"Perché? Perché?" Pensò Carol distesa a pancia in giù sul letto mentre abbracciava il cuscino in lacrime. Si alzò improvvisamente e si mise le mani nei capelli color cioccolato. «Uno stupido videogioco per te contava più di me? Vero? Basta! Non amerò mai più!» Cominciò a camminare sul tappeto verde provando un turbine di rabbia e tristezza. Non aveva mai stretto dei veri legami nella sua vita e quando credeva di averne creato uno fu costretta a tagliarlo. «Non è stata colpa mia!» gridò dopo aver colpito la parete bianca con un pugno. «Cucciola! Stai bene?» Odiava quel soprannome, aveva ventitré anni ormai, non era più una cucciola. La porta si spalancò e la madre entrò nella stanza con uno scatto fulmineo, era appena entrata in casa e non aveva fatto in tempo a togliersi il cappotto grigio e la sciarpa rossa. «Cucciola mia! Cos'è successo?» La donna l'abbracciò, lei e la figlia si somigliavano, avevano gli stessi capelli castani e un viso simile, solo che quello della madre era più allungato e magro. «Io e Sophie... ci siamo lasciate!» la ragazza ricambiò l'abbraccio. «La prima rottura... separarsi dal primo amore è difficile ma vedrai che passerà tutto cucciola!» Le due sciolsero la stretta. «Ora che ne dici se per rallegrarti non guardiamo insieme un bell'anime?» una cosa che Carol apprezzava della madre era che provava a capire le sue passioni. «Non voglio costringerti...» il suono del campanello interruppe la conversazione. «Zia Phoebe! Sono Ken, apri!» la donna sospirò. «Non di nuovo... aspetta un attimo...» si allontanò per un attimo e la ragazza cominciò a pensare..."Forse sono davvero inutile? A ventitré anni non ho combinato nulla nella vita..." «Hey cugina!» Ken entrò spalancando la porta. Il ragazzo si sistemò il lungo ciuffo castano che copriva l'occhio. «Che è successo?»
«Io e Sophie ci siamo lasciate...» avrebbe voluto di nuovo scoppiare in lacrime ma non lo avrebbe fatto. «Piuttosto Kenneth... non sarai qui perché hai di nuovo preso un brutto voto e cerchi rifugio?» il ragazzo tentò di giustificarsi. «Ti prego! Giuro che non è colpa mia! Forse un pochino perché ho promesso che avrei studiato se i vecchi mi avessero preso questa bella felpa...» indicò con gli indici la felpa nera decorata con dei fulmini. «E come al solito non hai studiato?» la domanda di Carol sembrava più un affermazione in quel caso. Sospirò «Ken.. hai diciotto anni ormai, quest'anno hai l'esame... studiare è il tuo dovere e se non l'hai fatto devi prendertene la responsabilità...»
«Ho portato le lasagne avanzate da ieri, le ho lasciate in cucina.» Cominciò nella mente della giovane una battaglia etica... cos'è era più importante? Dare una lezione di vita al cugino più giovane oppure il cibo? «E va bene... ma che sia l'ultima volta!» Alla fine allo stomaco non si comanda. «Stai leggendo qualche bel manga in questo periodo? Oppure che ne dici consigliarmi un libro?» chiese curioso il ragazzo, tanto indipendentemente dalla risposta non avrebbe letto nulla, voleva solo distrarre la cugina dalla sua rottura. «Qualche yuri ma non voglio annoiarti...» avrebbe parlato di quei manga all'infinito se avesse potuto e in alcuni casi lo aveva anche fatto ma non era dell'umore giusto in quel momento. «Allora... vuoi fare una partita a RollerbladerZ.»
«Perché non mi spiegate come funziona questo famoso gioco di cui tutti parlano?» la madre era sulla soglia della porta e stranamente non se n'era accorta. Sul volto di Kenneth apparve un sorriso, finalmente avrebbe potuto parlare di uno dei suoi videogiochi preferiti.« Il mondo di RollerbladerZ è simile ma allo stesso tempo diverso da quello reale, c'è uno sguardo rivolto verso il futuro e allo stesso tempo un amore per il passato. La tecnologia si è evoluta ma oltre a portare l'innovazione ha preservato il passato. I cosiddetti RollerbladerZ, pattinatori dotati di armature high tec, si sfidano per le più disparate ragioni in corse mortali. Fama? Soldi? Qual è la tua ragione per lottare?» in quel momento si sentiva quasi come la voce narrante di un trailer.
«Lo scopo è quello di vincere la corsa non solo superando l'avversario ma anche riducendo a zero i suoi HP. Esistono due modalità: Corsa, che si svolge in un percorso oppure battaglia libera in cui i giocatori si affrontano in un'arena circoscritta.»
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LESBIAN - Pattinatrice Blu Cobalto
RomantikCarol è una ragazza timida e insicura che non crede di aver mai combinato nulla vita, trova consolazione in RollerbladerZ, il suo videogioco preferito. La sua tristezza cresce a causa di un litigio con Sophie, la sua fidanzata decidendo quindi di no...