"Harry, per favore, ascoltami e basta". Corsi verso di lui, la pioggia cadeva e si scontrava contro la terra come il vetro si rompeva in milioni di pezzi. I tuoni si scontravano contro il cielo grigio, la luna illuminava il sentiero buio quando provai a raggiungere l'uomo arrabbiato di fronte a me. "Harry mi dispiace!" supplicai, i miei piedi scivolavano contro il cemento, le mie gambe sempre più stanche. Ero bagnata da testa a piedi, i mie vestiti non mi proteggevano abbastanza dalla tempesta che stava eruttando dietro di me. I miei denti battevano dal freddo mentre correvo più veloce, aspettando che Harry si fermasse, ma non lo fece.
"Harry!" gridai, raggiungendolo con le mie braccia per toccarlo, chiedendo perdono. Il mio stomaco doleva dai sensi di colpa quando afferrai il suo maglione. Spingendolo indietro in modo che fosse di fronte a me, i suoi occhi scuri e nascosti. Le sue sopraciglia aggrottate dalla frustrazione, i suoi ricci castani in un aggrovigliato casino. Non incrociò il mio sguardo, tirando il braccio dalla mia presa.
"Harry, so che quelle che ho fatto è sbagliato ma-" Harry rise, il rumore non conteneva alcun umorismo quando scosse la testa. "Risparmia le tue scuse patetiche, Blaire e lasciamo da solo" Harry sibilò, la sua voce così vuota, così veemente. Io rabbrividii a causa del suo tono, le mie braccia attorno a me, cercando ti creare calore mentre spazzai via l'acqua dal mio viso. Scacciai le lacrime via quando lo fissai. "Harry, mi dispiace. Non avrei dovuto farlo, lo so, ma per favore. Ho bisogno di te". Soffocai le parole fuori, la mia voce divenne roca quando Harry fece correre le sue dita fra i suoi capelli.
I suoi occhi mi guardarono per una frazione di secondo prima di perdere contatto. "Vattene e basta". Harry mormorò, voltandosi e camminando avanti.
Il mio cuore si strappò nel mio petto, il corpo voleva collassare sul marciapiede, il respiro si bloccò nella mia gola mentre tutto il mio mondo sembrava collassare. Le mie gambe tremarono quando lo seguii, non potevo perderlo, non lo avrei permesso. "Harry, ascoltami! Ho una ragione per spiegare perchè-" Harry si voltò di scatto, infuriato. Occhi riempiti con fuoco, fiamme verdi mi fissavano intensamente. "Risparmiale Blaire! Sono stronzate! Nemmeno una ragione potrà mai coprire il dolore che hai causato! Il fardello che hai messo sulle mie spalle! Tu mi hai deluso!" Harry ringhiò, avvicinandosi, la sua prossimità era così vicina che il suo respiro colpiva il mio collo, il mio corpo tremò di paura.
Il suo petto si sollevava e riabbassava con fastidio. I suoi occhi ardevano come un fuoco selvaggio. I miei occhi si riempirono di lacrime quando lui mi guardò con un così profondo disgusto. "Hai rovinato tutto, Blaire." Harry sputò, la pioggia cadeva a terra, il mio petto faceva male quando feci un passo indietro.
Lui aveva chiuso, aveva chiuso con me. Avevo distrutto tutto, ogni ultima occasione. Lui mi odiava, tutto per colpa di un mio stupido errore. Le lacrime cadevano dai miei occhi mentre lascai uscire un singhiozzo, nel mio corpo cresceva la debolezza mentre Harry se ne andava. Senza rivolgermi un ultimo sguardo. Eppure, ero determinata a riprenderlo, per farmi ascoltare e fargli sentire la mia ragione. Lui non capiva. "Harry!" lo chiamai, forzando le mie gambe a correre, così da poter parlare con lui chiaramente. I mie arti erano pesanti mentre mi muovevo, il mio corpo era come piombo quando afferrai le sue braccia. Piangevo mentre cercavo di spiegare il mio errore, ma lui non sentì una parola. "Allontanati da me!" Harry urlò, spingendo via la mia figura da lui.
