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Alcune persone non impazziscono mai.
Che vite davvero orribili devono condurre.
C.Bukowski

•20 settembre


Una volta uscita dalla macchina io e mia madre ci dirigiamo verso l'entrata del primo centro commerciale.
<<su aria iniziamo a prendere ciò che ti servirà.>>mi dice mentre prende un carrello con la sua solita grazia ed eleganza.
<<in che senso?>>chiedo fermandomi di istinto.
<<per la tua stanza al college.>>risponde come se la cosa fosse ovvia.

Però io continuo a non muovermi.
Pensavo ne avessimo parlato prima di partire!,avevamo stabilito che sarei rimasta nell'appartamento con lei,e che per quanto riguarda gli spostamenti mi avrebbe accompagnata lei prima di andare a lavoro.
<<ne avevamo parlato!>>dico in tono accusatorio avvicinandomi a lei.
<<no,tu ne hai parlato.
Tesoro sarà meglio per te,riuscirai a superare caffè più facilmente senza di me intorno>>ribatte girandosi per toccare la mia guancia.
I suoi occhi sembrano così speranzosi così non rispondo,l'unica cosa che faccio e camminare davanti al carrello mentre lei inizia a riempirlo.
Ma lei avviamento ha capito che l'argomento non è finito qui.

Le ore passavano è ovviamente anche le cose nel carrello,talmente delle ore passate in questo centro commerciale che non riesco a capacitarmi del fatto che fuori si sia fatto buio.,o almeno così sembra dalla finestra che c'è nel reparto bagno.
<<secondo me questo potrebbe servirti>>disse mostrandomi il prodotto tra le mani.
<<mamma mi spieghi a cosa mi serve un pacco di carta igienica maxi?!>>
Mi sembrava abbasta lecita come risposta,si da il fatto che io sia una sola persona (per fortuna).,
<<guarda che queste cose finiscono subito eh!>> controbatte,senza mollare la presa.
<<si da il fatto che io sia una persona,e dodici rotoli non saprei neanche dove metterli!>>risposi ricordandole questo piccolo dettaglio.
<<vabbè,secondo me servono.>>
Disse mettendo la conversazione di maxi rotoloni nel carrello.
Roteai gli occhi,e scelsi di non rispondere,anche perché non saprei come rispondere in questo momento,lei ha già deciso di prenderli quindi sarebbe inutile controbattere.

<<adesso ti prego possiamo andare a casa?>>
La supplicai.
<<Sisi,adesso possiamo andare.
Abbiamo preso abbastanza roba per tutto il semestre.>>
Mi rispose fiera di se è della spesa fatta.

La guardai dirigersi verso la cassa con i suoi capelli lunghi e biondi,la sua camminata sicura è l'atteggiamento da star.
Eppure l'unica cosa che accomuna me e mia madre sono soltanto due,:gli occhi è qualcosa caratterialmente.
Ma sono orgogliosa di tutte e due le cose.

Dopo aver perso il conto delle ore passate fuori casa finalmente sono seduta sul divano,ad aspettare che la mamma inizi a cucinare.
<<vanno bene gli spaghetti con il sugo?>>
Mi chiede entrando con i capelli raccolti da un fermaglio rosa glitterato è con indosso un

grembiulino del medesimo colore.
<<cose quel coso?!>>
Risposi trattenendo una risata.
<<è un grembiule>>
<<si mamma so cos'è,ma perché?>>a quel punto scoppiai a ridere,non so perché ma quel grembiulino rosa e piano di glitter mi sta uccidendo dal ridere.
<<guarda che è molto utile,e poi si da il caso che io l'abbia preso anche a te>>
Rispose fiera del suo acquisto per poi uscire dalla cucina.

In tanto presi il mio telefono per controllare eventuali messaggi e per iniziare a scaricare l'orario scolastico.
Ovviamente nessun messaggio.
Mi aspettavo almeno notizie dalla mia migliore amica lili,ma niente.
Quindi mi catapultai sulla mail della scuola.,
L'email mi indirizza su un sito web che dovrebbe inviarmi entro domani mattina l'orario.
Direi ottimo così ho tutto il tempo per preparare l'occorrente per le varie materie.
La voce di mia mamma mi riporto fuori dai miei pensieri.
<<è pronto!!>>
<<okkey,arrivo>>
Risposi alzandomi dal divano.
Credo che sia il momento giusto di parlare con lei,sinceramente non è che me la sento molto però prima o poi sarebbe dovuto succedere e credo che questo sia il momento giusto.

Mi dirigo in cucina,e una volta entrata c'è mamma che sta facendo i piatti,quindi le vado vicino e la aiuto.
<<dobbiamo parlare mamma>>
Dico sicura di me mentre prendo il piatto tra le sue mani.
<<lo so>>dice calma mentre posa il suo piatti sul tavolo e si siede,faccio anch'io la stessa cosa.

Lei sapeva che questo discorso sarebbe nato questa sera,l'ha sempre saputo.
L'ha sempre saputo perché se no non avrebbe fatto tutto ciò.

<<perché?,perché prendermi una stanza?,io ti avevo chiesto di restare con te.>>
Il mio sguardo e fisso nei suio occhi così verdi e luminosi.
<<perché è la cosa giusta,Aria tu hai bisogno di spazio.,ne hai bisogno perché tutto passi.>>
Mi risponde cercando di non far vacillare la voce.
Il suo sguardo fisso nei miei occhi mi riporta a quella spaventosa serata,quella sera che io cerco in tutti modi di dimenticare.
<<dai anche tu che non è questo che mi serve.>>
Le rispondo cercando di trattenere le lacrime,ma sento già le mie sopracciglia alzarsi.
Ciò significa che non sono lacrime di tristezza quelle che vogliono uscire,la sono lacrime di pura frustrazione.
<<si tesoro!,questo ti aiuterà a tornare,ti aiuterà a vivere te lo prometto,tu fidati di me.>>
Mi rispose lei prendendomi la mano destra che involontariamente stava stringendo il tovagliolo posto sul tavolo.
<<okkey>> le risposi con un filo di voce,talmente basso che se non fosse stato per un mezzo sorrisetto sul viso di lei non avrei creduto che mi avesse sentito.
<<adesso mangiamo su,che si fredda.>> rispose ritornando con il suo solito tono di voce squillante.

Dopo aver cenato io e la mamma decidemmo di andare suo divano e di continuare la seri tv su netflix che abbiamo iniziato in aereo.
Quindi adesso siamo qui.
Io sepolta tra i super morbidi cuscini del divano mentre lotto per rimanere sveglia.
I miei occhi però trovano stabilità quando vedo mia madre tornare con una super coperta pelosa.
Ovviamente di colore rosa.
Talmente del mio stato in questo momento non mi ero nemmeno accorta che si fosse alzata.

<<per questa sera dormiremo qui,un piccolo strappo alla regola.>>mi sussurra mentre con dolcezza appoggia la coperta su di me e su di lei.

E in quel momento realizzai il motivo di questo gesto.
Aveva paura che mi potessero ritornare gli incubi.,per fortuna non succedevano più tutte le sere,ma soltanto quando il mio umore non è dei migliori.
Ovviamente la mamma sa che non faccio più incubi già da un po'.
La ringrazierò sempre per ciò che fa per me,lei è l'unica persona che c'è sempre stata,l'unica che si sia preoccupata per me.
L'unica che mi è stata vicino nel momento più brutto della mia vita.
A volte mi chiedo se quella fatidica sera lei non ci fosse stato,cosa sarebbe successo?,non lo so ma il pensiero mi inquieta parecchio.

Forse lei ha ragione,forse questa è la scelta giusta.

Chissà come sarà la mia compagna di stanza,
Oppure chissà si mi farò degli amici.
Però di una cosa sono certa cercherò di non deludere mia mamma.,perché lei non l'ha mai fatto con me.
E mentre i miei pensieri piano piano si alleggeriscono,e i miei occhi si chiudono
Riesco a dire<<grazie mamma>>.
Un grazie che nonostante tutto è un GRAZIE.
Le ultime cose che riesco a sentire sono parole sbiadito
Poi niente il buio totale.

Spazio autrice ✍️
🚨 importante!!.

Volevo specificare che i primi capitoli saranno quelli un po' più "noiosi" ma in realtà fondamentali per la storia.
Comunque giuro che dopo questi primi capitoli tutto diventa molto più interessante. 🫶🏻

Comunque come sta andando?,spero bene.
Chissà cos'è successo quella sera alla nostra Aria 🙃.
Vabbeeee vi mando un bacione, ci sentiamo al prossimo capitolo.
Kiss kiss saya 🫶🏻💕

The Half of the night Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora