prologo

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Si, è la lettera di Hogwarst ma era troppo bella da non mettere ok?
Ok.

Louis salì gli scalini dell'appartamento, con il fiatone, ma quanti erano?
Vedeva la gente che saliva e scendeva in continuazione, eppure, doveva essere uno di quegli appartamenti lussuosi e un pò silenziosi.
Esattamente come piacevano a Harry.
Eppure vedendo il bambino che rideva a mano della madre non sembrava proprio un condominio silenzioso, ma non sarebbe certo stato lui a giudicare.
Fece un occhiolino al bambino quando sudetto lo salutò con la manina e vide la madre, una ragazza troppo giovane per essere mamma, guardarlo ipnotizzata prima di scuotere la testa e trascinare il bimbo giù dalle scale.

Louis fece un sorriso arrogante redendosi conto della donna.
Ovviamente lui, un uomo dai bellissimi occhi azzurri, un viso affilato e fisico basso ma muscoloso, faceva sempre colpo sulle persone.
Certo, le donne non erano proprio quello che cercava, ma si riteneva soddisfatto comunque.
Si diede una pacca da solo "fai colpo come sempre Tomlinson" si sussurrò.
Nonostante i ventitrè anni , rimaneva un gran bell'uomo.

Stava per esultare quando arrivò all'appartamento che cercava, ovviamente l'ultimo perchè Harry non poteva mischiarsi alla gente normale, essendo pazzo com'era.
Tirò fuori le chiavi dalla sua tasca del cappotto, aveva rubato le chiavi a Harry una volta e di nascosto era andato a fare la copia.
In caso d'emergenza, essendo che quella giraffa goffa non era in grado di vivere da solo per niente, ma Louis non aveva avuto il coraggio di distruggere il suo entusiasmo quando era venuto a dirgli della casa.

"ho comprato casa!" urlò Harry con il sorriso in mostra abbracciandolo forte e circondandogli il collo con le mani.
Il moro alzò un sopracciglio "tu?" chiese diffidente.
Harry si accigliò "si io" rispose confuso ma sempre felice.
"ma tu.." Louis non ebbe il coraggio di continuare vedendo il riccio così sorridente con le fossette in mostra e gli occhi da cerbiatto.
Così sospirò e lo abbracciò di rimando, tenendogli i fianchi. "sono oroglioso di te" disse anche se non era convinto fosse una buona idea.

Ed ecco, infatti, che non era stata una buona idea.
Ormai aveva capito che ogni santa mattina, Louis doveva andare a svegliare Harry perchè da solo non ce l'avrebbe mai fatta.
Era diventata una routine, anche se all'inizio il moro lo aspettava fuori casa per almeno un'ora e quando capì che il riccio stava ancora dormendo, si rese conto della sua pessima idea di assecondarlo per renderlo felice.
Però Louis non aveva ancora il coraggio di rovinargli i sogni, per questo si trovava di nuovo fuori dall'appartamento, pronto a prendersi ancora parole.

Aprì la porta, ritrovandosi davanti la casa enorme di Harry.
Un appartamento tutto su un piano: grande soggiorno collegato alla cucina,un stanza e un bagno.
L'appartamento era lussuoso, ma Harry no, per questo c'erano solo vecchi mobili e libri ordinatamente posti su uno scaffale.
Harry aveva provato a dipingerlo con fiori e cose varie, ma quando si rese conto che i fiori non sembravano propriamente fiori ovviamente chiese aiuto a Louis che lo dipinse con altre decorazioni.
Orrende anche quelle, così alla fine lo scaffale fu dipinto dai loro brutti disegni, eppure a Louis piaceva lo stesso.

Lo sorpassò e attraversò il soggiorno, trovando ancora la tazza quotidiana del caffè che Harry prendeva per provare a leggere alla sera, puntualmente la tazza rimaneva là a metà e il libro abbandonato in divano.
Louis sospirò e decise che dopo avrebbe parlato a Harry di questa brutta abitudine.
Sorpassò anche quel casino e aprì la porta della camera da letto.

Eccolo lì.
Louis si appoggiò allo stipite della porta e non potè trattenere il suo tipico sorriso intenerito rivolto sempre a Harry.
Il dective più famoso d'Inghilterra, colui che risolveva anche i casi più irrisolvibili, l'uomo rispettato da tutti per la sua intelligenza e perspicacia.
La giraffa goffa di Louis.
Steso su un fianco prontalmente a destra del letto, coperto fino al mento da un lenzuolo bianco e con i capelli lunghi fino alle spalle che gli ricoprivano il viso.
Il famoso Harry Styles, dective di successo, stava dormendo pacifico come un orsacchiotto nel suo letto.

Louis scuotè la testa e si avvicinò alla grande finestra della stanza per aprire le tende di scatto.
Subito un mugoglio infastidito riempì la camera e Louis guardò il dective.
"buongiono raggio di sole" salutò Louis solo per ottenere un Harry che si copriva fin sopra la testa dandogli ancora di più le spalle.
"vattene"
Louis non fu smosso dalla sua voce assonnata e si avvicinò al letto, prese le coperte e con un colpo secco le tolse dal corpo del riccio, vestito con un pigiama bianco.
"dovresti solo ringraziarmi per venire a svegliarti ogni dannata mattina" esclamò incrociando le braccia al petto.
Harry si alzò lentamente strofinandosi un occhio con la mano "grazie per venirmi a rompermi ogni mattina con la tua voce irritante" rispose.
Louis sbuffò mentre vide il riccio alzarsi lentamente e, nonostante quello che aveva detto, baciarlo sulla guancia fredda.
Era il suo modo per far capire che era davvero grato ma che non le avrebbe mai amesso, Louis si accontentò.

Lo seguì fuori dalla stanza portandosi dietro una coperta e intanto vide Harry prendere la sua famosa tazza del caffè per svuotarla nel lavandino.
Lo notò prendere una brioche, probabilmente comprata la sera prima, e sedersi su un sedia per mangiarla.
Louis si avvicinò e lo sapeva, ormai sapeva che alla mattina Harry aveva sempre i brividi ma era troppo pigro per andarsi a prendere una coperta.
Per questo il moro la portò e gliela buttò addosso.
Harry sbuffò ma gli sorrise dolcemente prima di passargli una seconda brioche che non aveva notato.

"grazie" disse prima di sedersi sulla sua sedia di fronte.
Harry diede un morso alla sua brioche "allora come sta andando la costruzione del bar di Niall?" chiese.
"tra qualche giorno ci sarà l'innaugazione a cui parteciperai-Louis lanciò un'occhiataccia quando lo vide già pronto a lamentarsi- e poi tu ieri dov'eri?" domandò Louis non avendolo visto per tutto il giorno.
Il riccio si sistemò meglio la coperta sulle spalle "avevo da fare e mi dispiace di non avervi aiutato, gli altri si sono arrabbiati?"

Louis non potè fare a meno di ridere dolcemente, il riccio si preuccupava sempre per gli altri e ovviamente si sarebbe sentito in colpa per non aver aiutato Niall con il suo bar.
Harry aggrottò le sopracciglia ma non commentò la sua risata aspettando una risposta.
Il moro non potè fare altro che allungarsi e scompigliare i suoi capelli.
Un vizio ch aveva fin da bambino, i ricci di Harry erano troppo adorabili per non farlo e ormai l'altro si era abituato.
"rilassati, abbiamo solo dato qualche rintocco ma Niall mi ha detto che devi esserci per forza la prossima volta" disse.
Il riccio fece una smorfia "non mi piace troppa gente intorno" rispose.
"lo so Hazz, ma vuoi lasciarlo da solo?" chiese e l'altro sospirò negando.
"no certo che no" disse mentre mangiava la sua brioche prima di alzarsi.
Louis lo guardò prendere un busta dal divano e metterla di fronte a lui.
Era già aperta e un pò stroppiciata ma poteva notare benissimo il simbolo della polizia.

Alzò la testa e vide Harry mettersi dietro di lui "ieri sono andato dalla polizia, sei sicuro che Niall abbia finito con il bar?"chiese di nuovo.
Louis annuì già capendo e regalando un sorriso eccittato all'altro.
"meglio" continuò Styles e gli mise la mani nelle spalle da dietro per avvicinarsi al suo orecchio " perchè abbiamo un altro caso da risolvere Watson" esclamò.

Ovviamente Harry avrebbe usato il suo soprannome d'infanzia per dargli la notizia.
E ovviamente si sarebbe eccittato alla notizia di un nuovo assassino in giro.
Anche se doveva ammetterlo, anche Louis moriva dalla voglia di risolvere un nuovo caso.

Spazio fenicottero
Tan tan taaaaaan
Ed eccoci qua con il prologo.
Era da un pò che non ci sentivamo e non vedevo l'ora di tornare.
Mi siete mancati e spero di esservi mancata anch'io!
Beh? Che ne dite vi viene voglia di leggerla?
Spero proprio di si.
Pov. a nessuno è venuta voglia ma andiamo avanti.

Non voglio farlo lungo questo spazio visto che vi ho già rotto con la premessa.
Lo so lo so, non la legge nessuno di solito ma io mi sentivo in dovere di avvisarvi.
Principi da scrittrice.

Secondo i miei calcoli, dovrei pubblicare due volte a settimana, spero di riuscirci.
Tipo martedì e venerdì, o una cosa del genere.

BENE, penso di essermi allungata già troppo.
Quindi seguitemi su tik tok mi raccomando e buona lettura!
L.

a study in redDove le storie prendono vita. Scoprilo ora