Fulmini brillanti attorno al cielo, la sua rabbia come una guerra furiosa. La sua ira apriva il cielo causando problemi. L'Harry che cercai di salvare, ora fuggiva. La sua oscurità esplodeva con un comportamento incompreso. L'Harry aggiustato di una volta, ora si stava rompendo. Il suo corpo tremava dalla rabbia, i suoi occhi che guardavano il cielo mentre chiudeva e apriva i suoi pugni.
La tempesta peggiorò, il vento soffiava da tutte le direzioni, facendo ondeggiare pericolosamente gli alberi e sbattere le finestre. I fulmini cadevano vicino i nostri corpi, facendomi saltare mentre mi allontanavo dal mostro. Gli occhi verdi erano fiammeggianti di follia mentre Harry cadeva a terra. Le caviglie colpivano il marciapiede, le sue mani si trovavano fra i suoi capelli quando piagnucolò dal dolore.
Stava sprecando le sue energie, tutta la rabbia che avevo causato lo rendeva debole. Il suo potere si stava lentamente disintegrando quando i tuoni ruggirono nelle mie orecchie, i mie capelli volarono davanti alla mia faccia mentre cercavo di vedere attraverso la fitta pioggia. "Non ti avvicinare ancora, Blaire!" Harry gridò, i suoi palmi ora coprivano la sua faccia, "Non posso controllare quello che potrei farti!" Non lo ascoltai, non lo facevo mai e questo mi aveva portato in quel casino. "Harry, ho una spiegazione!" dissi, accovacciandomi vicino a lui quando la sua testa si voltò nella mia direzione, i suoi occhi si restrinsero mentre si alzò in piedi. La grande tempesta infuriava in tutto il cielo, i rami dagli alberi si staccavano, le finestre delle case sbattevano in agonia, i fulmini si creavano dalle nuvole, i tuoni cadevano rumorosamente quando provavo a gridare sopra essi. "Non voglio sentirla! Non lo capisci?" Harry mi interruppe, facendo un passo indietro, cercando di perdere il contatto con me. "Tu hai rovinato tutto, abbiamo chiuso per questo! Non c'è niente che tu possa dire per migliorarlo!" Harry mi urlò contro, le sue mani ora stringevano il colletto della mia maglietta. La mia faccia a pochi centimetri dalla sua, il respiro di Harry si infrangeva sopra la mia bocca mentre piagnucolai dall'orrore. Le lacrime correvano lungo le mie guancie mentre cercavo di non guardarlo. Le sue labbra sussurrarono nel mio orecchio, il mio corpo tremò quando disse "Ora lasciami da solo."
E con quello, mi lasciò andare, facendomi cadere a terra e guardando da un'altra parte. Le sue mani strattonate nelle tasche dei suoi jeans, i suoi capelli sferzati dal vento mentre la tempesta lo seguiva dietro di lui. La pioggia cadeva contro la mia pelle quando singhiozzai, scuotendo la mia testa.
Avevo perso tutto.
Note autrice
Ehi! Allora vorrei cominciare col dire che la storia non l'ho scritta io ma Flowercrown_Zxyn, io la sto solo traducendo, dopo aver ottenuto da lei il permesso ovviamente! Spero che la storia vi piaccia perchè vi assicuro che è davvero bella! Fatemi sapere cosa ne pensate!
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Storm -Italian Translation-
Fiksi PenggemarLui era una tempesta perchè il suo cuore ruggiva come un tuono. Perchè i suoi occhi brillavano come un fulmine. Il modo in cui urlava di rabbia, aprendo i cieli e rilasciando pioggia. Aveva senso per spiegare perchè fosse in grado di controllare il...