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«'Giorno, Bakugou!»

Esattamente come ieri, il ragazzo dai capelli disgustosamente rossi, da me stesso soprannominato "Capelli di Merda", mi dà il benvenuto nell'aula.

Forse, avrei dovuto tappare le sue orecchie prima, nello stesso momento in cui Aizawa, chiamando per i nomi degli studenti della classe il primo giorno, ha presentato il mio.

Appena dopo aver aspettato per il responso che non gli avevo dato, al momento in cui mi ha chiesto come dovrebbe esser stato il mio nome - quel vecchio lì, sempre addormentato nel suo sacco a pelo, a forma di scarafaggio, è entrato in funzione. Dannato lui, come anche la fottuta socializzazione.

Penso di odiarlo già quello – o loro due entrambi -...

 

Non dando troppa importanza a quello che sto facendo, trpvo me stesso ringhiare.

Capelli di Merda si abbassa di nuovo, per sedersi sul suo banco.
Penso abbia messo su un'espressione spaventata, intimidita e flrse anche confusa... Tch, come se potessi sprecare il mio tempo, per spiegare tutte le mie azioni.

Con la velocità che è comoda abbastanza per me, raggiungo la mia sedita, con le mani nelle tasche. Adoro come questi pantaloni mi siano larghi — il trucco di cambiare i documenti per la Vecchia, riguardanti le taglie dell'uniforme scolastica, sembra aver funzionato.

Però, purtroppo, per la tuta da allenamento mi sono trovato a domandarla della mia taglia effettiva. Rischierei i miei pantaloni cadano durante la corsa. Tsk.

Come sarebbe una pulce nell'orecchio, arriva a me un bisbiglio da Mer-Deku, sicuramente dietro di me.
Sbuffo, rimanendo fermo prima che il nano verde possa fare alcun suono; così provocando il torcersi delle sopracciglia del professors. L'alto uomo è appena entrato.

Fosse stato per il Signor Sacco Giallo, penso che mi avrebbe punto con nulla più che un solo, impressionante sguardo.

Mentre Present Mic ー apparentemente, professionista urlatore mosto più che insegnante - sembra come voler fare chi sa quale lezione, io ascolto le parole di Mer-Deku contro la mia volontà.

«Kacchan, non dovresti essere scordere verso le persone... Ti ricordi cosa è successo l'altra colta?»

Stringo la mia mascella.

«Forza, parla a Kirishima! Sono sicuro che gli farebbe piacere ricevere qualcuna delle tue scuse!»

Tsk... come se potessi...essere consigliato dal nerd.

«Oh, uhm... s-senti, il ringhio non era per te.» Mi trovo così in questo modo, di fronte al banco di Capelli di Merda, mentre il ragazzo seduto guarda verso di me, stupefatto.

È, a dirlo, il meno sorpreso... Tsk, come se dopo nemmeno un giorno pieno di conoscenza, potresti dire di conoscere ogni sfaccettatura della personalità di qualcuno!

«H-hrm, Bakugou Katsuki ritorna alla tua sedia!» Mi arriva così, da dietro, la voce che si sta scaldando, del folle che abbiamo come insegnante di Inglese.

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