Il giorno arrivò troppo presto pensai mentre aprivo gli occhi, a causa di uno spiraglio che entrava dalla finestra.
Mi sedetti, e a malincuore mi resi conto di essermi addormentata mentre scrivevo il mio diario, che adesso si ritrovava sotto di me tutto spiegazzato. Oltre a ciò si aggiunse anche il mal di schiena per la posizione storta che ho usato per dormire.
Direi che la giornata promette bene.
Questa mattina dovevo lavorare al locale, ma prima dovevo decidere se lasciare Max dalla signora Tullis o portarlo con me. Prima però andai in bagno per farmi la doccia e cercare di domare quel cespuglio che mi ritrovavo al posto dei capelli.
Avere i capelli ricci non è facile. Puoi pettinarli solo quando sono bagnati, ovviamente dopo aver usato una quantità eccessiva di balsamo, poi devi modellare i ricci, usare i prodotti appositi o ti ritroverai davvero con un cespuglio al posto dei capelli, per asciugarli ci vuole un'eternità, ma soprattutto, quando ti svegli la mattina non sai mai che aspetto avranno. Potrebbero essere favolosi come appena usciti da una pubblicità di shampoo, oppure, ti spunteranno talmente tanti nodi che faresti prima a rasarteli a zero.
Per questo faccio sempre 2 trecce. 0 nodi e nessuna perdita di tempo al mattino per sistemarli.
Guardandomi allo specchio stamattina notai le occhiaie sotto gli occhi essere più scure del solito, ma questo lo dovevo al fatto di essere rimasta a scrivere fino a tardi sul mio diario.
Distolsi lo sguardo dal mio riflesso e cominciai a vestirmi. Dovevo sbrigarmi. Ancora dovevo svegliare Max e preparare la colazione per noi 3.
Infilai la t-shirt bianca con sopra il logo del locale e un paio di jeans. Ai piedi le snikers nere e presi il giacchetto di jeans nell'armadio. Anche se eravamo ad inizio Settembre, la mattina presto faceva fresco.
Andai in salotto per svegliare Max che ancora dormiva sul divano ma non lo trovai. In camera sua non c'era e in bagno c'ero appena stata io, perciò poteva essere solo in cucina. In effetti, sentivo odore di pancake.
La scena che mi si parò davanti mi avrebbe lasciato a bocca aperta se non fosse per la confusione che c'era sopra il piano da cucina. Il cartone di latte era caduto in avanti facendo rovesciare tutto il contenuto, alcuni gusci d'uovo giacevano abbandonati per terra e la farina era ovunque. E quando dico ovunque, intendo, ovunque. Davanti ai fornelli intento a preparare la colazione c'era il mio fratellino tutto sporco di farina, che tentava di girare il pancake nella padella come solo i veri chef sanno fare.
"Ma che cosa è successo qui dentro? È esplosa una bomba nucleare?" Chiesi completamente esterrefatta.
Il mio dolce, caro, fratellino con il sorriso stampato in faccia mi rispose, "Buon giorno sorellona, sto preparando la colazione".
Avrei voluto strappargli quel sorriso dalla faccia al pensiero che dopo avrei dovuto pulire tutto.
"Lo vedo. Ma perché?"
"Ecco, ho pensato di aiutarti stamattina visto che devi andare a lavoro presto, così ho preparato la colazione".
"Aiutarmi hai detto? Ma hai visto in che condizioni è la cucina?" stavo cominciando a perdere la pazienza.
"Oh. Dopo pulisco, giuro" disse guardandomi intorno.
"Dopo devo lasciarti dalla signora Tullis oppure verrai con me. Questo disastro invece resterà qui ad aspettarmi dopo un estenuante turno di lavoro".
"A proposito di questo" piano piano mi si avvicinò. Io lo guardai con diffidenza, quando aveva quello sguardo aveva in mente qualcosa.
"Potrei restare a casa quando tu lavori. Così ti aiuterei con le faccende domestiche e tutto il resto. E inoltre non sarai sempre di fretta per non arrivare in ritardo a causa mia".
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Amore a contratto
RomanceCalliope Campbell non si sarebbe mai aspettata di essere il centro di tutti quegli sguardi carichi d'invidia, non dopo 4 anni passati a cercare di essere invisibile. Ma il destino aveva altri piani. O meglio, Jax Connor, il capitano della squadra d...