Capitolo 11 - Il Giorno Dopo

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La mattina successiva alla cena aziendale, Sana si risvegliò in una stanza completamente vuota. Jihyo era partita presto quella mattina, lasciando un biglietto sul comodino accanto a dov'era sdraiata Sana ed una busta bianca sigillata.

«Scusami, ma ho avuto un impegno urgente. Nella busta ci sono dei soldi per un taxi, ci sentiamo dopo» Sana lesse il biglietto ad alta voce più e più volte, come se potesse in qualche modo cambiare quelle parole con altre solo con la forza del pensiero. Non poteva credere che dopo tutta la loro discussione, Jihyo metteva ancora in ballo dei soldi. «Stupida io che ci sono cascata di nuovo» Sana accartocciò quel misero bigliettino, gettandolo con disinteresse accanto all'armadio di Jihyo. Si alzò in fretta e furia, raccolse i suoi vestiti e si affrettò a lasciare quell'abitazione.

Sana ci impiegò meno di dieci minuti ad arrivare a casa sua. Chaeyoung e Tzuyu, le quali sapevano già della sua disavventura, erano davanti il portone di casa che l'aspettavano a braccia conserte e con lo sguardo di chi era pronto ad un potente rimprovero.

«Dico, ma sei scema?» La delicatezza innata di Chaeyoung fu la prima cosa che Sana riuscì a sentire, una volta pagato il tassista.

«So già di aver sbagliato, non vi ci mettete anche voi, per favore...»

«Io non vorrei mettere il dito nella piaga, ma Chaeyoung ha ragione, che ti è saltato in testa?» Tzuyu non sembrava arrabbiata, ma piuttosto delusa dal comportamento poco incoerente della giapponese.

«Ero ubriaca, sono andata da lei per parlarle e si è spogliata davanti alla finestra, cos'altro avrei potuto fare?» Si giustificò Sana, tirando fuori le chiavi del suo appartamento.

«Questo dettaglio ti era sfuggito» Chaeyoung sembrava persa nei suoi pensieri. La sola idea di Jihyo che si spogliava dalla finestra, invocava in lei riflessioni poco caste.

«Non è una giustificazione» Intervenì Tzuyu, dando una spallata a Chaeyoung per farla riprendere. «Anche io ero ubriaca e avevo l'opportunità di... Vabbè, ho avuto anche io l'opportunità di concludere la serata in maniera piacevole, ma non ho voluto rischiare»

«Eh?» Chaeyoung sembrava essersi ripresa completamente dopo le parole di Tzuyu. «Chi?»

«Non stiamo parlando di me, ma di Sana»

«Sana ha sbagliato e poi la rimprovereremo per bene, ma ora narraci la tua intrigante storia»

«Non c'è nulla di intrigante nella mia storia. Tra l'altro non è ancora iniziata»

«Ahhhh quindi è recente! Ottimo, così facendo ho ristretto il campo!» Chaeyoung tirò fuori il telefono dalla tasca ed eliminò qualche nome dalla lista che si era preparata qualche giorno prima.

«Non hai ristretto un bel niente»

«La finite di discutere voi due?» Nel frattempo, le tre ragazze avevano raggiunto la porta d'ingresso dell'appartamento di Sana e, quest'ultima, si fermò difronte ad essa e si voltò velocemente, prima di aprirla. «Ora entriamo, facciamo colazione tutte insieme, poi ci confrontiamo su tutto, ok?»

«Io non ho nulla da raccontare, ho solo fatto sesso con una della quale non ricordo neanche il nome. Ma come sempre d'altronde...»

«Infatti parlerai di Mina e delle tue intenzioni, perché ieri sera ci ho parlato anche io e non mi va che la tratti come un pezzo di fango avariato» Commentò Tzuyu aggrottando le sopracciglia.

Chaeyoung le stava per rispondere, ma fu subito fermata da Sana. «Sh!» Urlò velocemente. «Prima colazione, poi chiacchiere»

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