RESCUE

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Distinguerei ovunque quel blu acceso con il blu del mare.

Tiro un sospiro di sollievo, e tutto cio che riesco a dire è un "Grazie".

Lo vedo ancora svenuto a causa dell'incidente.

Intorno a noi e in cielo ormai è pieno di aerei e navi pronti a soccorrere tutto cio che ormai è gia affondato...non ne è rimasto praticamente niente di nessuno, a quanto pare noi due (e la nostra amata boa blu) siamo gli unici ancora a galla.

Non ho la minima idea su che fine abbiano fatto tutte le parti dell'aereo e il resto dei passeggeri, perchè non riesco piú ad intravedere nessuna ombra scura sul fondo dell'oceano, ma tutto ció a cui riesco a pensare è di salvare me e Michael.

"Cazzo quanto pesi" penso e...aspetta.

Riesco ad intravedere qualcosa al di lá di tutto questo casino.

Vedo in lontananza del giallastro-arancione e la prima cosa che penso è..."Merda, diventeremo dei naufraghi senza acqua nè cibo in una fottuta isola dispersa dal mondo,della quale neanche Dio ne conosce l'esistenza, dovremo farci il fuoco con i legnetti??

E dovremo mangiarci...cosa?? Neanche gli animali toccherebbero piede lì...

Si, ormai so gia tutto...moriremo di fame, e io senza cibo sono fottuta.

Non riesco a passare manco un'oretta senza sgranocchiare qualcosa."

Care mie paranoie...per caso ve lo avevo giá detto che non mi siete affatto d'aiuto?

Cercando di mettere bene a fuoco quel paesaggio sconosciuto davanti ai miei occhi, mi sembra di intravedere qualche altro colore oltre al giallo, dispersi in piccole macchie...

Siamo quasi arrivati alla riva.

Ma certo! Adesso che finalmente il mare si é deciso a smettere di schiaffeggiarmi la faccia con tutta quell'acqua odiosa che non mi permetteva di vedere bene, è tutto chiaro...

Le chiazze colorate erano ombrelli e il colore giallastro-arancione sí, era sabbia, ma siamo in una spiaggia.

Abbiamo raggiunto completamente la riva e stiamo uscendo.

Anzi scusa, sto uscendo, perchè Michael é stato trascinato da me durante tutto il tragitto.

Intanto è pieno di gente intorno a noi che ci guarda male, e altra che osserva curiosa e ansiosa qualcosa alle nostre spalle, mi giro e, come avevo immaginato, l'aereo era giá esploso in fiamme..

Era una scena orribile, sembravamo in un film horror nella quale la cittá era stata bombardata, e non ne era rimasto praticamente niente,apparte le ceneri.

I visi tristi..alcuni curiosi,spaventati e qualche altro deluso.

Chissá, magari, quanti visi tristi e spaventati avranno pensato che in quell'aereo ci fosse stato il loro familiare, cugino, amico, e che fosse tutto realmente finito.

É tutto così triste, voi neanche ve lo potete immaginare, sino a quando non lo provate voi stessi.

Ma tornando a me e al mio "amico di incidenti".

Lo stendo nella sabbia calda di non so quale paese, (e a proposito...dove siamo?? So solo che fa così caldo quì..quindi sará una zona intorno all'equatore) e provo a poggiare una mano nel suo petto per assicurarmi che sia respirando...è proprio svenuto.

Presa dal panico provo a chiamare qualche bagnino, come non so niente di aviazione, non so niente neanche di salvataggio, ovviamente.

Stavolta se non mi sbrigo è seriamente la fine, quindi cerco disperatamente qualcuno che mi aiuti e...okay, pace e amore...parlano la mia lingua.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 26, 2015 ⏰

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ANXIETY //Michael CliffordDove le storie prendono vita. Scoprilo ora