Ultimo parte due 🟢

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"Tra poco dovrò essere
allo stadio, sei pronta?"

"Devo solo indossare calzini
e scarpe, e scendo"

"Ti aspetto"

Bea indossò le scarpe come aveva scritto a Niccolò, che la aspettava sotto casa dentro il van dai vetri oscurati per non farsi vedere.
Scese le scale velocemente stando attenta a non cadere, facendo confusione con i suoi passi.
Era emozionantissima, il suo migliore amico avrebbe cantato per la prima volta in uno stadio ed era molto orgogliosa di lui.

Dopo l'incontro al ristorante di qualche anno prima, Niccolò iniziò a seguirla su Instagram e da quel momento, nonostante il silenzio delle prime tre settimane, non hanno mai smesso di scriversi.
Bea era contenta, al contempo spaventata.
Le sembrava di vivere in una fan fiction, di essere la classica ragazza che indossa gli skinny jeans e si fa un messy bun di prima mattina.

"Finalmente, siamo in ritardo" disse Ultimo sbuffando. "Non mi avevi detto che avevi le prove alle 15" Bea incrociò le braccia fingendosi arrabbiata.
Niccolò sorrise, adorava quando metteva il broncio, la faceva sembrare più piccola.

"Che ne pensi?" chiese il cantante alla sua migliore amica. "Sinceramente, penso che se avessi messo Amati sempre dopo Fateme cantà lo avrei apprezzato di più". 
"Ormai la scaletta è questa" Nic bevve un sorso d'acqua e si asciugò il sudore con un panno portatogli da un ragazzo dello staff.
"Dopo il concerto andiamo a berci qualcosa o vuoi dormire?" gli domandò Bea.
"Pensavo di fare un brindisi, voglio farti conoscere una persona" rispose. Lei alzò gli occhi al cielo sbuffando.
Nic cercava sempre di presentarle qualche ragazzo, ma a lei non interessava. Il suo cuore batteva per qualcuno in particolare ed era il suo più grande segreto. Temeva che se fosse stato scoperto, tutto sarebbe andato in fumo e non poteva permetterselo.
"Perché non ti rassegni?" iniziò "Sai che non mi interessa conoscere nessuno, sto bene da sola".
"Non ti voglio presentare un ragazzo" spiegò Ultimo, Bea lo guardò confusa e aspettò che lui continuasse, "Stasera vedrai, goditi il concerto".

Lo stadio era pieno, tutti urlavano il suo nome e applaudivano ogni volta che terminava una canzone.
Tutte quelle voci che cantavano con lui rendeva tutto più magico, e Bea era fiera di lui.
Finito il concerto, andarono tutti insieme al solito pub.
Mario, il gestore, li conosceva già da tempo. Quando Nic tornava a casa ci andavano spesso e li accoglieva con un grande sorriso, contento di vederli di nuovo.

"Allora? Chi mi devi presentare?" domandò Bea al suo amico, mentre tutti gli altri parlavano di altro. "Adesso arriva, ha detto che tornava a casa per darsi una lavata, era al concerto" rispose Niccolò.
Beatrice aveva dei sospetti, ma non volle crederci subito perché sapeva che l'avrebbero ferita. Purtroppo, quando sperava di sbagliarsi, una chioma bionda varcò la soglia del pub e si avvicinò a loro, sedendosi accanto a lui e dandogli un bacio sulle labbra.
"Ciao, sono Elisabetta!" strinse le mani a tutti, ma quando arrivò a quella di Bea rimase con la mano a mezz'aria, ricevendo solo indifferenza. Ultimo osservò la scena deluso, sperava che la sua migliore amica fosse felice di vederlo innamorato.

"Forse non piaccio alla tua amica" disse Elisabetta una volta in macchina con Niccolò. "Sarà stata solo stanca, tranquilla" le rispose. Guidò fino a casa sua ed entrò pensieroso, andò in bagno per farsi una doccia e buttarsi a letto accanto a lei che lo stava già aspettando indossando solo una canottierina e un pantaloncino che rubò dal suo armadio.
Appena lo vide gli sorrise, si sdraiò e spense la luce, si addormentò poco dopo con le braccia di Elisabetta intorno ai suoi fianchi e i suoi capelli biondi che gli solleticavano l'orecchio.

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