26 Dicembre 1997

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Come avevo previsto ieri, stanotte non ho chiuso occhio. Per tutto il tempo quel maledetto criceto ha corso sulla ruota; probabile che si stesse allenando per una maratona. Qualche volta ha anche fatto dei versi stranissimi, a metà tra una civetta e un lupo mannaro che ulula alla luna.

Prima di partire, ho costretto Tommy a pulire la gabbietta di Ciop: era tutta sporca di cacca e di bava. Non pensavo che i criceti fossero così sporchi, bleah!

Fortunatamente siamo arrivati in tempo in montagna per fare il pupazzo di neve con Anny, Leon, Phil e Sam. Ne abbiamo fatti due: uno grosso e tozzo che assomigliava allo zio Berny e l'altro alto e con un'enorme carota al posto del naso, che ricordava quello della zia Rose.

Abbiamo provato la nuova Polaroid di Mary: che figata! Anche se la maggior parte delle foto sono venute mosse, ci siamo divertiti tantissimo cercando di fotografarci mentre scivolavamo con gli slittini.

Per concludere la giornata, papà ci ha portato al ristorante dove andava da bambino, a metà tra una baita e la casa della nonna.

Tornato a casa, ho notato che Ciop era scappato dalla gabbia. Anche se dice di no, credo che la colpa sia di Tommy che ha lasciato la porticina aperta. Lui giura di averla chiusa per bene, ma quel nano malefico è un bravo attore: le sue lacrime sembravano vere. Il maledetto criceto ha rosicchiato tutti i cavi che c'erano in camera! Papà ha punito Tommy. Gli ha vietato di mangiare il dolce che la mamma ha preparato e ha spostato Ciop e la sua gabbietta in soggiorno, chiudendo la porticina con un piccolo lucchetto. Io e mamma abbiamo impiegato ben due ore per acchiappare quel maledetto criceto.

Prima di mettermi a letto e scrivere, ho notato dei graffi sulla porta della camera, che vanno dalla maniglia per poi scendere fino al pavimento. Domani dirò a Mary di non far entrare più Lucius in camera mia.

Un classico Natale in famigliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora