Giornata in Ospedale

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Hamazura porta Jason in un ospedale, ma non un ospedale qualsiasi, ma bensi il migliore della Città-Academica, dove lavorava il dottor Heaven Canceller, lui avrebbe potuto in un attimo capire cosa aveva il suo amico.
Anche se Jason rifiuta di essere portato in ospedale e borbotta di portarlo al dormitorio della Tetsuya, "Prima sei svenuto per via di uno stato di confusione, ma se non la pianti di lamentarti ti farò svenire io! Andiamo in ospedale È CHIARO?" Sperando che Jason avesse percepito il messaggio di Hamazura, Jason smette di borbottare anche se rimane del suo parere.
Appena arrivati Hamazura parla con il dottor Heaven Canceller raccontandogli dell'evento successo. Il medico dunque fa fare una Tac al cervello e anche una Risonanza magnetica e in caso di peggioramento del tumore, avrebbe ricoverato il ragazzo.
Appena fu mandato a svolgere le analisi, il medico nota che la massa tumorale era crescita di dieci centimetri rispetto a com'era prima.
Il medico quindi dice ad Hamazura che avrebbe voluto ricoverarlo e portarlo nel reparto chirurgico, voleva esportare la massa tumorale.
L'unico problema però era che il dottor Canceller aveva già avuto a che vedere con Jason, l'ultima volta aveva addirittura firmato per le dimissioni, poiché egli si rifiutava a qualsiasi trattamento medico.
Pertanto decide di parlarne con Hamazura in modo da poter ottenere il consenso da lui.
Il ragazzo prima di dare il consenso al medico voleva prima pensarci un po', andare contro le volontà di qualcuno poteva essere piuttosto devastante, inoltre quel qualcuno non era una semplice persona, era uno che stimava è che poi alla fine è diventato suo amico, perdere la sua fiducia in questo modo non l'ho accettava.
Pertanto decide di parlarne con il diretto interessato, dopo aver che Jason aveva finito di far la tac e la risonanza magnetica era stato portato al pronto soccorso, appena arriva Jason lancia l'occhio su di lui, nel mentre scriveva al computer portatile, l'attesa era così snervate. "Ben tornato Hamazura, hai per caso i risultati delle mie visite? Non vedo l'ora di andarmene" dice Jason nel mentre stava al computer, Hamazura fissa il pavimento era piuttosto rammaricato pertanto gli risponde dandogli una mezza verità "No, non ho saputo dei tuoi esami il dottore mi ha solo parlato di un breve ricovero è comunque tu credi che io il tuo computer non l'abbia visto forza dammelo"
Prese il computer e lo stacca dalla presa per la batteria, mentre Jason invece glielo impedisce, ma Hamazura non molla la presa "sei a riposo, quindi niente computer, te lo ridò quando starai meglio!" Glielo prende definitivamente, per poi andarsene lasciando Jason senza parole non sapeva cosa dire il suo amico era arrivato a tanto, addirittura da confiscargli il computer.
Hamazura va dal medico e acconsentisce all'operazione, il medico va al box 23. "Buongiorno è così ci rivediamo di nuovo noto che hai più voglia di andartene anziché farti curare non è così?" Domanda il medico, Jason lo guarda con aria così scocciata che non gli rispose neanche.
"Da come hanno risultato la risonanza magnetica e la tac, la massa tumorale è aumentata per dieci centimetri, immagino che la causa sia stata la tua abilità dico bene?" Domanda nuovamente, Jason guarda in basso "SI È CON QUESTO? LA MIA ABILITÀ RISULTA SEMPRE ATTIVA, PERTANTO LE ONDE RADIO IL MIO CERVELLO LE RICEVE ANCHE DI NOTTE, PERTANTO È UN LAVORO INUTILE!"
Urla il ragazzo disperato, perché non trova nessuna risposta al suo problema.
Il dottore tenta di andargli incontro, provando almeno a convincerlo a farlo rimanere in ospedale, così ad aver tempo sulle eventuali procedure inoltre l'ho informa che qualcuno aveva donato il consenso al medico di poter procedere ad un eventuale intervento chirurgico.
Jason aveva capito di chi si trattasse, il ragazzo era davvero arrabbiato andare contro alla sua morale, era una cosa adir poco grave, pertanto si alza togliendosi le flebo e esce dall'ospedale come se nulla fosse, la sicurezza dell'ospedale voleva intervenire, ma il dottore gli dice di no, bastava soltanto aspettare forse Jason sarebbe tornato.
Il ragazzo stava camminando vicino all'ospedale, inizia a pensare cosa potesse convincerlo a vivere, farsi una ragazza? Gli amici? Oppure qualcos'altro?
Jason era così disperato da cadere addirittura a terra, inoltre cosa che peggiora la sua disperazione sente arrivare degli impulsi radio al suo cervello, facendolo disperare ancor di più, si mette le mani nei capelli quelle informazioni erano troppe per lui, gridava e piangeva, per circa cinque minuti, qualcuno nei dintorni lo nota e decide di poterlo aiutare tenendogli la mano.
Jason avverte le informazioni raccolte dal cellulare della persona e gli implora "Per favore spegni il telefono... per favore"
La ragazza fa ciò che gli aveva chiesto Jason prende dunque il telefono e lo spegne e lo rimette in tasca, tentando di tendergli di nuovo la mano sorridendogli, Jason gliele afferra, la sua mano era così calda e delicata, dopo averla presa ella lo aiuta ad alzarsi.
Jason si ripulisce i vestiti dalla polvere, la ragazza lo osserva, il ragazzo fu piuttosto imbarazzato.

