Il giorno seguente, dopo aver lasciato Max dallo zio Jack andai in biblioteca per dare ripetizioni e per fortuna non dovetti aspettare molto tempo prima che arrivasse il mio 'allievo'.
Thomas Fireflight era all'ultimo anno come me e aveva qualche problemino con la fisica, quindi ogni sabato mattina gli davo ripetizioni. Era un ragazzo carino, pelle scura, labbra carnose e occhi e capelli neri, ma era il suo carattere quello che mi colpiva di più.
Non aveva peli sulla lingua e la sua sicurezza mi destabilizzava, non aveva paura di cosa gli altri potessero pensare di lui e quando lo prendevano in giro per il suo modo di essere così stravagante o perché gli piacessero i ragazzi, lui sapeva come rimetterli in riga. E per questo lo invidiavo, io non sarei mai riuscita a tenere testa a qualcuno."Ti prego, dimmi che man mano che andiamo avanti diventerà più facile la fisica" disse sedendosi accanto a me.
"No. Sarà sempre più difficile".
"Ahhhhhh.... sparatemi adesso, per favore" e si accasciò sul tavolo.
Io risi. Era sempre così melodrammatico.
"Pensa al lato positivo, questo è l'ultimo anno che studierai questa materia".
Lui fece un sorriso di circostanza.
"Cominciamo, dai. Prima iniziamo, prima finiamo", appena dissi ciò mi vibrò il telefono segnalandomi l'arrivo di un messaggio.
Un numero sconosciuto mi aveva appena scritto 'hey'.
Aggrottai le sopracciglia e aprì il mio telefono a conchiglia che aveva visto giorni migliori. Prima che potessi scrivere chi fosse mi arrivò un altro messaggio.
'Sono Jax, quando possiamo incontrarci per metterci d'accordo?'
Io lo ignorai e cominciammo la nostra lezione, ma il ragazzo era insistente. Mandava messaggi uno dietro l'altro.
"Credo dovresti rispondere, chi ti scrive lo sta facendo apposta e questo continuo vibrare mi distrae" disse Thomas.
"Scusa, è un'altra persona a cui servono ripetizioni e vuole sapere quando posso dargliele" sembrava la scusa più plausibile da dire.
Presi il cellulare e gli scrissi 'adesso non posso, sto dando ripetizioni in biblioteca '.
Stranamente non mi arrivarono altri messaggi.
"Ok, possiamo continuare" dissi.
Mezz'ora più tardi il capitano della squadra di football varcò la soglia della biblioteca e con lo sguardo mi cercò tra i vari tavoli sparsi per tutto il piano, non appena mi notò venne verso d noi con un sorrisetto sulle labbra.
"Perché Jax 'sono il ragazzo più figo della scuola' Connor sta venendo verso di noi?".
"Hey, bellezza. Come stai?" Disse prima di darmi un bacio sulla guancia, che mi provocò un brivido lungo la schiena.
Quando mi girai verso Tom lo vidi con la bocca spalancata e con gli occhi talmente aperti, che avevo paura che gli uscissero fuori dalle orbite.
"Che ci fai qui?" Chiesi sottovoce.
"Visto che non rispondi ai miei messaggi, ho pensato di venire da te. Dobbiamo parlare".
"E io ti avevo detto che ero occupata".
"Ora non più, vero?" rivolgendosi a Tom.
"E- ecco io, avevo dimenticato di avere un impegno molto importante. Mi dispiace Calliope, possiamo rimandare la lezione?". In un batter d'occhio aveva riposto tutte le sue cose nello zaino e si stava avviando verso l'uscita.
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Amore a contratto
RomanceCalliope Campbell non si sarebbe mai aspettata di essere il centro di tutti quegli sguardi carichi d'invidia, non dopo 4 anni passati a cercare di essere invisibile. Ma il destino aveva altri piani. O meglio, Jax Connor, il capitano della squadra d...