Che diamine per colpa di quella fottuta troia adesso mi toccava andare dentro a "scusarmi". Che poi per cosa? Per aver detto la verità? Ma fatemi il favore.
Bussai alla porta ma essendo aperta entrai comunque.Edgar: ehy Leon, Sandy sono venuto a chiedervi scusa
Leon: che diamine ci fai ancora qui
Edgar: volevo chiedervi scusa
Leon: farò finta che siano scuse sincere, comunque io ti scuserò solo se Sandy sarà d'accordo.
Edgar: e dove è?
Leon: su in camera, credo sia sveglio
Edgar: va bene
Che palle adesso mi toccava anche andare a pregare un fottuto dormiglione
Bussai alla porta
Non sentii risposta quindi entrai
Sandy era disteso sul letto ad occhi aperti, era un po' inquietante
Edgar: ehy.. volevo dirti scusa per prima-
Sandy: siediti
Edgar: no ecco io- va bene
Sandy: dammi le mani
Questo tipo è proprio strano..
Edgar: che vuoi fare..?
Improvvisamente mi tirò su una manica
Sandy: Cosa è questa benda?
Velocemente mi tirai di nuovo giù la manica e scesi dal letto
Edgar: CHE CAZZO TE NE FREGA NON È NULLA
Stavo per andarmene quando mi ricordai le parole di Mandy, dovevo farmi perdonare
Sandy: Edgar posso sapere perché mi odi tanto?
Edgar: che ti importa..
Sandy: tu vuoi farti vedere tanto forte..ma lo so che in realtà dentro sei il più sensibile tra tutti noi
Edgar: si può sapere che diavolo vuoi da me?
Sandy: raccontami la tua storia e ti perdonerò
Edgar: L-la mia storia?
Sandy: c'è un motivo per il quale odi gli uomini effemminati, deboli e gay. Non è vero?
Edgar: io-
Sandy: non sono qui per giudicarti, voglio solo che tu ti apra con qualcuno. Vedrai che starai meglio
Edgar: come-come fai a sapere queste cose
Sandy: non è importante, ora parlami. Su siediti
Non so perché lo stavo facendo.. ma la tranquillità con la quale parlava e quello sguardo sincero mi facevano sentire al sicuro. Inoltre avevo bisogno che Sandy mi perdonasse quindi non avevo altra scelta.
Edgar: Ecco..da dove inizio?
Sandy: dall'inizio direi
Edgar: va bene..sai come si fa ad ottenere il simbolo?
Sandy: nope
Edgar: Quando 2 persone benestanti hanno un figlio, costui nasce già con un simbolo qui sul polso.
Sandy: non sapevo ci nascessi
Edgar: funziona così, è quasi impossibile rimuoverlo ed è infatti così che si distinguono i simboli veri da quelli falsi.
Sandy: okay ma che c'entra? Come hai detto tu solo i benestanti hanno il simbolo
Edgar: io..vengo da una famiglia di benestanti
Sandy: SCUSA?
Edgar: ma il simbolo mi è stato rimosso
Feci un grande sospiro e levai la benda
Edgar: l'unico modo per rimuoverlo era bruciare la pelle viva..me lo hanno rimosso senza anestesia
Sandy: perché chi è stato??
Edgar: mio padre..
Avevo 13 anni, secondo genito di quello che una volta era il re.
Ero un ragazzo che veniva considerato troppo "timido e insicuro" sia da mio padre che da mio fratello maggiore.
I figli del re dovevano essere forti, coraggiosi e belli. Purtroppo non ero nato con nessuno di questi 3 aggettivi..mio padre diceva sempre che ero troppo brutto per essere suo figlio e che assomigliavo troppo ad una ragazza.Al tempo queste parole mi ferivano ma per fortuna c'era mia mamma a consolarmi. Con lei sapevo di potermi sempre confidare e che non sarei mai stato giudicato. Negli anni mio padre decise di mostrare al mondo solo mio fratello maggiore, perché mostrando anche me la famiglia avrebbe fatto una brutta figura.
Di nascosto mi mettevo lo smalto e il mascara di mia madre. Un giorno lei mi scoprì, ma invece di arrabbiarsi mi disse solo di togliermi tutto prima dell'arrivo di mio padre, siccome un ragazzo che si truccava era considerato un atto disgustoso.
Un giorno guardai fuori dalla finestra, vidi un ragazzo bellissimo dai capelli violacei. Ogni pomeriggio alle 4 in punto passava per di la. Ogni volta che lo vedevo sentivo le farfalle allo stomaco. Sapevo che non mi sarei mai potuto mettere con un ragazzo però mi andava bene anche solo immaginarlo.
Una sera mia madre venne ricoverata in ospedale, scoprimmo avesse un tumore all'encefalo. Purtroppo dopo poche settimane morì e io rimasi solo.
Non riuscivo neanche più a sorridere.
Ogni giorno mi truccavo pensando a tutti i momenti che avevamo passato a farlo insieme, ma non era la stessa cosa. Un giorno, non so come, mio fratello scoprì che mi piaceva un ragazzo e andò a dirlo a mio padre.
Io ero convinto di essere da solo in casa e in quel momento mi stavo truccando. Mio padre entrò nella mia camera e vedendomi in quello stato mi prese per la maglia e cominciò a menarmi senza pietà. Continuava ad urlare che non ero suo figlio e che sarei dovuto morire insieme a mia madre..
Lo stesso giorno mi portò giù dove lavorava il fabbro e mi fece rimuovere il simbolo dicendomi che non ero degno di essere un benestante.Edgar:Mi dispiace di averti trattato in quel modo..ero solo invidioso della vostra felicità.
Sandy: Edgar
Edgar: m-mh?
Sandy: non devi dimostrare niente a nessuno, sii te stesso e vedrai che anche tu sarai felice
Edgar: g-grazie Sandy..scusa ancora
Sandy: scuse accettate, se hai bisogno di sfogarti fallo, non tenerti tutto dentro
Per la prima volta dopo tanto tempo scoppiai in lacrime. Mi sentivo debole ma allo stesso tempo essermi sfogato con qualcuno mi aveva fatto sentire meglio.
Edgar: S-Sandy posso farti u-una domanda?
Dissi tirando su col naso
Sandy: certo
Edgar: sinceramente c-come facevi a sapere che avevo bisogno di sfogarmi?
Sandy: riesco a capire quando una persona ha bisogno di essere ascoltata e tu mi hai dato da subito questa impressione
Edgar: ah okay ora è meglio che vada
Sandy: va bene
Edgar: eh per favore non raccontare a nessuno quello che ti ho detto
Sandy: non lo farò tranquillo
Edgar: va bene
Uscii dalla camera e mi diressi verso Mandy e Chester
Mandy: che diamine ci hai messo una vita che avete fatto?!
Edgar: mi sono scusato per bene
Chester: l'importante è quello
Leon: EHY RAGAZZI
Chester: Leon?
Leon: io e Sandy vorremo fare di nuovo parte della vostra squadra..se vi va bene..
Chester: DAVVERO?
Mandy: le tue scuse hanno fatto effetto Edgar, ottimo lavoro
Grazie Sandy, non saprò mai come ringraziarti
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"𝑇𝑤𝑜 𝑂𝑝𝑝𝑜𝑠𝑖𝑡𝑒 𝑊𝑜𝑟𝑑𝑠" 𝑀𝑎𝑛𝑑𝑦𝑥𝐶ℎ𝑒𝑠𝑡𝑒𝑟
FanfictionMandy x Chester : In un mondo diviso in 2, dove Benestanti e Poveri non hanno nemmeno il permesso di frequentarsi, riusciranno due ragazzini appartenenti a "due mondi opposti" a diventare amici? O forse... Anche più di due semplici amici? Sta a voi...