Pausa Caffè

10 1 2
                                    

Dopo aver ottenuto il permesso da Mugino, Kinuhata esce dalla struttura insieme a Jason vanno a far merenda in un bar piuttosto particolare. Nel frattempo si dirigono li, il ragazzo era pensieroso, stava pensando all'identità di Night Wind.
L'abilità Tecnhopath per qualsiasi individuo sarebbe risultata sempre attiva, era impossibile far smettere il ricevimento delle informazioni ricevute dagli oggetti elettrici.
Inoltre Jason voleva vivere gli ultimi mesi rimanenti senza dargli peso, come se non lo sapesse; inoltre prova anche a nasconderlo all'ITEM, nonostante fu costretto ad aiutare dei criminali diventando loro complice, era comunque una brava persona.
Appena raggiunsero l'ingrosso, Jason apre la porta, fa entrare prima Kinuhata e dopo entra lui. Intanto al 177° distretto del Judgment, c'era un silenzio di tomba.
Night Wind non sapeva come reagire, il presunto hacker Tecnhopath aveva messo in bilico l'equilibrio della squadra, Night Wind però non poteva stare con le mani in mano. Il Judgment si aspetta molto da uno come lui, ma non poteva permettere che i cittadini soffrissero per i suoi sbagli.
Pertanto decide di uscire dal distretto e appena vede il primo vicolo cieco entra, per riottenere i suoi abiti civili.
Una volta uscito dal vicolo, mette le mani in tasca ed inizia a camminare davanti a sé, con un'aria piuttosto malinconica.
Mentre procedeva verso il tragitto, gli arriva una chiamata improvvisa, appena prende il cellulare sul contatto c'era scritto "Unknown", era allarmato, forse si trattava del famigerato Tecnhopath. Appena avvia la chiamata sente un tono di voce piuttosto femminile e si capisce perfettamente che era anche piuttosto naturale, pertanto Jonathan si rassicura.
La ragazza lo informa che desidera incontrarlo al bar vicino alle scuole medie Tokiwadai, Jonathan appena esamina nuovamente la sua voce era piuttosto familiare, era Misaka Mikoto.
Però non era importante, il ragazzo le disse che sarebbe arrivato da lei circa in venti minuti e stacca la chiamata salvandosi il numero della Railgun.
Ed inizia a dirigersi da lei, non era molto distante secondo il navigatore perciò sarebbe riuscito a raggiungere il posto anche a piedi e appena arriva ci mette venti minuti, appena entra vede il tavolo in cui era seduta la Railgun, e si avvicina "come mai desideravi vedermi?" Domanda il giovane con la sua solita espressione apatica.
"Se ti siedi ti spiegherò tutto quanto" dice la Railgun incitandolo a sedersi, il ragazzo sospiro e si siede, ma per sua sfortuna arriva la cameriera.

«Cosa desiderate ordinare?»
«Caffè lungo»
«Un tè nero»

Dopo averli segnati, augura una buona permanenza e va dal barman ad annunciargli la comanda.
Jonathan a quel punto incita Misaka a parlare, era piuttosto curioso di saper come mai l'avesse invitata qui, la ragazza sbuffa. "Come sei impaziente, comunque d'accordo ora ti spiego, volevo ringraziarti di persona per aver salvato la vita a Kuroko!"
Jonathan capisce benissimo ma rimase a dir poco sorpreso "Kuroko secondo me si sarebbe salvata anche se non ci fossi stato, ha fatto grandi cose ancor prima che iniziasse ad esserci Night Wind, non dimenticarle"
dice il ragazzo con un tono serio e freddo, appoggiando il braccio sotto il mento fissando in maniera agghiacciante la railgun, per poi voltarsi da un'altra parte.

«Sai sei fortunata ad aver un'amica sorridente come lei.»
«Guarda che anche tu lo hai...»
«Si, Suizuke sempre sorridente... però mettiti nei suoi panni, magari te non potrai capire perché siamo diversi, tu appari rigida e dura, però conoscendoti sei dolce, tu sorridi sempre e vivi una vita felice, nonostante le avversità che hai incontrato e che continuerai ad incontrare. Kuroko non si stancherebbe mai di te, invece Suizuke prima o poi potrebbe stancarsi di me, sono molto freddo, rigido, menefreghista molto apatico nel confronti di tutti quanti... ma non posso più permettermi di cambiare l'ho già fatto troppe volte»
«Mhh? Cosa intendi che sei cambiato già troppe volte è che non puoi permetterti di cambiare nuovamente?»
«Quando ero piccolo ero diverso, ero più socievole... però da quando nacque Alethea avevo già otto anni e per poterla proteggere ho dovuto rinunciare a molte cose, l'infanzia e anche andare a scuola per un po', ho dovuto maturare piuttosto in fretta. Poi per poter difendere all'epoca mia sorella dovevo imparare a combattere ad otto anni non è una cosa piuttosto bella, un bambino di otto anni deve solo pensare di sognare, giocare e studiare, non lottare per sopravvivere... come hanno ucciso i miei genitori, non si fanno scrupoli ad uccidere anche un bambino. Poi quando hanno ucciso i miei genitori, non so, se era una cosa già studiata, per farci abbassare la guardia, c'era stato un lungo periodo di anni di pace, nostro zio dal Galles era venuto qui a mantenerci, grazie a questa pace ho fatto le elementari e superare il primo anno di medie, ed ora sono quello che hai davanti...»
«Che storia triste, fammi indovinare è morto anche tuo zio?»
«Si lui proprio di recente una settimana prima del rapimento di mia sorella...»
«Ah capisco, parlando di Alethea come sta?»
«Sta bene, mi aveva detto questa mattina che voleva uscire con Suizuke, spero si diverta» «Secondo me si, dai!»

Arriva finalmente la cameriera, che serve le loro bevande, il tè alla signorina Mikoto Misaka e il caffè lungo per il signor Jonathan Miura.
I due iniziano a sorseggiare il loro tè e caffè.
Intanto Kinuhata e Jason, erano in un altro bar, i due avevano ordinato un caffè ristretto per Jason, mentre una cioccolata calda per Kinuhata.
La ragazza guarda verso la sua sinistra, era piuttosto imbarazzata, ma voleva porgli una domanda, dopo un po' di coraggio gliela disse "Senti, perché ti fai chiamare Tecnhopath?" Dice la ragazza bisbigliando verso di lui, Jason era piuttosto sorpreso dalla sua domanda, decide di risponderle "per la mia abilità, ma non dirlo a nessuno per favore!"
La ragazza comprende, mentre nota arrivare le loro ordinazione gli promette che non l'avrebbe detto a nessuno.
La cameriera serve prima Kinuhata e finisce con Jason.
Oltre a ciò la ragazza non proferisce parola, portando un immenso silenzio al tavolo, ed inizia a bere la sua cioccolata, non doveva dimenticare che chi aveva davanti non era un amico e né tanto meno un conoscente, era un prigioniero.
Appena finiscono iniziano a dirigersi verso la base operativa dell'ITEM.
Appena arrivano Jason nota che cera parecchia tensione Hamazura, Takitsubo, per non parlare di Mugino, tutti lo stavano fissando, il giovane inizia a sudare e deglutisce senza farne un dramma, inizia a dirigersi verso la postazione appena si siede e avvia il computer, pronto a lavorare.

A Certain Scientific TechnopathWhere stories live. Discover now