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Pov Cico:

Mi svegliai dal suonare della sveglia che mi annuncia che è ora di svegliarsi. Oggi é il mio giorno libero e forse anche quello di Stre.
Ieri ho risposto a mia madre rassiculandola ma non dicendo dove mi trovassi.
Accesi il telefono e vidi dei messaggi non letti, e alcuni erano di un numero sconosciuto.
Lessi: "Ciao Cico sono Stre. Ho rubato il tuo numero dal telefono di mio fratello. Per iniziare un'amicizia ci vuole il numero l'uno dell'altro non pensi? :D"

Dopo aver letto ero incredulo: quello è pure uno stolker!
Non risposi ma salvai il numero.
In che c4zzo di guaio mi sono cacciato?

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Pov Stre:

Ero sotto la doccia pensieroso.
Chissà se Cico mi ha risposto. Beh non lo so ma aspetterò. Voglio sapere cosa gli gira nella testa. Cosa pensa. Cosa vuole dalla vita.
I suoi sogni. Se desidera una famiglia in futuro. Ho paura.
Paura di provare questi sentimenti per lui. Perché? Non mi è mai capitata una sensazione del genere e pensare che la provo con lui mi fa rabbrividire. Perché lui? Ci siamo parlati due volte circa e ho capito di stargli antipatico. Se non contasse nulla me ne fregherei ma qualcosa mi fa lottare per fargli cambiare idea. Uscì dalla doccia e mi asciugai i capelli, presi il telefono e non vidi nessuna risposta. Beh almeno lo ha letto. Mi vestì e decisi di fare una cosa inaspettata, gli scrissi dinuovo.
"Ciao Cico. Dato che sei così immaturo da lasciare il visualizzato ti scrivo io. Ti volevo chiedere se volessi uscire insieme oggi verso le 16. Andiamo a fare quello che ti piace, così ci conosciamo :3 "

Fiero di me per la prima mossa guardai il messaggio e vidi che visualizzò. Iniziò a scrivere e li l'ansia si iniziò a fare sentire.
"Ok. Allora ci vediamo nel parcheggio del lavoro, così sai dov'è"
Rispose semplicemente.
Il mio cuore fece una capriola. Cazz0 si. Decisi di cambiarmi e di vestirmi un pó meglio: un maglione bianco con i puà rosa confetto e dei jeans bianchi. Mi ammirai allo specchio e soddisfatto andai da mia madre.
Gli dissi che uscivo con un amico e lei mi diede le chiavi della macchina.
Uscii di casa ed entrai in macchina. 'Cosa gli dico?' Pensai.
Appena lo vedo ogni volta mi sale l'angoscia perché non mi rivolge neanche un semplice sguardo per farmi leggere quello che pensa davvero. Lui mi provoca qualcosa dentro che non so spiegare. Lo conosco da poco e non posso dire che mi piace. Non so nulla di lui. So solo quanto è f0ttut*mente carino. Quei capelli ricci rossi arruffati, quel viso da duro, quel carattere da str0nzo mi fa impazzire. Ovviamente non ho nessuna possibilità, e non so neanche se diventerò suo amico ma, qualcosa dentro di me mi spinge a continuare a provarci fino allo sfinimento. E sono determinato a seguire quella vocina.

Arrivato a destinazione parcheggiai ma restai in macchina. Mi guardai in torno e lo vidi. Era appoggiato alla sua moto con lo sguardo basso e la sigaretta quasi finita tra le labbra. Sembrava un diavolo tenebroso che non voleva farsi guardare dentro dagli altri. 'Chissà da quanto mi aspetta' pensai. Scesi dall'auto e la chiusi. Lui alzò il viso e incrociai il suo sguardo tenebroso. Era fortunatament* figo. Abbassò dinuovo lo sguardo e chiuse gli occhi irritato.

Cico: sei in ritardo.

Disse senza rivolgermi il minimo sguardo.

Stre: di 2 minuti!

Ero vicino a lui e la tensione era palpabile.
Mi misi appoggiato alla moto e lo guardai.

Stre: bè? Che vuoi fare.

Cico: e che ne so. Tu mi hai invitato.

Mi guardò finalmente. Mi porse la sigaretta.

Cico: vuoi?

Stre: Oh no grazie.. non fumo.

Riprese la sigaretta tra le labbra e fece un tiro. Poi la buttò in terra schiacciandola con la scarpa.

Cico: beh allora se non sappiamo cosa fare ti porto io in un posto. Su, sali.

Disse porgendomi un secondo casco. Ma è per caso impazzito? Io non ci salirò mai su quel aggeggio.

Stre: neanche per sogno! Non salirò un quel coso.

Cico: non chiamare così la mia piccola.

Disse aggrottando la fronte.

Cico:  non farti pregare, non ho tempo da perdere.

Disse freddo come il ghiaccio. Ok.
Presi il casco titubante e lo undossai. Lui si mise il casco e salì sulla moto. Ed io Salii dietro di lui.

Cico: tieniti ben saldo.

Stre: perc-

Non riuscii a finire di parlare che lui partì veloce come un fulmine. Caddi in avanti e senza accorgermene mi ritrovai a stringerlo come un koala sul tronco.

Stre: porca miseria cico! Rallenta!

Urlai. Ma lui fece finta di non sentirmi e iniziò ad accelerare.

Stre: cazzo!

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 02, 2023 ⏰

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