diciannove

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«cosa hai fatto?!»

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«cosa hai fatto?!»

«cazzo, ma sei serio?!»

taehyung abbassò la testa con vergogna di fronte all'indignazione della coppia. non era orgoglioso, ma vedere quanto i due lo avessero attaccato lo rendeva ancora più di malumore.

«lo so..»

«ah quindi lo sai?! ti rendi conto?! sotto gli occhi di jungkook soprattutto!»

si, jimin era chiaramente in vena di spaccare tutto, jungkook era il suo migliore amico e lo difendeva sempre come un fratello più piccolo. sentirgli raccontare tutte le sue cazzate era insopportabile e si sentiva bollire dentro di rabbia sempre di più.

inoltre, jungkook non rispondeva neanche al telefono, il che fece preoccupare maggiormente jimin. non gli aveva parlato per tutto quel tempo e si stava chiedendo cosa stesse facendo. taehyung era arrivato a casa loro poco, totalmente perso di fronte al suo comportamento.

«ti giuro che soffrirai kim per avergli fatto questo.»

«calma jimin-ah, ti risponderà tra poco.»

«calma? come vuoi che mi calmi yoongi?! ora si starà chiudendo in se stesso e non voglio che accada!»

yoongi passò un braccio attorno alle spalle del suo ragazzo e lo riportò vicino a lui, gli accarezzò delicatamente i capelli sul collo per calmarlo. jimin chiuse gli occhi per mezzo secondo, apprezzando la dolcezza del suoi gesti, ma riprese rapidamente. bisognava ammettere che era piacevole ma taehyung era li ancora davanti a loro.

«gli ho mandato una tonnellata di messaggi per scusarmi, li ha aperti ma non mi ha risposto..»

«cosa ti aspetti taehyung? devi essere felice che non ti risponda, se fosse stato jimin mi avrebbe tagliato il pen-»

«ricorda che il seno non mi fa alcun effetto.»

aggiunse yoongi, accarezzando ancora i suoi capelli. jimin gli diede un bacio sulla guancia con un sorriso. in verità anche yoongi era arrabbiato, perchè teneva molto a jungkook e non gli piaceva l'idea che stesse male. non poteva davvero incolpare taehyung perchè sapeva come era fatto, ma qui si parlava di jungkook.

quindi rabbioso, riprese la parola:

«a proposito taehyung, ti bastano delle tette ed ecco che perdi la testa. ma utilizza il cervello cazzo, non pensare soltanto col corpo.»

«amico, tu non eri presente! mi ha praticamente sbattuto le tette in faccia e in più si stava spogliando davanti a me apposta per eccitarmi. vedevo nel suo sguardo che lei mi voleva, capisci? non sono riuscito a controllarmi e c'ho flirtato, ho anche i miei bisogni. sono stufo di masturbarmi da solo.»

«spero che tu non dia questo tipo di spiegazione a jungkook.»

yoongi sospirò di fronte all'atteggiamento del suo migliore amico, mentre jimin stringeva i pugni. non sapeva davvero più come fare, amava jungkook e voleva il meglio per lui, ma taehyung era anche lui suo amico. e da un'altra parte voleva avvisarlo di lasciarlo in pace e di non avvicinarsi più al minore, ma dall'altra si rese conto che era la prima volta che succedeva.

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