Il giorno della cena aziendale finalmente arrivò e in tutto l'edificio si respirava un clima non piuttosto piacevole. La rivista doveva essere mandata in stampa quella notte e tutti i dipendenti correvano a destra e a sinistra per gli ultimi accorgimenti. In più, tra le varie persone, si era creato questa sorta di clima intrinseco di tensioni e si poteva respirare un'aria decisamente pesante.
Persino Momo era sveglia, intenta a fare gli ultimi ritocchi alla sua rubrica.
«Come vi vestite per la cena?» L'unica tranquilla era Nayeon, la quale, non avendo nulla da fare, se ne stava tranquilla a girovagare con la sua sedia ruotandola da una parte all'altra tra le scrivanie di Sana e Momo.
«Credo che Dahyun si sia ricordata di prendermi qualcosa dall'armadio questa mattina... Vedevo che girovagava per le nostre stanze e parlava da sola» Affermò Momo.
«Allora sarai sicuramente bellissima, Dahyun ha stile, a differenza tua» La prese in giro Nayeon, prima di prestare le sue attenzioni a Sana. «Tu invece? Sei piuttosto taciturna e di solito parli molto quando si tratta di queste cose»
«Come adesso» Sana rispose in maniera secca e piuttosto scontrosa, dopo la batosta di Jihyo, aveva perso ogni tipo di interesse. «Non ho tempo di tornare a casa a cambiarmi»
«Neanche io, per questo ho portato un vestito di ricambio...» Le rispose Nayeon, prima di avvicinarsi alla scrivania di Momo. «Che le prende?» Domandò a quest'ultima.
«E io che ne so?» Mentre Momo continuava a scrivere incessantemente, puntò il suo sguardo verso Sana. «Tutto ok?» Le chiese smettendo di scrivere.
«Si»
«A me non sembra... Problemi in paradiso?» Scherzò la giapponese, rivolgendole un sorrisino. «Jihyo non si è presa cura della tua amichetta oggi?»
Lo sguardo fulmineo di Sana, era bastato a farla tacere in un batter d'occhio. «Non sollevare l'argomento se non sei a conoscenza dei dettagli Momo e finisci di lavorare, invece di farmi queste stupide domande»
«Scusa, non credevo andasse così male... Dev'essere dura per te discutere con il grande capo, vero?»
«Ti ho detto di stare zitta» Sana quasi urlò dalla collera. «Non devi parlarmi adesso, non sono in vena di ascoltare le tue stronzate. Fammi lavorare in pace!»
«Temo sia una cosa seria...» Nayeon l'aveva detto a bassa voce, per non farsi sentire da Sana ed evitare che si potesse arrabbiare anche con lei.
Momo ignorò quel commento e si rivolse nuovamente a Sana: «Ascoltiamo sempre tutte le tue avventure con Jihyo e ti ho fatto solo una domanda... Che bisogno c'è di arrabbiarsi così tanto? Se qualcosa non va, puoi semplicemente dire che ne parleremo in un secondo momento, non devi urlarmi contro per aver fatto una battuta»
«E questa è una delle tante parti che odio di te Momo. Non riesci a capire quando è il momento dello scherzo e quando no, se ti dico che non ne voglio parlare, dovrebbe essere sufficiente per te»
Offesa da quelle parole, Momo cliccò invio sul suo computer, dopodiché chiuse tutte le cartelle e lo spense. «Scherzo sempre su queste cose ed il fatto che tu sia arrabbiata per conto tuo, non ti dà il diritto di prendertela anche con me» Disse prendendo in mano la sua borsa. «Datti una calmata e cerca di rispondermi meglio la prossima volta perché io non sono Jihyo»
Nayeon aveva ancora gli occhi spalancati. Momo non era solita arrabbiarsi con qualcuno, ma evidentemente quell'atteggiamento da parte di Sana era riuscita a farla scattare.
«Io... Vado via, se ti serve qualcosa, mandami un messaggio» Nayeon si rivolse a Sana, poi si alzò velocemente ed iniziò a camminare a passo veloce per raggiungere Momo in ascensore.
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Queen
FanficPark Jihyo è il capo di una famosa rivista di moda. Tutti i dipendenti che lavorano per lei sono diversi l'uno dall'altro, eppure otto di loro vanno molto d'accordo. Non aggiungo altro alla descrizione, molte cose verranno poi spiegate nel prologo h...