capitolo 9

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Cominciarono a camminare verso una stradina mentre il riccio si disperava alla sua ormai possibilità persa.
Al posto di deprimersi, decise di provare a scoprire qualcosa in più, qualche informazione che poteva essere utile.
Quindi cominciò a parlare.
"perchè mi fai questo?" chiese ad un certo punto e ci fu un momento di silenzio dove pensava che l'uomo non avrebbe risposto.
Rimase sorpreso quando il ragazzo non lo guardò neanche ma parlò, fissando la strada e sospirando.
"perchè tu sei come loro" disse e Harry deglutì.
"come chi?"
"come Agatha, Drebber e il segretario, persone che pensano solo a loro stesse" continuò ma il riccio scosse subito la testa.
"non è vero io voglio sapere la verità " rispose convinto.
"tu vuoi la fama, i soldi ma a nessuno importa di Lucy" disse e Harry lo guardò serio.
Voleva far capire al ragazzo che ci teneva, non aveva mai fatto niente per soldi e questa volta non sarebbe stato diverso.
Magari l'avrebbe anche lasciato andare se lo avesse capito.
"a me importa" lo fissò.
L'altro non lo ascoltava, a quanto pare aveva detto una sciocchezza per lui.

Il ragazzo rise con rammarico, come se lo stesse prendendo in giro, oppure sentendosi divertito da quello che diceva.
Pensava che mentisse e questo non era un bene.
Per niente.
"solo a me importa, solo a me" esclamò ma Styles voleva provare di nuovo.
"anche a me"
"non è vero"
"posso giurartelo, dimostrartelo, a me importa di L-"

Persto sentì un forto pugno sullo zigomo che lo fece cadere a terra di forza, si portò la mano alla ferita e, guardando in alto, vide l'uomo con la pistola alzata rivolta verso di lui.
"non nominare mai più Lucy, lei è mia" disse e Harry deglutì.
Aveva provato a rischiare ma ottenendo solo risultati negativi, come quel maledetto pugno che sicuramente avrebbe lasciato un bell'ematoma.
La fortuna non era dalla sua parte.
"lei è-"
"MIA E LO SARÀ PER SEMPRE"
Ci fu questo forte urlo che traumatizzò Harry.
Lo guardò con terrore mentre l'uomo sospirava e metteva giù la pistola.

Lo vide avvicinarsi ma il i riccio voleva solo scappare, quindi cercò di alzarsi aiutandosi con le mani.
Presto fu preso dai capelli dove sentì uno strattone che lo avvicinò alla testa dell'altro.
"non provarci nemmeno" gli sussurrò vicino alla tempia e lui si alzò in silenzio, facendosi comandare dal ragazzo.
Diede un altro strattone alla sua radice dei capelli facendolo gemere di dolore anche se provò a non farlo notare.
Capì che l'assassino aveva sentito quando rise di lui "oh piccola le tue speranze sono così patetiche" disse.
Harry voleva rispondere a tono ma si morse la lingua per stare zitto e non alterarlo ancora di più.
Quell'uomo aveva sicuramente qualche disturbo.
Non fu detta più una parola, con Harry terrorizzato che lo seguiva mentre l'altro lo teneva ancora per i capelli.

Dopo qualche minuto si fermarono, Styles si guardò attorno dove notò che stavano andando verso quella macchina nascosta in un vicolo.
In quel momento il riccio capì di essere fottuto.
Non si era accorto di quanto avessero camminato, forse venti minuti, ma ora erano ancora più lontani dalla folla e dai poliziotti.
Il riccio si allarmò non vedendo nessuno, chi lo avrebbe aiutato ora?
Sapeva di essere solo da quando parlarono con quel poliziotto ma sperava almeno di avere un minimo aiuto in caso d'emergenza per scappare.
Invece no, era stato così distratto dalla loro conversazione e minacce sottointese che non aveva calcolato dov'era, finito in un vicolo nascosto.
Era stato così stupido.

"sali in macchina Harry" disse Kevin ma il riccio scosse subito la testa.
Si guardò intorno freneticamente "no io-"non riuscì a finire perchè gli prese il polso con forza quando fece un passo indietro.
"sali in mcchina Harry" ripetè l'uomo ma
lui cercò solo di liberarsi dalla sua presa e quando ci riuscì stava per esplodere di gioia.
Fece altri due passi lontani da lui ma no, aveva parlato prima del tempo e si era dimenticato di qualcosa d'importante.
L'uomo prese la sua pistola e la caricò.
Il suono fece deglutire forte Harry con gli occhi spalancati.
Il ragazzo la puntò dritta alla sua testa "non lo ripeto di nuovo Harry" ordinò.
Stavolta il riccio non aveva scelta quindi fece dei passi in avanti lenti verso l'auto.
Gli venne vicino e l'altro gli strattonò il braccio così da tenergli la pistola proprio sulla tempia, attaccata, dove poteva sentirla perfettamente.
Fu un pò doloroso l'impatto con la sua pelle ma non disse nulla, facendosi strattonare dal ragazzo.

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