I will try to fix you (1/2)

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Mattia sorrise, vedendo Christian alzare il viso verso il cielo e chiudere gli occhi, lasciandosi così accarezzare dalle mille gocce di pioggia che li stava bagnando del tutto.

"Andiamo Christian!" esclamò il ragazzo. "Torniamo in macchina, così evitiamo di prenderci una broncopolmonite!"

Il Moro scoppiò a ridere. "Si vede che diventerai presto un medico, dottor Zenzola" lo sfotté.

Mattia rise con lui. "Il tuo medico preferito, spero. Ma adesso andiamo via, forza!"

Christian scosse la testa con vigore. "No!" affermò. "Non fare il vecchio, matti! Presto il cielo schiarirà e potremo tornare a vedere le stelle!"

Mattia scosse la testa divertito, poi si sfilò la giacca, rimanendo in maniche corte e l'appoggiò sulle spalle del suo fidanzato. "Ho quasi venticinque anni, Christian. Mi sento già vecchio" ribatté.

Il moro si strinse nella giacca, sorridendo il più che poteva; poi si avvicinò a lui e gli buttò le braccia al collo. "Ho sempre avuto un debole per i vecchi" alzò le spalle.

Mattia gli circondò i fianchi con le braccia. "E io ho sempre odiato i ragazzi più alti di me" asserì, facendolo ridere.

"Quindi, in pratica, odi mezzo mondo, piccolo elfo."

"In pratica sì" annuì. "Ma credo di avere un'enorme eccezione."

"Lo spero proprio" sorrise, prima di avvicinare le loro labbra e baciarlo con trasporto. Mattia rispose subito al bacio e si addentrò nella bocca del riccio di fronte a lui, alzandosi un pochino sulle punte dei piedi, e l'esplorò ancora una volta, anche se ormai conosceva praticamente a memoria quel piccolo antro che tanto adorava.

Christian staccò piano la sua bocca da lui, senza però distanziarsi con il suo corpo. "Promettimi che durerà per sempre" alzò la voce, per cercare di sovrastare il rumore della pioggia che ormai batteva forte su di loro.

"Cosa?" domandò Mattia, senza perdere il sorriso.

"Il nostro amore!" esclamò. "Promettimi che durerà per sempre! E che non importa che tra un paio di settimane partirai per il tuo anno all'estero negli Stati Uniti, non importa quante difficoltà dovremo affrontare o quanti chilometri ci distanzieranno. Promettimi che ci ameremo sempre!"

Mattia lo strinse forte a sé, facendo combaciare i loro petti. "Ti ho amato quando avevo diciassette anni e tu eri un diciottenne in crisi ormonale, ti ho amato quando entrambi eravamo fidanzati con persone diverse, ti ho amato quando sono partito per l'università e tu sei rimasto qui. Ti ho amato quando tutto sembrava contro di noi, ti ho sempre amato, Christian. E ti amerò per sempre. Te lo prometto."

Christian sorrise, commosso dalle sue parole. Poi, nuovamente, ignorando la pioggia che continuava a scendere dal cielo, il moro lo baciò.

E Mattia lo baciò a sua volta, convinti che il loro amore sarebbe durante per sempre.







Mattia sospirò profondamente, chiudendo gli occhi e buttando la testa all'indietro. La giornata in ospedale era stata molto pesante e il mal di testa lancinante che gli stava facendo venire voglia di vomitare ne era la prova palese.

Scosse la testa, cercando di riprendersi leggermente, poi, sfoderando un sorriso finto, inserì le chiavi nella potta nella porta.

Entrò lentamente in casa e appoggiò tutto ciò che aveva nelle tasche sulla mensola dell'ingresso. "Sergio, sono tornato!" disse, ad alta voce, addentrandosi all'interno del suo loft.

Si recò in soggiorno dove vide il suo ragazzo, seduto poco compostamente sul divano, intento a leggere un libro e coperto da un piccolo plaid.

"Ciao tesoro" lo salutò il ragazzo con un sorriso. "Come è andata oggi?" chiese.

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