Capitolo 4

30 0 0
                                    


Tornare nei sotterranei non fu poi così difficile, dato che ad accompagnarci fu James che era Perfetto o Prefetto, non ricordo. Difficile fu svegliarsi la mattina dopo...
Dopo aver toccato il letto la sera precedente, al contrario delle mie aspettative, gli occhi si erano praticamente spalancati. Non che non avessi mai sofferto di disturbi del sonno, ma dopo una giornata come quella speravo che a prendere il sopravvento fosse la stanchezza.
Invece era stata la paura e, quando finalmente riuscii a zittire la mia testa tanto da prendere sonno, questa cedette il posto agli incubi.
Quindi, dopo una notte come quella, alzarsi fu una vera impresa... pensai persino di meritare una medaglia.
Quando i miei occhi decisero definitivamente di sfidare la gravità e aprirsi vidi le ragazze della mia stanza già pronte e perfette con le loro divise quindi guardai l'ora e schizzai nel bagno. Ricordavo che la McGranitt aveva parlato di inizio delle lezioni alle ore 9, erano le 8e30 ed io ero in ritardo per la colazione!
Litigai un po' con la divisa e i calzettoni ma alla fine, nel giro di 10 minuti ero vestita e pronta per uscire a fare colazione... ma non ricordavo la strada e le tre arpie si erano già volatilizzate.
E adesso?
Uscii cautamente dal sotterraneo e presi a guardarmi intorno... Era a destra o a sinistra?
Feci per prendere una delle due direzioni, sperando di non perdermi, quando una ragazza mi finì praticamente addosso uscendo dalla Sala Comune dei Serpeverde.
''Scusa!'' urlò afferrandomi così da non cadere entrambe a terra ''è tardissimo e non mi sono svegliata, ma sto morendo di fame!''
Fece per voltarsi e correre via quando mi guardò in faccia e, probabilmente riconoscendomi, mi puntò un dito contro.
''Tu sei la nuova ragazza!'' esclamò sorridente ''Io sono Jasmine!''
Le porsi la mano pronta a presentarmi in modo normale ma lei mi si buttò praticamente tra le braccia.
''Sono sicura che non sai dove andare!'' continuò poi sciogliendo l'abbraccio ''Dai vieni, ti mostro io la strada.''
''Grazie'' mormorai seguendola ''Io sono Elisabeth comunque''
''Oh lo so!'' sorrise ancora lei ''La McGranitt ti ha presentata ieri ricordi? E, in realtà, io e te ci siamo già strette la mano ma sono sicura che nel caos della Sala Grande non hai sentito il mio nome, quindi mi sono ripresentata per sicurezza, ho sbagliato?''
''No'' ammisi con un sorriso di scuse
Non ricordavo nemmeno lontanamente il suo volto...ma in realtà neanche quello delle altre persone che si erano presentate quando la sera precedente mi ero seduta al tavolo Serpeverde... c'era così tanto caos ed ero molto emozionata per tutto.
''E i tuoi amici Potter e Malfoy? Non potevano aspettarti stamattina?'' chiese lei guidandomi per il castello
''Non lo so, mi sono svegliata tardi anch'io e non li ho visti, ma... non ce l'hai anche tu con loro vero?'' chiesi mettendomi sulla difensiva
''Assolutamente no!'' esclamò lei guardandomi indignata ''Albus Potter è il figlio di Harry Potter, colui che ha salvato la nostra scuola da Tu-Sai-Chi! O dovrei chiamarlo con il suo nome ora che è morto?'' chiese poi a sé stessa alzando gli occhi al cielo ''Vabbè Voldemort comunque!''
''Oh... Mi fa piacere'' annuii confusa da tutto quel suo chiacchierare ''Mi dispiace se te l'ho chiesto ma ieri le prime ragazze che ho conosciuto mi hanno parlato male di Al e Scorpius quindi ho pensato...''
''Che fossimo tutti così?'' terminò la frase per me con una risata ''Nah... sono pochi i ragazzi che ce l'hanno con loro. Solo quelli stupidi che non sanno o non accettano quello che realmente il padre di Albus Potter ha fatto per la scuola e quelli che sono ancora fermi ai tempi di mio nonno e all'odio per i Grifondoro, solo perché le nostre casate devono odiarsi per tradizione...Una tale bambinata!'' esclamò alla fine entrando nella Sala Grande
''Eccoci arrivati!'' esclamò sorridendomi ''Io vado al nostro tavolo... oh guarda, qualcuno cerca di attirare la tua attenzione dal tavolo Grifondoro''
Seguii il suo sguardo e notai che effettivamente Rose si stava sbracciando per attirare la mia attenzione. Adesso dovevo sedermi con lei o con la nuova ragazza che era stata così gentile con me?
