Decisi di restare da Seph per un altro giorno. Forse la nostra relazione stava andando un po' veloce però mi veniva naturale con lui, stavo così bene in sua compagnia che non mi preoccupavo del resto.La verità è che già dalla prima volta che i nostri occhi si sono incrociati avevo capito che eravamo perfetti per stare insieme, sembrava come se i suoi occhi dicessero "l'ho trovata, finalmente l'ho trovata".
Lunedì mattina Seph uscì molto presto per andare a lavoro ma aveva lasciato il suo autista sapendo che sarei dovuta andare in ufficio da mio padre.
Quando arrivai era ora di pranzo e chiesi a mio padre cosa avremmo mangiato.
"Tu cosa suggerisci?" mi chiese lui massaggiandosi le tempie come se ormai fosse diventato un gesto abituale per lui.
"Beh, potremmo prendere degli hamburger da Hooters" dissi e lui mi guardo stupito e non capii perché.
"Cosa? Sei stata lì?""Si, una sola volta tu?"
" Si, non so quanti venerdì o sabato sono andato lì " e io rimasi molto sopresa, "e perché io non sono mai stata invitata?"
"Tua madre.. " iniziò e subito si fermò come faceva di solito quando parlava di tutte le imposizioni di mia madre, " lei credeva che non era un posto adatto ad una ragazza"
"Quindi anche lei ci è andata?"
"Si, ogni volta che andavo io lei veniva con me, non guardarmi in quel modo però, lei a modo suo lo faceva con le migliori intenzioni" ma subito lo dovetti interrompere.
"Per chi? Per lei? Tu non sai come ci si sente ad essere sempre stata l'ultima a fare anche le cose più semplici che ragazzi della mia età hanno fatto ancora prima dei 15 anni! Ed è per questo che ringrazio che ci sia Seph nella mia vita. Mi ha insegnato a guidare quando avresti dovuto farlo tu e con questo non sto incolpando te ma piuttosto mia mamma. Ricordo ancora quando ero piccola una bambina di nome Kim mi invitò al suo saggio di danza ed io chiesi se potessi seguire anche io almeno una lezione. Tu mi dicesti di si mentre lei mi ha sempre negato tutto, per lei non ero mai abbastanza bella o abbastanza brava" dissi sentendo le lacrime scorrere sulle mie guance, " bene, io credo che mi hai voluta vedere anche e soprattutto per sapere cosa fosse successo con Seph, e la risposta è si, sono ancora vergine e la tua reputazione di giudice non è stata compromessa"dissi alzandomi
"Papà io vado, ho perso l'appetito preferisco andare via ti richiamo più tardi".
Prima di uscire dalla porta mi girai verso di lui e dissi " So che lui non ti piace perché sono tua figlia ma con lui sto bene, mi rende felice e mi fa ridere, con lui sono finalmente felice"" Jessica per favore ascoltami ci sono delle cose di lui che tu non sai e non voglio che alla fine ti faccia soffrire"
" Sono abituata a stare male ma se ci sono delle cose che riguardano lui che devo sapere preferisco che sia lui a dirmele, ti voglio bene papà, ti chiamo più tardi".
L'unica persona di cui avevo bisogno e che volevo vedere in quel momento era Seph, così andai verso il suo ufficio. Stava parlando con dei suoi colleghi ma subito avvertì la mia presenza e si girò nella mia direzione.
"Hey, avevo sperato di vederti prima che andassi via" disse ma subito si accorse che qualcosa non andava guardando la mia faccia, "Cos'è succ..." Non lo feci terminare che subito mi fuondai tra le sue braccia e ci dirigemmo così verso il suo ufficio.
"Signorina Smith per favore risponda lei a tutte le mie chiamate e rimandi tutti gli appuntamenti di questa pomeriggio"
Chiuse la porta e restammo così abbracciati per non so quanto tempo.
STAI LEGGENDO
His name is Joseph Morgan (traduzione)
RomancePremetto che questa non è una mia storia ma vorrei ringraziare @jaafrica per avermi permesso di tradurla, spero vi piaccia 🤞 buona lettura. "Guarda che vista" Stavo andando verso di lui quando notò che tremavo per il freddo così mi fece voltare ver...