's Pov

«Sei sicuro di voler chiudere tu oggi?»
«Sì, sono sicuro. Tu puoi andartene prima.»
«Ah, quindi ora sei tu che dai ordini a me.»
Sorrido a Shinichiro e chiudo lì la questione.

Per tutta la mattina non faccio altro pensare a Koko, al suo messaggio e al fatto che questa sera lo avrei rivisto.
"Domani sono da te. Dove?"
Quelle poche parole mi rimbombano nella testa in ogni istante in cui sono impegnato nel mio lavoro. Ripenso e ripenso. La cittadina dove si trova non è molto distante da Tokyo e facendo dei calcoli approssimativi lui dovrebbe trovarsi qui in tempo, forse anche in anticipo. Avevo calcolato tutto, come fossi Cenerentola pronta ad arrivare al ballo. Non so se sorridere o impancarmi pensando a quello che potremmo dirci. Le ore passano come minuti, eppure ogni secondo pesa, ogni attimo lo sento più gravoso, più vicino a lui, più vicino a Koko.