Per fortuna la scelta non spettò a me perché Jasmine mi illuminò con l'ennesimo sorriso prima di salutarmi con un ''Ci vediamo in giro ''. Quindi lei saltellò verso il tavolo Serpeverde ed io raggiunsi Rose.
''Ce l'hai fatta a trovare la Sala Grande!'' esclamò a mo' di saluto Rose accomodandosi accanto a me
''In realtà mi ha aiutata quella ragazza'' ammisi in un sussurro ''Altrimenti mi sarei persa''
''Ve lo avevo detto zucconi!'' gridò allora lei colpendo la testa di Al e Scorpius che erano seduti di fronte a noi ''Dovevate aspettarla!''
''Ahia!'' urlò semplicemente Al mentre Scorpius mi guardò dispiaciuto
''Perdonali ma sono uomini... non ci arrivano!'' aggiunse Dominique sedendosi accanto a Rose e rivolgendomi un enorme sorriso ''Come hai dormito?''
''Bene'' mentii osservando Rose riempirmi il piatto della colazione ''Stamattina mi sono svegliata anche tardi... ci ho messo un'eternità a prepararmi''
''Dobbiamo insegnarti l'incantesimo del cambio d'abito veloce, risparmi molto tempo la mattina'' mi disse Rose poggiandomi il piatto d'avanti ''Adesso mangia, che abbiamo poco tempo e la colazione è il pasto più importante della giornata!''
Guardai leggermente confusa il piatto fin troppo pieno che avevo davanti... ero abituata a mangiare solo 2 biscotti la mattina - per non consumare troppo le scorte di casa e quindi dover chiedere i soldi per la spesa - quindi come facevo a mangiare tutto quel bendidio per non deludere Rose?
''Ignorala'' si intromise James che stava seduto poco distante da Albus ''Quando fa così è la zia Hermione che è in lei a parlare, tu semplicemente dalle ragione e fa come ti pare ''
''James Sirius Potter!'' urlò Rose offesa ''La colazione è importante. Ma cosa vuoi saperne tu che sei uno zuccone che invece di mangiare pensa a copiare i compiti dagli altri!''
Iniziarono a battibeccare e io mi sentii leggermente a disagio.
''Fanno sempre così, tranquilla'' mi sussurrò una voce troppo vicina al mio orecchio
Mi voltai di scatto spaventata ma lì, a fissarmi divertito, non trovai altro che un ragazzo evidentemente più grande di me che indossava orgoglioso lo stemma rosso-oro dei Grifondoro.
''Dopo un po' ti ci abitui e diventano anche un teatrino divertente da guardare durante i pasti'' mi disse sempre quel ragazzo guardandomi divertito con i suoi occhi scuri
Non sapendo cos'altro dire mi limitai a fissarlo a metà tra il confuso e l'infastidito... era qualcuno della famiglia dei ragazzi? Ma perché non mi era stato presentato in camera di Rose?
Eppure i suoi capelli biondi non erano accomunabili con nessuno nella famiglia se non a Dominique... ma di lei ricordavo una sorella maggiore non presente nella stanza, non un fratello...
Poi i suoi capelli non erano proprio biondi visto che le radici erano visibilmente più scure... e neanche il naso era uguale a quello degli altri, quello del ragazzo era leggermente aquilino mentre quello di Rose e gli altri era più sottile e...
''Vorresti sapere chi sono eh...'' interruppe i miei pensieri il nuovo arrivato notando il mio sguardo indagatore ''Credo che ti lascerò nel dubbio ancora un po'...''
''Elisabeth, ti presento Albert!'' intervenne con uno sbuffo Dominique ''L'idiota amico di stanza di James.''
''Grazie per l'aggettivo '' rise il ragazzo di cui finalmente sapevo il nome ''Ma mi definirei più divertente, ironico, simpatico, bello... non proprio idiota''
''Invece lo sei!'' rise il più grande dei Potter allungandosi a tirare accanto a lui l'amico ''Accettalo e non lamentarti''
Dopo quella presentazione così strana la conversazione al tavolo tornò normale.
''Allora, che lezioni hai questa mattina?'' mi chiese Rose tornando a sedersi accanto a me
''Devo andare dalla McGranitt per questa settimana, ha detto che mi insegnerà gli incantesimi base per riuscire almeno a mettermi alla pari con voi, oltre a qualche altra lezione necessaria; il pomeriggio invece devo andare a lezione di Pozioni, devo imparare le nozioni base da un certo professor Lumaca''
''Lumacorno'' mi corresse Scorpius scoppiando a ridere
Arrossii leggermente e mi chiesi quanto tempo ci avrei impiegato ad imparare i nomi strambi dei professori e tutti gli altri termini particolari che qui usavano normalmente, così da smettere di fare figuracce.
''Così anche il resto della settimana'' mormorai sentendo le guance tornare lentamente di un colore normale ''Solo che il pomeriggio il programma cambia dato che, a detta della McGranitt, lei non può spiegarmi tutte le materie''
La colazione non duro molto ma per il resto fu tranquilla: Rose mi promise una decina di volte di aiutarmi quanto più poteva nel recuperare le lezioni perse in 4 anni e così anche gli altri, solo meno volte di Rose; Scorpius si limitò a fare smorfie buffe ogni volta che iniziava un battibecco tra Rose qualcun altro della famiglia ed io non potevo fare a meno di ridere ogni volta; contrariamente invece James non parlò molto dopo il piccolo intervento, rimase semplicemente distante a scrivere su una pergamena mentre il suo amico Albert chiacchierava a volte con noi e a volte con lui solo.
''Sai già come raggiungere l'ufficio della preside?'' mi chiese Al alzandosi dal tavolo insieme agli altri
''Se vuoi ti accompagniamo noi!'' urlò Rose senza attendere la mia risposta
Feci per dirle che mi sarebbe stato di grande aiuto, dato che non avevo idea di dove dovevo andare, quando una voce alle nostre spalle mi precedette.
''Non ce ne sarà bisogno Signorina Weasley, ci sono qui io'' sorrise la preside McGranitt prima di voltarsi verso di me e aggiungere ''Andiamo, signorina Jackson? ''
Io annuii in silenzio e mi alzai per seguirla. Agitai la mano in saluto agli altri e tutti mi incoraggiarono con un sorriso. Rose ci aggiunse anche un'alzata di pollici, come a dire che sarebbe andato tutto bene.
Lo speravo.
In realtà non sapevo bene cosa aspettarmi da quelle lezioni, la professoressa McGranitt aveva detto che mi avrebbe semplicemente insegnato tutti gli incantesimi che si studiavano dal primo al quarto anno, oltre a qualche nozione base sulle altre materie che ricordavo a stento.
Quando arrivammo nel suo ufficio per fortuna la preside mi rinfrescò la memoria.
''Oggi inizieremo con una delle materie obbligatorie sin dal primo anno qui alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, sto parlando di Incantesimi '' iniziò camminando lentamente per la stanza senza però lasciare mai il mio sguardo '' Il professor Vitious, che incontrerai la settimana prossima, insegna a voi studenti incantesimi, fatture e magie che conferiscono agli oggetti qualità che prima non avevano, oppure assolvono a uno specifico compito come: l'apertura di porte, la levitazione di oggetti o la generazione di luce. E queste sono solo alcune delle magie che io le insegnerò oggi.
Da domani passeremo invece alla materia che insegno orgogliosamente da molti anni, ovvero la Trasfigurazione, descritta anche come l'arte di modificare le proprietà e la struttura di oggetti e di esseri viventi.
Dopodiché ci dedicheremo a Storia della Magia. Questa materia, insegnata dall'egregio professor che conoscerà in futuro, è una materia con un programma ricco di argomenti sin dal primo anno ma, per tua fortuna, il professor ha acconsentito di prestarti i suoi preziosissimi appunti sugli argomenti più importanti sui quali dovrà studiare con impegno e senza il mio aiuto. Confido nella sua intelligenza, determinazione e ambizione, caratteristiche tipiche della casa alla quale lei appartiene'' aggiunse poi lanciandomi uno sguardo fiducioso al quale risposi annuendo con forza '' Per quanto riguarda invece il Volo sarà Madama Bumb ad insegnarle cose necessarie sul campo da quidditch al termine delle lezioni pomeridiane di domani. Infine, concluderemo la settimana parlando delle restanti materie, ovvero: Difesa contro le Arti Oscure, Astronomia, Erbologia e una materia a tua scelta tra Aritmanzia, Babbanologia, Divinazione, Antiche Rune, Cura delle Creature Magiche. Se fossi in lei sceglierei la seconda di queste, così da avvantaggiarsi su molte cose.''
Annui per l'ennesima volta e sospirai.
Era molto da imparare...
''Comprendo la difficoltà della situazione, signorina Jackson, e mi dispiace che lei sia esposta a questa problematica ma sono sicura che ce la farà. Ho notato anche le persone con cui ha legato finora e le confesso che, nonostante la loro innata capacità di cacciarsi sempre nei guai e fare la cosa sbagliata, i Potter e i Weasley sono dei ragazzi molto leali e molto intelligenti. Sono sicura che la aiuteranno in questo anno molto difficile per lei.''
''Lo spero '' sospirai senza riuscire a trattenere un sorriso
''Cominciamo?''
Guardai per un attimo la preside - che mi restituì uno sguardo comprensivo ma fiducioso - quindi raddrizzai la schiena ed annuii per l'ultima volta.
''Il primo incantesimo che le spiegherò è quello che le permetterà di far levitare gli oggetti, ovvero: Wingardium Leviosa. Non ci sono limiti di peso sugli oggetti da far levitare ma noi inizieremo con una semplice piuma, come tradizionalmente insegna il professor Vitious. Il movimento da fare con la bacchetta è questo'' la preside mosse la mano in un modo particolare accompagnando il gesto alle parole ''agitare e colpire'' poi mi invitò a replicare il gesto, senza però pronunciare l'incantesimo.
''Ho già fatto levitare qualche oggetto'' ammisi ''Ma senza la bacchetta, ovviamente. L'ho usato su una lampada, per scappare da quel tizio in Italia.''
''Si, è uno degli incantesimi più semplici che spesso riescono senza la bacchetta ma, se già lo ha fatto, sarà molto semplice per lei replicarlo adesso. Si concentri e faccia levitare la piuma'' mi sorrise la McGranitt.
Voltai lo sguardo verso l'oggetto davanti a me e feci un respiro profondo. Imitai il gesto della preside pronunciando le parole giuste... ma non successe nulla.
Immediatamente nella mia testa si manifestarono frasi e parole che fecero crollare la mia autostima in un nanosecondo.
Non sei buona a nulla.
Scommetto che sei nata solo per errore.
Non sei capace a far nulla.
Le avevo sentite spesso nella mia vita e lottavo ogni giorno perché la mia mente non le riportasse a galla... ma non era sempre così semplice.
A volte mi sembrava di lottare contro me stessa, o meglio, contro un mostro nella mia testa che vinceva facilmente ogni volta che sbagliavo, come per questa magia.
''Non si scoraggi'' interruppe i miei pensieri la McGranitt notando forse i miei occhi un po' lucidi ''Il segreto per effettuare degli ottimi incantesimi le prime volte che si utilizza la magia è pensare a ciò che si desidera venga fatto dall'incantesimo. Non basta pronunciare le parole giuste. Riprovi''
Tanto non ci riesco ugualmente, pensai sconfitta Meglio lasciar perdere ora prima che sia troppo tardi
Abbassai lo sguardo e un dettaglio sulla mia divisa attirò la mia attenzione: i colori verde e argento.
Lo stemma della mia casa era lì, in bella mostra, a farmi sentire in colpa per quello che avevo appena pensato.
O forse a Serpeverde, ragazza mia,
tu troverai gli amici migliori
quei tipi astuti e affatto babbei
che qui raggiungono fini ed onori!
Per niente babbei, aveva detto il cappello. Tipi che raggiungono fini ed onori.... Beh, facevo o non facevo parte di quella casata? Il cappello non mi aveva messa in una casata che falliva, in una casata che si faceva scoraggiare dal passato.
Ero o non ero una persona nuova?
Decisi di fare come mi aveva detto: chiusi gli occhi e pensai alla piuma che volteggiava davanti ai me libera e senza peso... e lanciai l'incantesimo. Aprii lentamente gli occhi e quasi scoppiai a piangere quando vidi la piuma che realmente volteggiava davanti a me. Non potevo crederci! Il mio primo incantesimo!
Ne avevo fatti in precedenza... ma senza bacchetta e senza sapere realmente cosa stessi facendo, senza avere una guida.
Quel momento... lo avrei ricordato per tutta la vita!
Lasciai che la piuma tornasse a posarsi delicatamente sul tavolo dal quale era partita e mi voltai verso la McGranitt con il sorriso più grande che avessi mai fatto.
''Complimenti, vedo che impara in fetta'' sorrise la preside ''Proviamo ancora, stavolta con un libro ''
La mattinata continuò ed oltre a quell'incantesimo imparai anche quello per aprire le porte, che si pronuncia Alohomora; poi l'incantesimo di disarmo, che riuscii ad eseguire solo dopo una 20ina di tentativi, che si pronuncia Expelliarmus, e il suo incantesimo scudo, pronunciato Protego, che la McGranitt mi rivelò essere solo un livello base; l'incantesimo di luce e buio, che si pronunciano Lumos e Nox; l'incantesimo di pietrificazione, che ovviamente la preside mi fece eseguire su un manichino, che si pronuncia Petrificus o Petrificus Totalus a seconda del grado di attacco; l'incantesimo di riparazione che doveva sempre essere preceduto dall'oggetto da riparare, che si pronuncia Reparo;
Quando l'orologio scoccò le ore 12 ero praticamente esausta, e la McGranitt anche. Mi congedò con un sorriso ed io praticamente mi catapultai fuori dal suo ufficio. Stavo morendo di fame.

Una nuova vita.. HogwartsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora