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Zayn pov's

Zoe mi guarda e senza dire nulla accompagnata dai medici entra dentro l'ospedale, provo ad andare da lei ma i medici me lo impediscono inizio a chiamarla urlando il suo nome ma lei non si gira nemmeno. Entro dentro l'ospedale e mi siedo nella sala d'aspetto aspettando Zoe.

Zoe pov's

Quando arriviamo i medici portano mio padre in una stanza, facendomi rimanere fuori ad aspettare sue notizie. Dopo più di un'ora esce finalmente un medico "tu sei la figlia giusto?" mi chiede venendo mi in contro "si sono io, come sta?" chiedo con una piccola speranza "mi dispiace non c'è stato nulla da fare" e detto questo se ne va, delle lacrime salate iniziano a rigarmi le guance, inizio a sentire gli occhi pesanti le gambe iniziano a tremarmi, quando sto per toccare il suolo delle braccia mi prendono al volo, per poi vedere tutto nero. Mi sveglio e sono sdraiata in un letto non mio, inizio a guardarmi in torno per poi capire dove mi trovo, sono a casa di Zayn. Scendo lentamente dal letto per poi aprire la porta e scendere la scale,vado in cucina dove trovo Zayn intento a preparare qualcosa,"cosa ci faccio qui?" lui mi guarda e sorride "finalmente ti sei svegliata stai dormendo da ormai 4 ore" mi risponde "Zayn cosa ci faccio qui?" li ripeto, "allora sei svenuta e per fortuna ti ho preso prima che cadessi a terra, poi ti ho portato qua e ora ci siamo noi due che parliamo pacificamente" continua lui "Accompagnami immediatamente all'ospedale, devo andare da mio padre" "ora ti porta molto di lui? ti ricordo che ti ha obbligata ad andare in quel cazzo di pub" ed effettivamente ha ragione "e comunque mio padre, portami da lui Zayn" "no non ti porto da lui" continua. Corro al piano di sopra prendo le scarpe e me le metto, scendo di corsa le scale per poi precipitarmi verso la porta, provando ad aprire la porta invano, inizio a tirare dei pugni sulla porta arrabbiata sia con me stessa che con Zayn, dopo buon 5 minuti mi giro e lentamente scivolo sulla porta scoppiando a piangere, "fammi andare da lui, ti prego, così posso dirlo addio" cerco di parlare in modo chiaro poiché i singhiozzi me lo impediscono, sento che si alza dalla sedia in cui era seduto per poi avvicinarsi a me, e quando sta per abbracciarmi mi scosso leggermente per farli capire che sono ancora arrabbiata con lui. "Dai andiamo" mi alzo subito in piedi e mi fiondo fuori dalla porta per poi aspettare impaziente che Zayn aprisse la macchina, sale in macchina e inizia a guidare verso l'ospedale. Nel tragitto mi preso nei miei pensieri ricordandomi dei momenti di quando era tutto apposto, mia madre era ancora viva, mio padre non aveva iniziato a bere, in particolare mi viene in mente un ricordo dove c'eravamo io e mio padre che ci passavamo la palla e la mamma che ci rimproverava perché non voleva che giocassimo con la palla dentro casa, un sorriso amaro si fa strada nel mio viso seguito da diverse lacrime. Mi giro e guardo Zayn concentrato a guardare la strada, mi rigiro e mi concentro a guardare gli edifici della mia città, mancano diversi minuti all'arrivo all'ospedale e mi chiedo se è davvero quello che voglio fare, insomma lui mi ha "venduta" per dei debiti che aveva in sospeso, per tutto il male che mi ha fatto, tutte le cose che mi ha portato via compresa mia madre, Zayn ha ragione ma e comunque mio padre no?. 

Aspetto che Zayn parcheggi e scendo dalla macchina seguita da lui, vado a chiedere le informazioni necessarie, e un medico si avvicina a me, "mi dispiace tanto per la tua perdita" e detto questo mi abbraccia "grazie" dico staccandomi dall'abbraccio, abbasso lo sguardo quando sento una mano sul mio fianco la guardo bene e riconosco i tatuaggi di Zayn, il medico guarda la mano di Zayn per poi guardare me, "seguitemi" ci porta verso l'obitorio e là finalmente vedo mio padre, mi avvicino cautamente, lo guardo bene e vedo il suo viso bianco quasi quanto il latte, un conato di vomito mi obbliga ad allontanarmi poiché vedere lui in quelle condizioni e sentire l'odore di composizione non aiuta affatto, esco di corsa da quella stanza così fredda e vado dentro il bagno più vicino che trovo, e vomito tutto quel poco che avevo mangiato la sera precedente. Esco e vedo che Zayn mi stava aspettando fuori "ehi stai bene? sei molto pallida" e senza rispondergli vado verso l'uscita per poi andare verso la macchina, apro lo sportello e mi sedio dentro dando inizio ad un pianto tutt'altro che calmo.

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