«Ho potuto notare che sei della Tokiwadai, andate a scuola anche la domenica?»
«No è che la scuola ha imposto di indossare l'uniforme scolastica anche al di fuori della scuola»
«Ah capisco... piuttosto rigida come cosa»
«Gia ed io essendo la vice presidente della Tokiwadai sono la prima a doverla doverla rispettare. Però ora basta parlare di me, parliamo di te ti ho visto scappare dall'ospedale come mai?»
«Niente di così preoccupante...»

La ragazza gli pone una domanda "Come mai rifiuti gli interventi medici, perché non vuoi farti curare?"
Jason si rattrista nuovamente, sentendo quel tipo di domanda, ormai si era messo in testa che non c'era più una chance per lui, poiché una volta guarito sarebbe potuto ritornare e subire mille interventi chirurgici.
La ragazza dunque lo prende per mano e lo riporta in ospedale, appena entrati vedono Hamazura che parlava con il dottor Heaven Canceller, appena Hamazura si volta verso l'ingresso corse verso Jason e lo abbracciano, era davvero preoccupato per lui, ma Jason lo scansa era ancora arrabbiato con lui.
Hamazura non poteva biasimarlo, era piuttosto naturale che fosse arrabbiato con lui per aver dato il permesso al medicino di fargli delle visite, inoltre ringrazia la signorina della Tokiwadai per averlo riportato, la ragazza annuisce e esce "ci vedremo nuovamente" riferisce la ragazza a Jason, per poi uscire dall'ospedale.
Jason era a dir poco perplesso, aver conosciuto quella ragazza, lo rendeva a dir poco strano, non capisce nemmeno cosa dire o fare, inoltre non sapeva neanche il suo nome... Hamazura nonostante Jason c'è l'avesse ancora con lui, tenta di spronarlo gli mette le mani sulla spalla "Questo è un segno significa che devi vivere, non devi lasciarti andare al buio, ti prego prova se poi la massa nonostante l'intervento si ripresenterà, faremo che natura svolga il suo corso ok?"
Jason volta lo sguardo verso destra, fissando il vuoto, ignorando lo sguardo di Hamazura, ma nonostante scappò via dal suo sguardò accettò questa sua condizione.
Il medico, prepara la sala operatoria.
Appena arriva il momento, il dottore va verso i due ragazzi dicendo che erano pronti per effettuare l'operazione, Hamazura augura in bocca al lupo al suo amico colmo di lacrime mettendo le mani sulla barella.
Jason con sorriso gli riferisce che andrà tutto quanto bene, si sarebbero rivisti appena finito l'intervento.
Inizia ad incidere il cranio fino ad aprilo e appena vede la massa tumorale posta sul cervello inizia ad esportarla poco per volta.
Doveva far attenzione un mimo errore, avrebbe portato delle problematiche irreversibili.
Ora toccava svegliarlo, in questo genere di intervento serviva aver il paziente vigile per vedere se avrebbe avuto delle conseguenze post operatorie.
Appena sveglia il ragazzo, il giovane inizia a guardarsi intorno era piuttosto spaventato, ma il dottore cerca di rassicurarlo e che avrebbe dovuto rispondere a delle domande.
La prima domanda era quella di contare fino a cinque, il medico dice di alzare la mano e di muovere le dita, un altro medico di equipe prova a tastargli il ginocchio e altre parti del corpo, Jason doveva riferire se percepiva o no i sensi.
Gli riferisce che sentiva tutto quanto inoltre i suoi riflessi erano anche piuttosto buoni.
Ciò significava che era andato tutto quanto bene ora dovevano semplicemente richiudere il cranio e portarlo in una stanza.
Orami si erano fatte le sei e mezza di sera, Hamazura cammina intorno alla sala d'attesa piuttosto ansioso, l'attesa era logorante, appena vide il medico uscire dalla sala Hamazura corse verso di lui.

«Come sta Jason?»
«Sta bene l'intervento è andato bene, dopo otto e mezza di intervento, lo stiamo trasferendo in una stanza, vai pure se vuoi, al terzo piano stanza numero 370»
«Ok va bene»

Hamazura saluta il medico e inizia a dirigersi verso il terzo piano, appena arrivato si guarda intorno per vedere i numeri delle stanze, appena vede il numero della stanza indicatogli dal dottore entrò.
Appena entrato vede Jason fissare nel vuoto la finestra.
Il cielo di sera per lui era magnificamente bello, la Città-Academica sembra prendere più vita al sorgere della sera.
A sessanta chilometri di distanza dall'ospedale nelle zone poco raccomandate, risiedeva un misterioso gruppo di quattro persone vestiti di nero, appartenente al Dark-Side della città.
Chissà cosa avranno in mente?

A Certain Scientific TechnopathWhere stories live. Discover now