Il weekend era passato e sfortunatamente si tornava a scuola.
Stranamente in questi due giorni non avevo sentito per niente Veronica ma parlando con Betty avevo capito che loro erano uscite, ma perché non mi avevano invitato?
Vabbè fatto sta che tornai a scuola e non ne avevo assolutamente voglia, anche perché il mio fine settimana non era stato delle migliori.
Solo a casa a studiare.
Mi avevano detto che questa scuola era tosta, soprattutto per quelli che stanno al primo anno come me Veronica e Betty e tutti gli altri insomma.
Prima di rientrare in classe naturalmente passai davanti al mio armadietto per prendere le cose necessarie per la prossima lezione.
Sentii qualcuno toccarmi la spalla.

VERONICA LODGE

"Monique"
Si girò subito.
"Oh, chi non muore si rivede" disse lei.
"Cosa intendi dire?" chiesi. Sapevo esattamente cosa volesse dire ma almeno avevo una scusa su come iniziare il discorso che mi ero preparata insieme a Betty che però adesso non c'era.
"Intendo dire che non ti fai sentire per tutto il fine settimana, neanche inviandomi un messaggio o per chiedermi di uscire, e adesso vieni quí"
"Io non ti ho scritto perché tu sei un imbecille" dissi io.
Lei incrociò le braccia al petto.
"E perché lo sarei scusami?"
"Perché non sai nulla di Archie Andrews e te ne vai a ballare con lui alla festa di Cheryl, baciandotelo.
"Davvero l'ho fatto?" chiese.
Prova numero 1.
"Si, ed infatti proprio perché non te lo ricordi non sarà neanche stato importante per te, ma perché lo hai fatto? Per dimostrarmi che avresti saputo creare caos? Guarda che baciarsi il più popolare della scuola non vuol dire creare caos, vuol dire creare una catastrofe e tu non te ne sei resa conto" dissi io perdendo il fiato.
"Perché ti arrabbi così tanto? Non capisco cosa c'è di male nell'integrarsi un po', credevo tu l'avresti capito dato che sei una popolare" disse
"Io non sono popolare, solo, Archie si approfitterà di te ed io..." feci una pausa.
"Non voglio..." dissi più calma.
"Perché sei mia amica e ci tengo a te..." le presi le mani.
"ok ok, ma allora prometti che oggi pomeriggio mi spieghi perché sarebbe un problema, vieni a casa mia, stasera a cena, così conosci bene anche i miei genitori, li hai visti solo quella sera che ci siamo conosciute" disse lei stringendomi le mani.
Io accettai e lei poi mi abbracciò.
Il suo abbraccio era così caldo e profondo che io potevo perdermici e non trovare più una via d'uscita.
Il che sarebbe stato anche meglio.

******

Ero davanti alla soglia della porta di casa di Monique e ancora non sapevo che dirgli riguardo Archie, insomma già glielo avevo detto a scuola ma evidentemente lei non la riteneva una spiegazione quella.
Suonai il campanello.
Di grandezza questa casona era simile alla nostra Pembroke.
Mi aprirono i genitori di Monique che però sparirono subito in uno spintone di quest'ultima che apparse subito abbracciandomi.
"Ciao Ronnie!" esclamò.

"Sono così contenta che tu sia venuta quí stasera, prego entra!" disse visibilmente emozionata.

Io entrai e mostrai subito il pensierino che avevo portato a lei e famiglia.
Era una piccola piantina che la madre di Monique prese subito tra le mani e mi ringrazio con un bacio sulla guancia.
Dopo tempo, seduti tutti a tavola la madre di Monique ruppe il silenzio parlando appena mandato giù un sorso di vino.

"Tral'altro, Veronica, avremmo potuto vederci anche domani, perché io e Luke saremmo dovuti venire a casa tua e dei tuoi genitori per confermare degli affari, ecco"

"Oh, a me non è cambiato nulla, non so a voi, ma più ci vediamo meglio è no?" cercai di apparire gentile e spiritosa accennando una risatina.

"Certo Ronnie" disse Monique poggiando la sua mano sulla mia.
Io abbassai lo sguardo proprio lì ed essendo evidentemente in imbarazzo chiesi dov'era il bagno e andai.
Monique si offrì di accompagnarmi mostradomi dove fosse ma rifiuti l'offerta.
Mi chiusi in bagno.
Feci un lungo respiro e mi guardai allo specchio.
Ero tutta rossa.
"E ti pareva" pensai.
Mi diedi una sistemata con rossetto e blush ed infine arrotai un po' i capelli per accentuare i boccoli.
Successivamente tirai lo sciacquone per dimostrare (nel caso l'avessero sentito) che fossi andata veramente al bagno.
Uscì e mi diressi a tavola.
"Ronnie, il secondo non è ancora pronto, andiamo sopra, così mi dici quella cosa" disse Monique.
Io annuii e lei mi accompagno nella sua stanza.
Era tutta così rossa, nera e perfetta.

"Cheryl sarebbe impazzita in questa momento" dissi ridendo.
Lei si sedette sul letto.
"Perché?" mi chiese.
"Perché lei ama il rosso e crede che sia solo suo, perciò..." dissi sedendomi anche io.
Ci fu un silenzio e non so per quale motivo, perché appunto Monique avrebbe dovuto farmi la fatitica domanda.
"Comunque, in realtà non so perché ti abbia detto quelle cose su Archie, solo penso non sia una buona compagnia per te, ecco" dissi infine rompendo l'imbarazzo.

"Ma Ronnie, il fatto è che credo mi piaccia un pochino, non ne sono sicura, però nel weekend dopo la festa l'ho pensato un sacco, dopo il nostro bacio, capisci?" disse lei.

Un colpo al cuore.

"Si ma il punto è che Archie è il mio ex ragazzo-" non mi fece finire.

"O mio Dio, non ti dispiacerà vero?!" disse subito preoccupata.

"No, no Monique, è solo che lui, Archie Andrews è uno stronzo" dissi.
"Non voglio che ferisca anche te"

"cos'è successo tra voi due?" chiese lei.

"Mi ha tradito con Josie McCoy" dissi io abbassando lo sguardo.

MONIQUE MOSS

Ero così dispiaciuta.
Non sapevo nulla di tutto questo.
Le misi una mano sulla spalla.
"Non sai quanto mi dispiace Ronnie"

"Non importa,è tutto passato adesso, non mi interessa più niente di lui, si lo saluto per rispetto ma nient'altro" disse.

"Ok adesso, capisco, ma come faccio a farmi passare, questa cotta, non voglio starti stare male, o rischiarmela io" dissi.

"Non puoi, è questo il problema, non puoi mai fermare ciò che decide il tuo cuore Monique" disse.

"Mi vuoi dire che non c'è nessun modo?" chiesi.

"No, non c'è e lo capisco anche troppo bene" disse.

Feci per ribattere ma bussarono.

"Il secondo è pronto!"

********
Tutto filò liscio alla cena.
Una volta che Veronica se ne fu andata aiutai a sparecchiare la badante dato che i miei genitori non lo facevano mai.

"Allora lei è la tua migliore amica?" chiese lei.

"Si" risposi sorridente.

"Ti piace?" le chiesi.

"È una bella ragazza, educata, gentile sembra anche simpatica" disse.

"Lo è" risposi.

"Okey, ma adesso vai a letto, sennò domani non ti alzi per andare a scuola, lascia fare a me tranquilla" disse lei.
Io la ringraziai, salutami e me ne andai.
Prima però di rientrare in camera mia, rubai la piantina che aveva portato Veronica e che mamma aveva messo su una mensola del salone per abbellire, e la portai in camera con me.
Decidi, me ne sarei presa cura IO, tutti i giorni.
La posai sul mio comodino, spensi la lampada e mi misi a dormire aspettando un altro giorno.

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