Capitolo 4.
La notte passò, però, al sorgere del sole Heimon venne svegliato dal ringhiare della lupa.
Il cavaliere dorato si mise sull'attenti afferrando un piccolo sasso che lanciò sul fratello.
Reeve colpito al braccio si svegliò facendo lampeggiare lo sguardo infastidito da quel risveglio, ma si accorse subito del pericolo così avvolse Shigeru nel suo mantello afferrando la spada al suo fianco.
L'argenteo aprì gli occhi osservandoli preoccupato, ma avvertendo il pericolo si alzò anche lui per potersi difendere.
Poco dopo un gruppo di banditi nella radura.
Uno di loro disse: «Abbiamo trovato dei viaggiatori molto sbadati»
Heimon li osservò perplesso dicendo: «Forse siete voi a essere quelli sbadati. Non immaginate nemmeno contro chi vi siete messi»
«Questo lo vedremmo. Intanto ci prendiamo tutto quello che avete» rispose un altro dei banditi.
I due cavalieri contarono quanti avversari avessero attorno, ma appena loro attaccarono iniziarono a difendersi.
Uno dei banditi andò all'attacco di Shigeru, ma l'argenteo aveva imparato bene a proteggersi per questo quando il loro scontro iniziò riusci a sconfiggere il nemico uccidendolo.
Al termine dello scontro i due cavalieri avevano eliminato diversi banditi e quando si voltarono verso l'argenteo lo trovarono circondato dai cadaveri di cinque uomini.
Reeve mise la spada nel fodero seguito da Heimon, ma dalla sua posizione vedeva il volto dell'argenteo piuttosto sconvolto da quello che aveva fatto per proteggersi.
Il cavaliere scarlatto si mosse rilasciando nell'aria i suoi ferormoni che arrivarono a Shigeru che rimise la spada nel fodero con un gesto automatico voltandosi verso di lui per poi cadere in avanti.
Con uno scatto, Reeve, lo accolse tra le sue braccia.
Si mise seduto ai piedi dell'albero più vicino tenendo stretto a sé l'argenteo che dopo qualche minuto riaprì gli occhi.
Heimon si occupò di cercare degli indizi tra gli oggetti che possedevano i banditi per capire da dove arrivassero, ma non trovò molto se non diverse cose rubate ai passanti di turno.
«Non si capisce da dove arrivino...» borbottò poco dopo attirando l'attenzione del fratello.
«Dobbiamo trovare un posto dove darci una ripulita» ammise semplicemente il cavaliere scarlatto facendo notare il loro stato poco presentabile.
«C'è un lago da queste parti. Possiamo pulirci lì» constatò Heimon senza giri di parole.
I tre lasciarono quella radura dirigendosi verso il lago.
Arrivati a destinazione, Shigeru, si morse il labbro arrossendo imbarazzato.
Reeve notando il suo imbarazzo disse: «Piccolo, so che è imbarazzante per te quindi posso crearti un riparo in modo che nessuno possa vederti»
L'argenteo sorrise con dolcezza annuendo alla sua proposta.
Con calma i due cavalieri gli prepararono un piccolo riparo usando i loro mantelli.
Al sicuro dallo sguardo di terzi, dopo aver recuperato un asciugamano dalla bisaccia appoggiandolo sul ramo di un albero, l'argenteo si spogliò entrando poco dopo in acqua.
Si lavò con calma togliendosi da sopra il sangue per poi uscire afferrando l'asciugamano avvolgendoselo attorno al corpo.
Intanto anche i due cavalieri si tolsero i vestiti entrando nel lago dove s'immersero ripulendosi tranquillamente senza badare troppo a quello che stavano mostrando a terzi.
STAI LEGGENDO
La lingua dei Re
FantasyDue cavalieri partono alla ricerca di chi potrà fermare la guerra, ma su la loro strada incontrano qualcuno d'inaspettato...