Capitolo 5.

305 14 0
                                    

Achille, Gemelli.

Uno schiaffo sonoro colpisce il viso del biondino, cambiando quasi istantaneamente il colore della sua pelle, dal rosa al scarlatto. A terminare l'opera, le cinque dita di Mackenzie stampate.

Dei piccoli taglietti iniziano a farsi largo sulla sua guancia, causati dagli anelli forgiati in oro che adornano le dita della mia compagna di squadra. Il viso di Cesare si deforma in una smorfia dolorante e non posso fare a meno di volgere il mio sguardo alla ragazza dai lunghi capelli color platino: un sorriso beffardo si fa spazio sul suo viso e gli occhi sembrano assumere un colore di una tonalità più scura. Leggo una strana luce in essi, quasi come se non stesse aspettando altro. Come se Mackenzie le avesse appena dato l'occasione giusta per ridurla in brandelli e lasciarle intatte solo le due ciocche di capelli bianche, per pietà.

Stringo le mani in due pugni, lungo i fianchi. Respiro profondamente e maledico la mia compagna in tutte le maniere.

Questa incosciente ha appena mandato all'aria tutto il mio piano.

La bionda fa semplicemente due passi in avanti, muovendosi lentamente e sinuosamente, facendo ondeggiare la lunga cascata di capelli da un lato all'altro. Si avvicina a Mackenzie senza distogliere mai il contatto visivo, come se da esso ne dipendesse la sua intera esistenza.

L'ennesimo sorriso sornione prende vita sul suo viso, prima che un pugno colpisca in pieno la mandibola di Mackenzie.

I miei occhi saettano immediatamente verso quelli di Zacharia, il quale sembra un misto tra lo stupito e il preoccupato. Come se si aspettasse una reazione del genere.

E poi, il casino.

Accade tutto in una frazione di secondo: Mackenzie salta addosso alla bionda tempestandole il viso di schiaffi, non concedendole il tempo di reagire; il volto di Ally si contorce in una smorfia spaventata,mentre il biondino mi trafigge con degli sguardi che urlano tutta la rabbia e l'astio che sta provando nei nostri confronti, in questo momento.

Zacharia alza le maniche della sua felpa fino ai gomiti, scuotendo la testa, prima di avvicinarsi e afferrare la bionda dalle spalle.

«Non la toccare.» biascica il biondo, che sembra aver acquisito un briciolo di lucidità. Spinge Zacharia, il quale sembra star raccogliendo tutta la pazienza necessaria per sopportare tutto ciò.

«Cesare, smettila! Sta solo cercando di aiutarci.» a rimbeccarlo è Ally,che sorprendentemente prende parola. Cerca in tutti modi di acquisire una posizione che non mostri la sua preoccupazione, fallendo miseramente. Tiene le braccia strette e incrociate al petto, accarezzandosi le lunghe maniche del cardigan in cotone bianco che le fascia il busto. Gli occhi sono ridotti a due fessure nere.

Debole, debole, debole.

Sarebbe stata la preda perfetta, il Segno da far fuori più facilmente.

Non appena ho notato il tatuaggio che contraddistingue noi concorrenti de "La Costellazione", è stato come vedere una piccola luce in fondo al tunnel. Come se una porta si fosse spalancata e aspettasse solo che io facessi il mio ingresso. Non mi restava che approcciarmi in qualche maniera a lei con un paio di paroline dolci e dei sorrisetti sornioni, e avrei avuto la certezza che sicuramente si sarebbe lasciata andare.

Se non fosse stato per il ragazzo e la ragazza che hanno provato ad intralciare il mio cammino, mettendosi in mezzo come se fossero la sua guardia del corpo personale.

Sbuffo sonoramente, godendomi ancora un po' lo spettacolino che ha messo su quella sprovveduta della mia compagna di squadra. Osservo Zacharia che si copre il viso con le mani dall'esasperazione. Scruto attentamente Cesare che cerca di fermare questa piccola lotta, tenendo dalle spalle la bionda prima che carichi l'ennesimo colpo a Mackenzie.

OFIUCO - Il Segno DimenticatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora