Questione di numeri

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Dietro il vetro vorticava una tempesta di nubi e fumo.

Le pareti della teca vibravano trattenendo a stento la furia imprigionata dentro di esse. Una sostanza viscida le colpì violentemente.

-TU.NON.DOVRESTI.ESSERE.QUI.- tuonarono i 4.5.6

Le labbra del Dottore si piegarono in un sorriso pericoloso. –No, vero?- Avanzò verso la teca per nulla intimorito dallo sfoggio di potenza della creatura. Intrecciò le mani dietro la schiena e studiò il turbinio di fumo.

–Avete isolato i segnali dal sistema solare.- Disse. –Avete fatto fondere il cellulare di Martha. Era un vecchio modello, niente app e cose simili, ma funzionava ancora parecchio bene, sapete.- I suoi occhi riflettevano i vortici di fumo ed energia, e parevano capaci di risucchiarli. –Ci avete provato, ma un tale silenzio ha fatto accendere una spia rossa sulla consolle del TARDIS. E Martha non è il mio unico contatto sulla Terra.-

-TU.NON. PUOI.STARE.QUI.DOTTORE.- Altra melma si schiantò minacciosa sul vetro.

-VOI non potete stare qui.- La voce del Dottore tuonò decisa. –Avete oltrepassato un limite ed è superfluo menzionare il Protocollo Ombra, vero? Andatavene. Ora. Questa è l'unica opportunità che vi dò.-

L'aria tremò alla risata innaturale della creatura aliena nascosta nella teca. Si udirono tuoni al di fuori del palazzo.

-NON.IMMISCHIARTI.DOTTORE. O.STERMINEREMO.SUBITO.IL.TRENTA.PERCENTO.DELLA.RAZZA.UMANA.-

-Oh. Amate le percentuali.- rilevò il Dottore con tono leggero. Allargò le braccia. –Opportunità non colta dunque. Tutto quel fumo vi fa decisamente male.-

-GUERRA.DOTTORE.GUERRA.ANCHE.A.TE.-

Il Dottore non si voltò.

–Sei, Ianto, giusto?- Chiese mentre estraeva qualcosa dalla tasca interna della giacca.

Dietro di lui Ianto si sollevò a fatica su un gomito. Respirava dalla cannuccia Sobotica, o quello che era, e aveva seguito la scena in silenzio, sperando che tutti lo credessero morto.

–Si, signore.- le parole gli raschiarono la gola.

Il pavimento cominciò a tremare. L'atmosfer della teca ribolliva rabbiosa.

-Ianto, Come chiamate questi... esseri?- Il Dottore non si scompose.

-Ehm. 4.5.6.-

All'esterno una colonna di fuoco squarciò le nubi e piombò sul tetto del palazzo. Vetri andarono in frantumi e allarmi si misero a suonare per la città. Nella sala con la teca l'aria fu risucchiata da un improvviso calore.

-SEI.SOLO.DOTTORE.GLI.UMANI.SONO.DEBOLI. ANCHE.CON.UN.SIGNORE.DEL.TEMPO.LA.TERRA.CADRA'.-

-Sbagliato.- Il Dottore socchiuse gli occhi, saldo in mezzo al terremoto che scuoteva l'edificio. -Non sono solo. Jack?-

Il Capitano Jack Harkness, ansimante per la corsa, era appoggiato allo stipite del portone. Calcinacci cadevano tutto attorno a loro. –Dottore. Tutto fatto. Quando vuoi.-

Aprendo le porte Jack aveva capito che cosa gli era stato in realtà consegnato, cosa era il piccolo puzzle che teneva fra le mani.

Il Dottore fissò la teca. –Vampiri di Galla Parlaxi. Questo siete. Pirati, locuste di mondi. Ma gli umani, i deboli umani, vi hanno dato un nome che sarà la vostra condanna.- Sentenziò.

Fra le sue dita si accese l'estremità verde del cacciavite sonico.

-4.5.6. E' una frequenza, giusto?-

-Oh. Lo è.- Sorrise Jack. Battè velocemente una combinazione sul Grimaldello Entropico, e soprattutto a base Empatica.

Il Dottore puntò il cacciavite sonico sulla teca vibrante. La sagoma deforme di un alieno si scagliò contro il vetro. Il suo richiamo acuto e stridente promise senza parole morte e dolore.

–E questo, signori, è un Cacciavite Sonico.- Dichiarò di rimando il Signore del Tempo.

Jack premette il pulsante e lanciò il Grimaldello con lo schema ricomposto, il Dottore attivò il Cacciavite sulla giusta frequenza.

La sala si accese di una luce accecante e un'onda sonica si propagò, scontrandosi con le correnti create dagli alieni. Pervase l'edificio, percorse il collegamento spaziale dissolvendone ogni particella.

Il boato che ne seguì finì di distruggere tutti i vetri rimasti. Compreso quello della teca, che era ormai vuota.

La telecamera piombò a terra e smise di proiettare. Nella sala del Consiglio di Emergenza tutti fissarono attoniti il monitor nero.

Children of Earth - Un Finale AlternativoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora