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Era giugno del 91', io avevo da poco compiuto tredici anni, e Michele due giorni fa ne aveva compiuti quattordici, mi resi conto che stava crescendo molto, era diventato più alto di me, era ancora magrolino, ma le sue spalle erano più larghe, era più uomo.
<<Andiamo a vedere un film stasera?>> propose Anna a tutto il gruppo, ci eravamo incontrati come tutti i pomeriggi d'estate a piazza Ronda, a non fare un cazzo, come sempre. Tutti erano d'accordo, tranne Michele <<Non ho voglia, anzi ora vado, ho da fare>> mi chiesi cosa avesse da fare un quattordicenne la sera al Pozzo, ma alla fine non mi feci tante domande, probabilmente doveva spaccarsi di canne con Paolo, che era il figlio del macellaio, un tipo strano e non troppo raccomandabile, non che Michele lo fosse, ma lui era strano forte. C'era anche Giovanni quel giorno, non lo vedevo da un po' di tempo, e lui non mi aveva dato tutte le attenzioni delle scorse volte, pensai che forse tutte le altre volte me le stavo solo immaginando, e che in realtà io a lui non piacevo, anche se non m'importava più di tanto, avrei trovato qualcun altro.
Al cinema c'era un film d'amore, beh io non ne andavo pazza, l'aveva scelto Matilde, e non mi lamentai, tanto fosse stato un altro film, comunque non lo avrei sicuramente guardato, visto che di fianco a me c'era Giovanni. Per un attimo si girò verso di me e mi toccò una ciocca di capelli<<Angelica, quanto tempo eh?>> neanche lui guardava il film, in realtà guardava me, dritta negli occhi, e io volevo sprofondare dalla vergogna dato che mi vergognavo pure dell'ombra mia. <<Già>> riuscì a dire solo questo, non mi aveva mai parlato oggi, e pensavo che mi stesse ignorando <<Ti ho pensata, sai?>> lui era di Palermo, una città grande, e passava spesso le vacanze qui, in mezzo al nulla, e io mi chiedevo come fosse possibile che lui pensasse a me mentre era lì <<Beh, anche io>> non era vero, non mi era neanche passato per l'anticamera, ma mi stava rivolgendo la parola, e non volevo perdere quest'occasione. Tra la folla del cinema vidi una faccia conosciuta, la testa boccolosa di Michele, era con una ragazza mora e riccia, stavano parlando e ridevano, lui non mi vide, ecco cosa aveva da fare, pensai. Poi visti qualcosa, si tenevano per mano, lei teneva la sua mano <<Hai capito lo spaventapasseri>> commentò Giovanni, anche lui l'aveva visto, non feci caso al suo commento e continuai a guardare Michele e quella tipa, o meglio, continuai a guardare le loro mani, sentivo lo stomaco contorcersi. Distolsi lo sguardo da loro, e tornai a guardare Giovanni, lo presi e lo baciai, non so perchè l'avevo fatto, ma così eravamo pari. Sapevo che lui mi aveva vista.
Erano le tre del pomeriggio, il portone del palazzo era aperto come sempre, avevo voglia di una canna così mi venne in mente di cercare Michele, lui sicuro ne aveva una. Lo trovai subito, era nelle scale a fumare, come avevo immaginato, mi guardò a sottecchi, e si tolse la sigaretta dalla bocca << Che vuoi?>> pareva incazzato, per un attimo pensai che se la fosse presa per il bacio con Giovanni, ma io allora che dovevo dire? << Una canna>> dissi sedendomi accanto a lui <<No>> <<Oh, non fare lo stronzo>> << Smetti di uscire con quel tipo>> sapevo che avrebbe preso questo discorso. << Ma che cazzo te ne frega di con chi esco io?>> <<Niente canna>> non gli diedi neanche il tempo di parlare che gli levai la sigaretta dalla bocca, e feci un tiro, ma lui la riprese subito <<Tu piuttosto>> dissi accusandolo <<chi era quella? La tua ragazza?>> lui reagì ridendo, quasi si soffocò con il fumo, ma lo stavo per soffocare io, con le mie mani <<Macchè, è una >>
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Il buio della tua assenza
RomanceNel luogo dove tutto è grigio e sporco, Angelica e Michele cercano la luce. Uniti da un filo invisibile da quando sono piccoli. Da un'amore platonico che è sempre stato nascosto dai loro silenzi, da parole mai dette e da sorrisi dolceamari. Un legam...