Capitolo 4.

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Chloe, Scorpione.

«È ridicolo.» commento con un tono di voce sufficientemente alto per riuscire a farmi sentire da Ally.

«Non mi sento al sicuro.» ribatte lei, stringendosi sempre di più nel suo maglione scuro.

Entrambe ci guardiamo intorno ed io, in particolare, osservo Cesare ballare insieme a due ragazze bionde. Tra le mani stringe il suo ennesimo bicchiere di plastica rosso, contenente un miscuglio indefinito di bevande alcoliche. Mi maledico mentalmente, sopprimendo l'idea di afferrare la bottiglia di birra più vicina e lanciargliela in fronte.

Imbucarsi ad una festa durante una situazione così delicata, sapendo che siamo ricercati. Con che coraggio ho seguito questa sua folle iniziativa, dandogli corda?

«Quanti bicchieri ha bevuto?» domanda retoricamente Ally, guardando sbigottita Cesare.

«Basandomi su quello che ho visto negli ultimi anni, sei al quinto bicchiere di alcool se inizi a twerkare. Quindi cinque.» calcolo mentalmente, esponendo la mia tesi a voce alta. Osservo intensamente Cesare, nonché la persona che dovrebbe rappresentare dignitosamente il segno zodiacale dell'Aquario, e mi chiedo cosa io abbia fatto di male per averlo in squadra.

«Kourtney! Allysa!» la voce sbiascicata del diretto interessato si espande, giungendo alle nostre orecchie. La maglia nera a maniche corte gli fascia perfettamente il busto e delle ciocche bionde di capelli gli ricadono sul viso.

«Ignoralo.» taglio corto.

«Festa grandiosa, no?» domanda retoricamente, inciampando più volte durante il cammino. Appena si piazza davanti a noi, inizia ad improvvisare alcune mosse di danza.

«Sarebbe ancora più grandiosa se sapessi i nomi di chi ti sta facendo da badante. Mi chiamo Chloe, idiota.» affermo infastidita, ma con un pizzico di indifferenza. Le mie intenzioni non sono quelle di litigare con un ragazzo ubriaco, in particolar modo se questo ragazzo appartiene alla nostra squadra.

«Il mio nome è Ally, invece.» risponde timorosa la mora al mio fianco.

«Sally! Ho una proposta da farti...» le parole faticano ad uscire comprensibili dalla sua bocca «vorresti essere il pesce del mio aquario?» conclude, offrendole il bicchiere che stava precedentemente stringendo tra le sue mani in segno di "amore".

«E questo cosa vorrebbe dire?» domando, iniziando seriamente ad infastidirmi a causa dei suoi modi di fare. Ha gli stessi atteggiamenti di un bambino di cinque anni.

«Qui qualcuno è geloso? Ho letto da qualche parte che è una caratteristica tipica degli Scorpioni.» biascica a fatica queste poche parole, rovesciando qualche goccia dell'alcool contenuto nel bicchiere sul pavimento sommerso di sporcizia di vario genere: bicchieri di plastica piegati, pacchetti di patatine divorate e bottiglie di birre completamente svuotate.

Avanzo un passo nella direzione di Cesare pronta a toglierli il sorrisino che gli dipinge il viso, ma la mano di Ally si allunga timorosa e mi cinge il polso con le sue dita snelle. La osservo e lei ricambia, lanciandomi uno sguardo carico di disapprovazione.
Sbuffo infastidita.

Non posso litigare, è ubriaco.

Non è totalmente cosciente delle sue azioni e provocazioni.

Sospiro profondamente, indietreggiando per tornare allineata con la mora in modo da poter fronteggiare Cesare.

«Coglione.» mi lascio sfuggire, non appena sento il gomito di un ragazzo colpirmi il fianco. Quest'ultimo si gira torreggiando sulla mia figura longilinea e questo mi permette di osservare il soggetto in questione. Faccio scorrere lo sguardo su tutto il suo corpo, soffermandomi in particolar modo sul taglio degli occhi e sul loro colore ocra, in contrasto con la pelle mulatta.

OFIUCO - Il Segno DimenticatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora