Il trasferimento

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Ciao, sono Luca e ho 12 anni vivo in Svizzera , anzi no scusate, prima vivevo in Svizzera. Fino a qualche settimana fa vivevo la mia vita felice in Svizzera, piena di amici e con i miei parenti, fino a che qualche giorno fa i miei mi hanno annunciato il nostro trasferimento in Italia, precisamente in Puglia, a Bari. Quando me lo hanno annunciato non fui così triste ma dopo qualche ora ci ripensai, abbandonare tutti i miei amici, e sapere che non gli avrei rivisti a breve, o forse mai più. Quando vidi la mia camera piano piano svuotarsi, mi misi a piangere sul letto senza farmi vedere dai miei, ero triste, è come quando cresci in un posto e dopo anni che ci vivi ti costringono ad abbandonarlo.
Il giorno del trasferimento, la mattina,con la mia bici, andai a salutare tutti i miei parenti ed amici, ma sopratutto andai a salutare Matteo, il mio migliore amico, che era cresciuto con me.
Quando venne il momento di partire, ero ansioso, era come se un'onda gigante mi avesse inghiottito e non mi lasciasse riandare a casa. 
In tutto il viaggio non feci nulla, non guardai nemmeno il cellulare, ma me ne stetti lì a non parlare, a pensare e a non fare nulla.
Dopo ore, ore e ore entrai nella città di Bari, devo ammettere che non era niente male: il mare era stupendo, c'erano tanti negozi e bar, insomma come città niente male. Per tutti i 6 giorni prima che cominciassi la scuola,l'unica cosa che volevo fare era stare in chiamata con i miei amici della Svizzera. Poi arrivò il giorno peggiore: il primo giorno di scuola.

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