「」 สาม

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"Ehi, sei arrivato."
Mi sedetti su uno dei divanetti davanti a me, sorrisi alla persona seduta dall'altro lato del tavolo quadrato.

"Sì, scusa il ritardo.
Oggi c'era un bruttissimo traffico, penso sia capitato un incidente."
Iniziammo a parlare di altro, un cameriere ci interruppe per prendere le nostre ordinazioni.

"Mh, prendo semplicemente un caffè macchiato. Grazie."
Gli sorrisi, mi ricambiò e andò e riferire i nostri ordini, Sunghoon aveva già ordinato prima che arrivassi.

[...]

"Quindi come l'hai scoperto?"
Mi venne fatta la fatidica domanda, iniziai a raccontare lentamente l'accaduto.

"Mi ricordo perfettamente fosse metà Ottobre.
Precisamente il 24, ero a lavoro quel giorno.
Ancora ero in quel lurido bar, spero di non doverci mettere più piede."

[...]

Faceva freddo quella sera, mi strinsi nella mia giacca cercando di scaldarmi.
Odiavo il mio lavoro, in quel bar non fanno altro che guardarti spogliandoti con lo sguardo.

Per fortuna sarebbe stata la mia ultima settimana poi me ne sarei andato da lì, avrei cercato altro.

Il ricordo di una persona che mi stava aspettando a casa fece spuntare un sorriso sul mio viso.
Anche se, in quelle ultime settimane stava diventando sempre più misterioso.
Non mi raccontava più cosa faceva, dove andava; non che mi importasse, nel senso, è adulto ed io sono abbastanza tranquilla come persona, non ho gelosia eccessiva.

Allungai il passo avvicinandomi sempre di più alla porta di casa.
Tirai fuori dalla mia tasca destra le chiavi infilandole nella serratura, solo nel fare questo gesto la mia mano rischiò di congelarsi.

Appena misi piede in casa la trovai, stranamente, silenziosa.
Guardai sul divano in salotto trovando la nostra gatta, Maya, dormiva beatamente.
Le accarezzai la testa cercando di non svegliarla e andai a cercare Jay.

Non era in cucina o in bagno sicuramente era in camera a dormire o guardare qualche video.
Ci sarei rimasto un po' male se l'avessi trovato nel mondo dei sogni, però d'altronde era stanco anche lui, dovevo capirlo.

Andai davanti alla porta di camera aprendola lentamente.
Quello che vidi non fu una bella scena, il mio cuore smise di battere per un po'.

"Che stai- Le parole mi morirono in gola, non riuscendo più a parlare-."
Stava dormendo, ma non era da solo.
Un ragazzo appoggiato al suo petto, senza maglia, dormiva beatamente sorridendo.

Uscì dalla stanza andando in cucina, presi un bicchieri e lo riempì di acqua sufficientemente congelata.

Tornai in stanza e mi misi ai piedi del letto, lanciando poi il liquido addosso ai due fidanzatini.

"Che cazzo."
Si svegliò Jay, seguito dall'altro ragazzo.
Appena mi notarono, il mio fidanzato (suppongo) spalancò gli occhi.

"Chi sei?"
Chiese il ragazzo accanto a lui, bene neanche gli aveva detto fosse fidanzato da tre anni.

"Il fidanzato della persona con cui stai dormendo."
Dovetti respirare e scrollare le spalle per non partire in quinta a picchiare entrambi.

Sunoo spalancò gli occhi incredulo.
"C-cosa? ma, Jay mi hai detto fossi single."

Lo guardai, ancora non aveva detto una parola.
"Io- posso spiegare giuro."

Risi amaramente, stava scherzando.
Era uno scherzo, doveva esserlo.

Non riuscì più a trattenermi e delle lacrime iniziarono a formarsi.
Lo guardai dritto negli occhi.

"Ma non ti fai schifo? sono stato fuori una mezza serata! avevi bisogno di compagnia? io non ti basto? che cazzo di problemi hai, spiegamelo!"
Non urlai, usai il mio tono più calmo possibile.
Non l'avrei perdonato quello di sicuro, probabilmente l'avrei ascoltato ma non sapevo se ne avrei avuto le forze.

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