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Pov's Zoe

Mi guardo allo specchio disgustata dal "vestito" che mi hanno fatto indossare, questa sarà la prima sera che lavorerò in questo strip club. Siccome sono una delle ragazze che ha meno esperienza su come ballare intorno a un palo la prima settimana dovrò fare la cameriera. "Zoe forza muoviti" mi sento chiamare da Greta, "arrivo" rispondo, facendomi coraggio esco e vado dietro al bancone, aspettando i clienti. 

Inizio a scarabocchiare fin quando non sento dei rumori alzo lo sguardo e vedo cinque ragazzi, che prima guardano verso la mia direzione per poi andarsi a sedere,  guardo prima a destra e poi a sinistra per vedere se ci poteva essere qualcun altro per andare a prendere il loro ordine al posto mio, non vedendo nessuno prendo una penna e un quaderno, facendo un sospiro mi avvicino a loro "ciao ragazzi, cosa prendete?" chiedo, loro mi squadrano dalla testa ai piedi e poi uno di loro finalmente parla "cinque birre bambolina" mi risponde un ragazzo, "arrivano subito" facendo un sorriso forzato ritorno dietro al bancone sentendo dei fischi che provengono da dietro di me, dopo cinque minuti vedo che sono entrati altri clienti. Preparo la birra ai quei ragazzi, per poi avvicinarmi ai ragazzi appena arrivati e prendo i loro ordini per poi portare i determinati alcolici richiesti.

 Aspetto impaziente le cinque per poter andare a casa e riposarmi, quando finalmente tutti se ne vanno mi avvio nello spoiatoio per poi cambiarmi e avviarmi a casa, e ancora buio essendo che siamo a metà di dicembre, quando arrivo a casa prego con tutto il cuore che mio padre non ci sia e per una volta sono fortunata.

Mi avvio in camera mia chiudendo la porta a chiave, mi spoglio e mi metto il mio morbido pigiama. Per poi mettermi sotto le coperte e addormentarmi, mi sveglio di soprassalto poiché c'è qualcuno che continua a tirare dei pugni sulla porta della mia camera, guardo l'ora e sono le otto meno un quarto, "Zoe, ti vuoi svegliare" sento urlare fuori dalla porta "muoviti devi andare a fare la spesa" continua lui. 

Mi alzo e mi vesto con i vestiti di ieri, ho solo quelli come vestiti tutti gli altri gli ha venduti mio padre per comprarsi la cocaina, mi metto le scarpe, vado dentro il bagno per poi guardare le brutte occhiaie che mi ritrovo. 

Esco di casa andando verso il supermercato, entro prendendo un carrello per poi mettere il minimo indispensabile come per esempio pane, pasta, uova e altre cose, mi avvio alla cassa facendo tutti i calcoli per vedere se i soldi mi sarebbero potuti bastare. Mi inchino per prendere le buste convinta che dietro di me non ci fosse nessuno, ma il mio sedere va a sbattere con qualcosa di duro, subito mi alzo girandomi per chiedere scusa, ma rimango incantata dallo sguardo di questo ragazzo non si vede molto poiché ha gli occhiali da sole e un cappello.

Subito dopo la commessa mi dice il conto "in tutto fa 34,38€ conto quei pochi soldi che ho in mano, rendendomi conto di avere solo 20€,subito vado nel panico "mi scusi ha dimenticato anche questa parte della spesa" dice una voce dietro di me "amore tranquilla pago io" continua la voce, io senza fiatare ancora scossa da appena successo lo lascio fare, inizio a imbustare le cose. 

Lui finisce di pagare e viene verso di me e prende una delle due buste.

Quando usciamo mi giro verso di lui "grazie non dovevi" dico io arrossendo lui mi guarda e fa un sorriso "io adesso vado, grazie ancora" detto questo mi giro e inizio a camminare verso casa ignara che qualcuno mi stia seguendo.

Entro in casa per poi mettere tutto nel frigo e preparo il pranzo, lascio un piatto con un po' di pasta avanzata per mio padre, dopo aver pranzato mi metto a letto e mi addormento.

~una settimana dopo~

Ed eccomi qua, con questo body trasparente, tra poco dovrò salire sul quel palco per poi iniziare a ballare intorno al palo. 

"Ed ecco a voi Z" il sipario si apre facendomi venire un sacco di paura poiché queste cose le ho solo viste fare ma mai le ho fatte, quindi non saprei proprio come cominciare.

Senza farmi prendere dal panico scendo i gradini in mondo sensuale ondeggiando i fianchi, afferro il palo e inizio a fare dei giri in torno ad esso mi abbasso con le gambe aperte per poi risalire in modo molto lento ondeggiando sempre i fianchi, inizio a sentire applausi e schiamazzi provenire dalla gente seduta nei tavoli. 

Dopo più di un'ora finalmente ho finito, "e ora voglio sentire un grande applauso per Z" dopo che il "presentatore" ha detto questo, faccio un inchino e scendo dal palco e vado verso gli spogliatoi ma qualcosa mi blocca o meglio qualcuno, mi giro di scatto per poi vedere un uomo che mi ha fatto sedere sulle sue gambe per poi avvicinare una mano al mio seno e stringerlo, "quanti anni hai bellezza?" sento l'odore di alcool che mi invade le narici, io non rispondo, "amico scommetto tre birre che adesso prendi una camera di là e te la scopi" sgrano gli occhi, comincio a dimenarmi ma la sua presa stringe molto forte tanto da prendermi e caricarmi in una spalla. Inizio a urlare e tirare calci, ma non credo che qualcuno mi abbia sentito per il volume della musica troppo alto. 

Mi ritrovo a terra, guardo in alto e vedo uno strano tipo vestito tutto di nero con un cappello e degli occhiali altrettanto neri, inizia a tirare dei pugni all'uomo che mi stava tenendo sulle sue spalle.

Impaurita mi alzo e ma quando sto per iniziare a correre una mano mi blocca "vai a sederti di là, arrivo subito" mi dice il tipo strano, obbedisco e mi siedo, dopo due minuti arriva lui "vieni con me" era un'ordine, "perché? non ti conosco" rispondo sicura di me "non mi hai riconosciuto vero?" dice lui ridendo, provo a guardarlo meglio per poi sbarrare gli occhi, non ci posso credere...

Parole 1015

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