-Storie a reader insert;
-Se avete richieste, mandatemi un DM (preferisco non fare disordine tra commenti);
-Ovviamente vengono considerati sia Avatar 1 che 2;
-Mi risulta più facile scrivere per i personaggi MASCHILI rispetto ai femminili (quindi s...
Quante possibilità c'erano che due bambini si incontrassero nel mezzo della foresta di Pandora?
Molte, potrebbe essere la risposta delle persone che la considerano una situazione scontata, ad esempio se si parla di due Na'vi, che magari sono andati a giocare insieme da qualche parte o sono andati ad esplorare la natura del loro pianeta. Ma se invece si parlasse di un piccolo bimbo Na'vi ed una bambina di razza umana? Allora diciamo che questa è un'occasione un po' più rara, no?
Eppure era proprio quello che era successo. Chiamalo destino, chiamala decisione presa dalla grande Madre Eywa stessa, chiamalo miracolo di Dio o come ti pare. Qualunque cosa fosse in serbo per quei due bambini, loro erano stati destinati a viverla insieme fin dal primo momento.
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Quel giorno il piccolo Neteyam si era recato al piccolo laghetto dove era solito a pescare con suo padre, quando si esercitavano insieme perché lui potesse diventare un grande e forte guerriero Na'vi.
La piazza d'acqua era silenziosa e pulita e come ogni giorno dentro di essa sguazzava qualche bel pesce pronto per essere catturato e portato a casa per cena. Neteyam questa volta voleva fare da solo, voleva prendere il pesce senza l'aiuto di nessuno, tornare a casa e mostrare alla sua famiglia quanto era stato bravo.
Neteyam si affacciò sull'acqua e lentamente prese l'arco che aveva caricato sulla schiena. Poi prese una freccia dalla sua piccola faretra e caricò l'arco, prendendo bene la mira. Rimase in silenzio, cercando di calmare il battito del suo cuore ed il respiro. Non c'era fretta, il pesce non poteva scappare. Doveva solo concentrarsi e...
Un piccolo rumore alle sue spalle lo distrasse dal suo obiettivo e quando Neteyam scoccò la freccia, essa andò a conficcarsi nella terra sotto l'acqua, ma mancando completamente la presa. Tutti i pesci presenti immediatamente presero a nuotare da un'altra parte, più veloce che potevano.
Neteyam schioccò la lingua innervosito e si voltò verso gli alberi ed i cespugli, stringendo l'arco nella sua mano.
"Chi c'è?" domandò ad alta voce, battendo il piede. "Per colpa tua ho sbagliato, quindi ora voglio che ti mostri!"
Neteyam azzardò a parlare in inglese, così che potesse essere capito da chiunque si trattasse, umano o Na'vi.
Si aspettava di vedere chiunque, che fosse uno dei suoi genitori, suo fratello o le sue sorelle o qualcuno del clan. Ma di certo, non si aspettava di vedere la figura di una bambina umana sbucare da dietro le foglie.
