Il sole ormai splendeva alto e Sole si svegliò accarezzata dai raggi di esso.
Si prospettava una bellissima giornata, programmata la sera prima. La ragazza amava programmare la sua vita, credeva che così sarebbe stato tutto più bello e ordinato. La madre però le ripeteva spesso che le cose più belle non erano programmate e di vivere come se fosse l'ultimo giorno. Inutile dire che Sole non aveva mai preso in considerazione quei consigli.
Dopo una lunga conversazione tra lei e lei si alzò dal letto dopo aver preso i vestiti e l'intimo si recò in bagno a farsi una doccia.
<<SOLE! MA QUANT C'MIETT. E NUN T MOV>> <<MAMMA STO USCENDO>> gridò la ragazza dalla doccia. era domenica e la madre le aveva detto il giorno prima che a pranzo oggi sarebbe venuto Salvatore, il compagno della madre con i suoi tre figli. Sole li conosceva i tre ragazzi, soprattutto a Rosa, la figlia piccola. La ragazza i primi anni di superiori si ostinava a prenderla in giro per i suoi capelli ricci e biondi, per la sua figura minuta e perchè il padre l'aveva abbandonata quando lei era ancora molto piccola. invece i due maschi Pietro e Ciro non li aveva mai visti. La sua migliore amica raccontava spesso di come il piccolo dei ricci fosse davvero bello, e di come si fossero innamorati i due. raccontava che erano fidanzati e che lui le aveva detto che l'amava, anche se non li aveva mai visti insieme e se il giovane Ricci le incontrava per strada nemmeno la salutava. Questo suo disinteresse nei confronti di Angela la portava a pensare che la sua miglior amica si fosse inventato tutto. 

<< Sole muovt, so arrivat>> le disse piano la madre dall'altra parte della porta per non farsi sentire dagli ospiti. la giovane che per fortuna aveva finito sistemò il bagno e uscì per recarsi in salotto dove li trovò tutti seduti a scherzare. << buongiorno>> disse pacata. i quattro si alzarono dal divano e si presentarono. << Piacere Sole>> << Salvatore>> porse la mano all'uomo << Sole>>  <<Piacere Pietro>> <<Ciao Sole, da quanto>> << Ciao rosa è un piacere vederti>> le diede la mano che però la giovane Ricci strinse più del dovuto. Inutile dire che le parole che uscirono fuori dalla bocca delle due ragazze erano piene di odio reciproco. Non potevano farci niente e forse dovevano sopportarsi per il resto della vita. E fu in quel momento che la giovane si sentì morire, intorno a lei , non c'era sua madre e Salvatore che si guardavano felici, non c'era Rosa che la guardava con odio e non c'era Pietro che scocciato da quel "Pranzo inutile" come lo chiamava lui si era rinchiuso nella sua bolla insieme al suo telefono. c'era Solo lei e quel ragazzo davanti ai suoi occhi, <<Piacere Sole>> << Ciro>>

NOTA AUTRICE 

Eii come va? spero bene. il capitolo non è bellissimo però spero che un po' vi piaccia 



a vita senza e te ( ME FA PAUR)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora