Si staccò da me molto lentamente e passammo qualche secondo a fissarci senza sapere cosa dire.
Non ero mai stata così impulsiva nella mia vita e la cosa mi confondeva particolarmente.
Si portò una mano dietro la nuca e distolse lo sguardo da me.
Mi morsi le labbra perché non avevo idea di come definire quello che era appena successo.
-scusa io..-
iniziò lui ma lo fermai
-va bene alex tranquillo-
gli sorrisi e lui fece spuntare quelle fossette che mi facevano perdere la testa.
Pensai che nonostante conoscessi quel ragazzo da solo forse una settimana avevo voglia di stare con lui e la consapevolezza che dovesse girare l'italia e che non lo avrei più rivisto mi disturbava più del previsto.
-cazzo-
sussurro avvicinandosi nuovamente a me e poggiando la sua fronte sulla mia.
-cosa-
gli chiesi puntando i miei occhi nei suoi e mi sembrò che si incastrassero maledettamente bene.
-ho voglia di sbatterti al muro e ti conosco solo da una settimana,è un problema-
divenni completamente rossa e abbassai lo sguardo facendolo ridere.
-non penso sia questo il problema-
ammissi dopo qualche secondo
Lui mi guardò interrogativo e mi fece cenno di continuare
-tra qualche giorno o forse domani stesso,non lo so,continuerai a girare l'Italia e noi non ci vedremo più,il problema è che non so se riuscirei a sopportarlo,sarei capace di venire a trovarti a qualche instore-
sorrisi ma in realtà quello che avrebbe potuto rispondermi mi spaventava e non poco.
-chi l'ha detto che non ci vedremo più?-
aggrottai le sopracciglia confusa e lui rise.
-va bene che hai 17 anni ma mi hai detto che vai in una scuola privata no?potresti venire con me a fare il giro dell'italia-
spalancai la bocca e lo guardai incredula,non capivo se mi stesse prendendo in giro o se seriamente volesse portare me con lui nel suo tour.
-stai scherzando?-
scosse la testa e mi rivolse un sorriso un po' incerto.
-che dici?-
riflettei qualche secondo ma in realtà avevo deciso fin da subito che ci sarei andata quindi annuì e lo abbracciai.
Non seppi bene come lo avrei detto a mia madre ma in quel momento non mi importava un bel niente.
Alla fine mi salutò perché doveva sbrigare delle cose con il suo manager e io mi lanciai a peso morto sul letto mentre chiamavo la mia migliore amica.
-pronto?-
rispose con una voce impastata dal sonno
-vieni a casa mia ora,ho bisogno di te-
dopo un pò di storie mi disse che si sarebbe preparare velocemente e sarebbe corsa a casa e io intanto non riuscì a smettere di sorridere.
Nel giro forse di 10 minuti Giulia bussò al citofono e corsi ad aprirle.
-come hai fatto a metterci così poco?-
le chiesi facendole segno di entrare,anche se non ne aveva bisogno,e richiudendo la porta.
-ho i miei trucchi,cosa c'è tesoro?-
mi chiese girando me la mia stanza come al solito mettendo le mani ovunque.
Le raccontai dell'uscita con Alex,di lui che era venuto fuori casa mia quella mattina e della richiesta che mi aveva fatto.
Mi guardò con gli occhi spalancati e io annuì per farle capire che ero serissima.
-QUINDI VAI CON LUI?-
mi chiese alzando forse un po' troppo la voce
-si esatto-
le risposi mentre lei si sporgeva per abbracciarmi.
-sono tanto felice per te,magari andrai avanti dopo l'ultima volta-
il mio sorriso si spense lentamente e lei se ne accorse
-scusami,non volevo farti ricordare-
mi rivolse un occhiata dispiaciuta ma io la tranquillizzai,era inevitabile per me non avere quella reazione ma non l'avrei mai incolpata per questo.
-ora devo scappare peró,mi scrivi quando vai via?-
annuì e le diedi un bacio sulla guancia prima che uscisse di casa.Mi sono fatta attendere un po' per questo capitolo ma sono stata pienissima di interrogazioni e verifiche,grazie per le letture<3
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L'avresti detto mai?//AlexW
Fanfiction𝒹𝒶 𝓉𝓊𝓉𝓉ℯ 𝓆𝓊ℯ𝓈𝓉ℯ 𝓁𝒶𝒸𝓇𝒾𝓂ℯ 𝓅ℴ𝓉𝓇ℯ𝒷𝒷ℯ 𝓃𝒶𝓈𝒸ℯ𝓇ℯ 𝓆𝓊𝒶𝓁𝒸ℴ𝓈𝒶..