Oggi Benny è tornato a casa con il muso lungo, non mi ha degnato di un saluto e si è chiuso in camera. Non so cos'abbia ma so benissimo come farlo sorridere di nuovo.
Vado in cucina e indosso il grembiule, inizio a pesare gli ingredienti per preparare il suo dolce preferito, . . . , in mezz'ora è pronto, taglio due fette e le metto in un piattino con lo zucchero a velo, riempio un bicchiere di latte e aggiungo il Nesquik, infine appoggio tutto sul vassoio e mi avvio verso la sua camera.
Busso e dico <<Benny, posso entrare?>> con tono piatto dice <<No>> apro la porta e dico <<Piccolo elfo che succede?>> lui appoggia il joypad e dice <<Mi hanno cacciato dalla squadra di calcio>> io dico <<Motivo?>> lui dice <<Rissa in spogliatoio>> io dico <<Per cosa?>> lui dice <<Il capitano della squadra voleva la paghetta di Rendy>> io dico <<E tu l'hai pestato>> abbassa lo sguardo e dice <<Scusa>> io dico <<Non sono arrabbiata>> gli prendo la mano e dico <<Quello che hai fatto è un gesto nobile>> lui dice <<Però mi hanno cacciato dalla squadra>> io dico <<Ti iscrivo a quella della parrocchia>> lui mi guarda negli occhi e dice <<Il prete è un allenatore?>> io dico <<Strano ma vero>> lui dice <<Va bene proviamo>> sorrido e dico <<Mangia la torta poi andiamo a parlare con Don Luigi>> lui annuisce, guarda il vassoio e guarda me <<Mamma, hai preparato il mio dolce preferito per tirarmi su di morale?>> io dico <<Ovvio>> mi abbraccia e dice <<Ti voglio bene>> io dico <<Anche io piccolo elfo>> esco dalla sua stanza e vado in cucina a caricare la lavastoviglie.
La voce di Benny mi distrae <<Mamma, ti ho riportato il vassoio>> mi giro e dico <<Grazie, mi hai dimezzato il lavoro>> lui dice <<Vuoi che finisco io? Mentre tu vai a cambiarti>> io dico <<Sai un angelo>> gli bacio la fronte e vado nella mia stanza a cambiarmi. Indosso qualcosa di comodo visto che si inizia a vedere il pancone.
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Mi vesto, metto al collo la collana di Tim e scendo le scale.
Benny mi guarda e dice <<Mamma, perché la collana?>> io dico <<Non so perché continuo ad indossarla ma è come se mi completasse>> lui dice <<Non ti capisco>> io dico <<Nemmeno io avvolte mi capisco>> mi sorride e dice <<Andiamo?>> io dico <<Certo>> usciamo di casa e chiudo la porta a chiave.
In mezz'ora di macchina arriviamo alla parrocchia, scendo dalla macchina e dico <<Forza Benny>> lui smonta dalla macchina e dice <<Mi sa tanto di falliti questo posto>> io dico <<Vedrai che cambi idea>> fa una smorfia e dice <<Vedremo>> gli sorrido e mi incammino, Benny mi segue come un ombra. Busso alla porta della sacrestia, Don Luigi mi accoglie con un sorriso e dice <<Buon dì>> io dico <<Buongiorno, vorrei iscrivere mio figlio alla sua squadra. Sempre se è possibile>> lui dice <<Certo che è possibile, si accomodi che compiliamo le carte>> mi vado a sedere, mi porge dei documenti e dice <<Deve compilare con i suoi dati e poi con quelli del ragazzino>> io dico <<Certo>> mentre scrivo lui dice <<Scusa la domanda. Ma quanti anni hai?>> io dico <<Vent'uno>> lui dice <<Il ragazzino?>> io dico <<Quasi quattordici>> lui dice <<Non saranno affari miei ma se posso chiedere, l'hai adottato oppure è proprio tuo figlio?>> con un sorriso triste dico <<L'ho adottato>> lui dice <<Scusa non volevo farti parlare di un argomento delicato>> io dico <<Macché nessun problema>> finisco di compilare e dico <<Don Luigi, ho finito di compilare>> lui dice <<Benissimo, ora serve che faccia le firme che autorizzano i ritiri e le partite fuori città>> io dico <<Certo>> lui dice <<Ottimo. Un'ultima cosa. Il ragazzino è allergico o intollerante a qualcosa?>> io dico <<Nono, mangia anche i sassi>> Benny dice <<Oh!? Ti ho sentito!?>> io dico <<Ma è vero>> lui abbassa lo sguardo imbarazzato e dice <<Già>> Don Luigi dice <<Ragazzo vieni con me che ti do la divisa della squadra>> io dico <<Posso venire anche io?>> lui dice <<Certo. Seguitemi>> ci accompagna davanti ad un armadio gigantesco e dice <<Bene, ragazzo quanto sei alto?>> Benny dice <<Non so>> mi guarda e io dico <<Così a occhio e croce è alto 1.45>> Don Luigi dice <<Va bene, allora prova questa maglietta>> Benny guarda la maglietta e dice <<Ma sembra larga>> io dico <<Non è detto. Provala>> si leva la felpa e prova la maglia sopra quella che ha già, mi guarda e dice <<Di spalle è giusta, ma è troppo lunga>> io dico <<Non importa, la pieghi dentro i pantaloni>> Don Luigi dice <<Ha ragione tua madre. Comunque da oggi sei il numero 10 della squadra>> Benny dice <<Il numero 10?>> io dico <<Come il numero di Maradona>> Don Luigi dice <<Maradona era un dio del calcio, sarai degno di portare il suo numero sulla schiena?>> Benny mette una mano sul cuore e dice <<Sarò all'altezza>> io dico <<Sono fiera di te>> Don Luigi dice <<Gli allenamenti sono tre volte a settimana>> io dico <<In che giorni?>> lui dice <<Martedì, Giovedì di pomeriggio e Sabato subito dopo la messa>> io dico <<Bene allora lo riporto qua Martedì>> lui dice <<Portalo quindici minuti prima, verso le 13.30 così conosce gli altri in spogliatoio>> io dico <<Va bene. Ci vediamo>> il Don ci accompagna e dice <<Arrivederci>> saliamo in macchina e dico <<Contento? Sei il numero 10! Il numero più importante!?>> lui dice <<Non so che dire>> io dico <<Non dire nulla perché stai già sorridendo! Mi basta questo per sapere che sei contento>> lui dice <<Andiamo al McDrive!?>> io dico <<Va bene ma ordino solo per te>> lui dice <<Perché?>> io dico <<Il piccolo a voglia di brodo e tortellini>> lui dice <<Avrò un fratello o una sorella parecchio puntiglioso>> mi appoggio una mano sul grembo e dico <<Il mese prossimo sapremo il sesso e allestiremo la cameretta>> lui dice <<Vernicio io. Tu occupati della scelta dei mobili>> rido e dico <<Che gentiluomo>> lui arrossisce e dice <<Andiamo al Mc!?>> rido e partiamo.
