---Capitolo 7---

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 A Winterfell ...

La Mano del re scese dalla carrozza per poggiare piede sul suolo fangoso del cortile di casa Stark, venendo accolto dalla regina del Nord, Sansa Stark.

- Milady, la trovo ancora più splendida dell'ultima volta.- disse baciandole la mano e abbassando il capo.

- Lord Tyrion perché siete venuto fin qui su? - chiese la rossa facendo alzare il Folletto ed incamminandosi verso l'interno.

- Vostro fratello, il Re Bran Lo Spezzanto, mi ha mandato qui per parlarvi di una questione molto delicata, abbiamo un luogo dove parlare in privato?- chiese l'erede Lannister per poi venire accompagnato nelle camere della regina Sansa.

- Cosa devi dirmi di così importante?- chiese la Stark, un po' spazientita.

- Ci sono giunte voci da Essos che esiste una certa regina che cavalca dei draghi- confessò il nano.

- No non può essere, è morta da 13 anni, Daenerys Targaryen è morta , l'ha pugnalata Jon uccidendola - disse Sansa in modo sconnesso.

- Non si tratta di Daenerys ma di sua figlia, Rhaenyra Targaryen.- continuò Tyrion.

- Voi sapevate che Daenerys avesse una figlia e nessuno è andata ad ucciderla quando era una bambina?- chiese la lady guardando il nulla con odio.

- Mia signora avete inteso quello che avete appena detto? Voi veramente avreste assassinato una bambina? - chiese sorpreso lord Tyrion.

- Se è la figlia di quella matta sì- rispose Sansa portando il suo sguardo d'odio sul Lannister, che ruppe il contatto visivo.

- Può andare a riposarsi milord, sarei stanco per il lungo viaggio, una cameriera ti accompagnerà al tuo alloggio- gli ordinò la regina per poi andarsene verso la biblioteca lasciando il Folletto da solo.

La Stark di Grande Inverno sfrecciò per i freddi corridoi del castello verso la guferia aprì la porta e si sedette sulla scrivania prendendo un pezzo di carta e scrivendo:

"Sorella torna subito a Grande Inverno è una questione di vitale importanza."

- tua sorella Sansa -

Arrotolò il messaggio e lo chiuse co n il sigillo di casa Stark di cera grigia e glielo legò alla zampa di un corvo indirizzandolo a sua sorella Arya.

Stessa cosa fece per il cugino Jon Snow, tutto sotto il naso di lord Tyrion.

- Mia signora, cosa state facendo se posso chiederle?- domandò il septon arrivato sul ciglio della porta beccando la regina a mandare il corvo, facendola sobbalzare.

- Mastro Gyrlic adunate i vessilli dobbiamo fare il primo concilio di guerra del Nord - gli ordinò la lady Stark per poi andare via lasciando da solo il septon intimorito dalla figura della sua signora.

Il primo dei numerosi tradimenti che si vedranno nei prossimi anni avvenne sotto il Regno di Bran Lo Spezzato.

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A Meereen...

- Sono tutti pronti per il concilio mia regina, la aspettano- mi disse una guardia, annuisco ed entrò nella sala del concilio ristretto, tutti gli occhi si puntano su di me.

Il concilio si è allargato ed adesso ne fanno parte: mio padre, Daario Naharis, come mio Primo Cavaliere, Verme Grigio come comandante degli Immacolati, lord Vhaegar Velaryon maestro delle navi e dei sussurri, il comandante Greysan guida l'esercito di Meereen, Aemon come mia guardia giurata, Thena come mia consigliera, Yara Greyjoy comanda la Flotta di Ferro, Arianne Martell come maestro del conio, Rennifer Longwater, Aegon come comandante della Compagnia Dorata e Rakor come "generale" dei dothraki.

- Mia Regina - dissero tutti all'unisono alzandosi per poi risedersi.

Prendo il mio posto tra Aemon e mio padre a capo tavola mi siedo e la riunione ha inizio.

La riunione si dilungò per due ore in cui si parlò della nostra situazione nel Continente.

- Mia signora c'è un ultimo fatto di cui dobbiamo parlare - mi disse il comandante Greysan.

-Di cosa si tratta milord?- chiedo assonnata.

- Il popolo vorrebbe riaprire le fosse da combattimento mia regina- mi risponde l'uomo.

-Ci penserò e vi dirò- dico per poi alzarmi ed andando via seguita da Aemon.

Volai nella mia stanza e appena varcata la soglia della camera Aemon mi portò sul letto distendendomi per poi appoggiarsi sui gomiti imprigionandomi tra il suo corpo e il letto.

-Dai spostati- dico sorridendo guardandolo negli occhi.

-Non penso proprio principessa- mi rispose sorridendomi ed accarezzandomi la guancia con fare premuroso dicendo il soprannome che mi aveva dato da ragazzino.

-Ti ordino di spostarsi milord-gli ordino cercando di non ridere.

-Sei piuttosto esigente- Aemon sollevò una spalla. -Immagino che una principessa debba esserlo-.

-Non sono esigente- dichiarai. -Levati di dosso-.

Lui inarcò un sopracciglio. -Ma davvero?-

-Chiederti di spostarti non significa essere esigente.-

-Su questo siamo d'accordo.- fece una pausa. -Principessa.-

Un secondo dopo la sue labbra erano attaccate alle mie in un bacio poco casto e passionale.

- Ti amo principessa- mi disse mentre riprendevano fiato dopo il bacio.

-Anch'io ti amo Aemon- gli rispondo per poi far ricombaciare le nostre labbra.

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ATTENZIONE: l'ultimo pezzo su Rhaenyra e Aemon è preso dal libro "Sangue e Cenere" di Jennifer L. Armentrout.









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