Chapter 8

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"Non è possibile." Esclamo.

"Non ci credo." Esala lui.

Oh cazzo.

Vi starete giustamente chiedendo cosa esattamente sta succedendo, e sarei più che felice di narrarvelo. [PM: sarcasmo a gogo!]

Comunque sia, vi racconterò dal principio.

Allora dove eravate giunti.. Ah si!

Dopo aver minacciato quel crostaceo di Steven, lo trascino insieme all'altro polpo di Carlos giù per le scale, dato che la vecchia acida ci aspettava già 1 minuto e 53 secondi fa.

"Siamo in ritardo sacchi di juta. Non voglio sentire le urla di Crudelia, quindi muovete le chiappe." Li sprono a bassa voce quando arriviamo al suo pianerottolo.

I due si guardano intorno straniti.

"Ma pure voi avete percepito lo sbalzo di temperatura?" Chiede Carlos.

"Si, effettivamente fa più freddo qui." Conferma Steve rabbrividendo.

Annuì strofinandomi le mani sulle braccia per riscaldarle.

"Scarlet, ho paura." Mi scosse il braccio Steven.

"Non fare il cagacazzo. Su, prima prendiamo Zanna Bianca prima finiamo." Lo spingo avviandomi verso la porta.

I due si posizionano dietro di me per proteggersi da un qualsiasi pericolo, inesistente tra l'altro, possa esserci, alzo gli occhi al cielo e faccio un altro passo verso il portone.

La luce del pianerottolo fa un falso contatto e fatica a riaccendersi.

Mi cago letteralmente in mano.

"Scarlet.." Si lamenta Carlos, con come sottofondo la luce che si accende e si spegne.

Deglutisco impaurita e stringo la mano di qualcuno, chiunque dei due fosse poco me ne sarebbe fregato a chi bloccassi la circolazione.

"Porco cazzo ho sempre odiato gli horror." Piagnucolo avanzando verso la porta cagata morta.

In lontananza sentiamo alcune note di una musica classica, suonare tra le mura del condominio.

"Beethoven? Sul serio?! Che ti abbiamo fatto di male?" Va fuori di testa Steven parlando, apparentemente, con un entità sconosciuta e invisibile.

"No ragazzi. Fanculo a tutto io me la do a gambe." Quasi grido facendo dietro front e scappando da quella situazione assurda.

Ma i due sciagurati hanno ben pensato che se la loro morte dovesse arrivare così presto, anche io debba fare una brutta fine assieme a loro.

Acqua Sant'Anna protettrice degli invasati mentali, salvami tu.

"No, tu vieni con noi. E se ci permetti ho più paura della Signorina Rottermeier che di quattro rincogliniti del cazzo con la puzza sotto il naso patiti per Beethoven." Sputa fuori Steven, mentre Carlos ci fece cenno di stare zitti.

"Cosa?" Domando cercando di intercettare qualche suono non idoneo.

Ma tutto ciò che sento sono..

"ULULATI?!" Urla Steve sbandando da una parte all'altra della stanza come un flipper.

Rabbrividisco e mi stringo al braccio di Carlos.

"Siamo ancora a Gennaio, mi sembra un po' presto per fare le prove per Halloween." Sussurra lui.

Annuisco in accordo.

Chi cazzo potrebbe..
Sono una completa deficente.

Sono felice che su una cosa siamo d'accordo.

Staresti meglio senza di me.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora