---Capitolo 8---

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Dopo alcuni giorni dal concilio di Rhaenyra II...

- Mia Regina, ecco il vostro vestito per la riapertura delle fosse da combattimento- disse Thena porgendomi un vestito bianco senza maniche e con delle maniche che iniziavano sugli avambracci, tutto adornato da dettagli d'oro.

Lo indossai e Thena mi raccolse i capelli in una semicoda alta per poi fare delle treccine sparse su tutti i miei capelli platino, mi alzo e usciamo dalla stanza, appena varcata la soglia mi trovo davanti Aemon e Aegon, entrambi in tenuta da combattimento leggera con le spade al fianco, Aemon con Naufragio e Aegon con Caos.

-Dove volete andare voi due?- dico mentre loro si fermano sul posto presi alla sprovvista.

- A prepararci per combattere all'arena, cugina- mi risponde con fare ovvio Aegon.

- Thena vai pure avanti io ti raggiungo dopo- le ordino e lei scompare sussurrando " si mia regina" trattenendo la risata per il guaio in cui suo fratello si era cacciato.

- Voi vi scordate di andare a combattere nell'arena non voglio perdere né il comandante della Compagnia dorata né la mia guardia del corpo, o anche peggio non voglio perde mio cugino e il mio fidanzato- dico quasi ordinandoglielo.

- Scusami Nyra ma noi vogliamo soltanto divertirci e poi avremmo combattuto tra noi due- mi risponde Aemon.

- Allora ad una condizione sarà un combattimento a primo sangue e se non vi fermerete interverrà Vhaenyx oppure interverrò io, capito?- dico guardandogli negli occhi e in risposta mi arrivano dei cenni affermativi , poi mi superano andando in direzione dell'arena, quando Aemon è il linea con me mi posa un bacio sulla testa e infine spariscono tra il labirinto di corridoi. 

Dopo alcuni minuti alla fossa del Drago...

Entrai nella fossa e corsi verso l'enorme drago argenteo, che mi saluto con un ruggito mentre gli accarezzavo il muso per poi afferrare Sorella Oscura, la spada della regina Visenya, mettendomela sul fianco, salì sul suo dorso per poi alzarci in volo e dirigerci verso l'Arena, dove il popolo mi stava aspettando per l'inaugurazione del luogo. 

Le urla di gioia del popolo quando mi scorsero giunsero fino alle mie orecchie, dopo pochi secondi atterrai con Vhaenyx al centro dell' Arena, appena scesi del dorso del mio drago tutti si inchinarono e restarono in quella posizione finché non raggiunsi il patio a me riservato, vicino a mio padre e a Thena.

-Popolo di Meereen benvenuti, oggi si sfideranno diversi campioni ed il vincitore riceverà un premio, che consiste in 2000 pezzi d'oro. Che abbiano inizio le danze!- annunciò facendo entrare i combattenti, diverse uomini di grande stazza con una muscolatura possente trattenuta da una pelle color del bronzo ed i capelli scuri, infondo alla fila c'erano due teste platinate, Aemon ed Aegon, il primo una figura lunga e snella ma comunque tonica mentre il secondo un poco più basso e con la muscolatura più evidente, l'ansia mi travolse per pochi secondi in cui strinsi la mano di Thena. Battei le mani e iniziarono i duelli.

Dopo un ora rimangono solo Aemon, Aegon e un uomo bravoosiano...

Vidi lo sguardo d'intesa tra Aemon ed Aegon e in un lampo Caos e Naufragio tranciarono la carne del mal capitato bravoosiano, Caos colpì l'addome e Naufragio staccò la testa dell'uomo.                Il sangue ricoprì ancor di più i visi insanguinati dei due Valyriani, che scambiandosi un occhiata fulminea si allontanarono pronti per attaccarsi a vicenda.

La mia attenzione salì alle stelle pronta per vedere il primo sangue così da fermarli, le due spade si incontrarono producendo un rumore assordante iniziando una danza mortale.

Aemon si muoveva con eleganza e precisione evitando i colpi di Aegon e rispondendo con attacchi precisi impugnando Naufragio con la mano destra, mentre Aegon si muoveva sempre con eleganza e con passo più pesante tenendo con entrambe le mani Caos.

Il Targaryen evitò un affondo del Velaryon ma venendo colto alla sprovvista venne ferito dal pugnale che Aemon aveva scagliato, il primo sangue era stato versato dovevano fermarsi ma non accadde.

Aegon si scagliò su Aemon buttandolo a terra per poi sussurrargli una cosa all'orecchio che leggendo il labiale riuscì a capire "Dai uccidimi oppure non hai le palle per disobbedire a Rhaenyra, siamo sicuri che lei abbia scelto bene il suo re? Secondo me io la farei godere molto meglio di te caro Aemon". Lo sguardo di Aemon mutò completamente, i suoi muscoli si irrigidirono e la mascella si serrò, sii rigirò facendo in modo che adesso il figlio di Rhaegar fosse nella sabbia.

L'erede Velaryon prese il piccolo pugnale che gli avevo regalato al suo 14° compleanno e lo puntò sulla gola di Aegon facendoli un piccolo taglietto sulla gola, non così in profondità da ucciderlo. Mi alzai di scatto prendendo Sorella Oscura, scendendo dal patio e entrando nell'arena dove mi gettai su Aemon buttandolo a terra e togliendoli il pugnale dalle mani.

-Basta ho detto al primo sangue, ha vinto Aemon- dissi con fermezza, sentendo in lontananza i ruggiti di Arrax e Drogon, che volevano venire a proteggere i loro padroni ma i due draghi vennero fermati da Vhaenyx che gli si palesò davanti rispondendo con un ruggito ancora più forte.

-Si mia regina mi scuso- mi rispose Aemon che si era inginocchiato, spostai lo sguardo su Aegon che al contrario era ancora per terra a guardarmi con sguardo malizioso.

Stavo per dirgliene quattro quando Aemon urlò: -Nyra attenta un pugnale!-. Spostai lo sguardo e un pugnale mi sfiorò il volto sentì la lama percorrerlo diagonalmente ferendomelo, però non colpendo nessun occhio, sentì il sangue scorrermi sul viso. Le urla del popolo mi invaserò le orecchie. Cercai con lo sguardo l'uomo che aveva scagliato il pugnale e lo trovai.

L'uomo che aveva lanciato il pugnale aveva capelli color ebano e un fisico asciutto ed era di statura media, appena capii che lo avevo visto scappò ma Aemon lo raggiunge ad una velocità disumana, lo afferrò e me lo portò.

-Chi ti ha mandato?- gli domandò Aemon puntandogli Naufragio sulla carotide.

- Nessuno- rispose lo straniero guardandomi negli occhi.

- Ripeto la domanda: chi ti ha mandato, brutto figlio di puttana?- richiese il Velaryon facendo più pressione con la spada.

- La Regina del Nord, Sansa Stark- rispose l'uomo.

-Ultime parole?- dissi senza emozioni sul volto.

- Jon ha fatto bene al uccidere quello troia di tua madre e tu non sei la regina di un cazzo, puttana sfregiata- pronunciò l'uomo per poi fissare il suo stomaco da dove spuntava la lama di acciaio di Valyria della spada di Aemon, che mi guardò per poi dire:

- Nessuno può rivolgersi a te o parlare di te in quel modo e uscirne vivo- 

The Last TargaryenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora