Capitolo 3

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ELENA'S POV
Terminata la lezione di storia, io e Danielle raggiungemmo la mensa e appena James ci vide, ci fece cenno con la mano di unirci a lui.
Ci sedemmo al tavolo e James ci presentò i suoi amici: Thomas, Ryan e Nate.
Io mi sedetti tra James e Danielle e cominciai a mangiucchiare dal mio piatto, quando il gran figo seduto di fianco a me, mi parlò : "Allora dolcezza, com'è stato il tuo primo giorno fino ad adesso?"
Oddio, che sfrontato! Andava a letto con Danielle e mi chiamava così davanti a lei?
"Bene, non che sia qualcosa che ti riguardi in ogni caso" risposi seccata.
James rise : " Sei carina quando fai finta di essermi indifferente."
"Non faccio finta, tu non mi piaci!" dissi convinta.
Si, proprio! Ma chi vuoi prendere in giro Smith!

"Uh, questa brucia James!" intervenne divertito Nate.
"Taci!" rispose infastidito James, il chè fece ridere tutti quelli seduti al tavolo.
"Come ci si sente ad essere rifiutati, caro il mio playboy?"sentii dire a Danielle.
" Non verrà mai a letto con te, non sei il suo tipo!" continuò.
"Cazzate Danielle! Io sono il tipo di tutte!"
A quell' affermazione alzai gli occhi al cielo: " Wow, la tua modestia è ammirevole! " dissi ridendo.
"Il mio atteggiamento è giustificato : prendi Danielle, ad esempio, mi è bastato un sorrisino malizioso per farle abbassare le mutandine per me!"
Nooo, non poteva averlo detto.
In quel momento ero così furiosa, che non mi accorsi di ciò che avevo fatto: avevo preso la granita alla fragola che stavo sorseggiando e l'avevo lanciata in faccia a James. Nessuno trattava così la mia migliore amica, tanto meno un puttaniere del genere!
"Stronzo!" Esclamai incazzata "Non provare mai più a parlare così a Danielle"
Sentivo il sangue pompare forte nelle vene, l'adrenalina scorreva veloce nel mio corpo.
Qualsiasi cosa avessi mai provato per James, ora era sparita, l'unica cosa sche riuscivo a sentire era la rabbia.

Mi avvicinai velocemente per tirargli un pugno sul naso.
Quando ero ad un paio di centimetri dal viso di James, sentii Danielle gridare:
"Elena! Per favore fermati!"
Mi bloccai e mi girai a guardarla, e il suo viso preoccupato, mi tranquillizzò all'istante.

"Andiamo via Danielle!" dissi afferrandole il braccio e tirandola via, Danielle però si mosse nella direzione opposta.
La scena mi passò davanti a rallentatore: il braccio di Danielle che si sollevava, il palmo della mano che si apriva, l'espressione di disgusto sul viso e infine il suono dell' impatto dello schiaffo sulla giancia di James.
"Bastardo!" urlò.

Brava Danielle, così si fa!

A quel punto uscimmo dalla mensa,mentre tutti ci fissavano, e ci dirigemmo alla mia macchina.
"Wow Danielle sei stata fantastica!" le dissi abbracciandola.
"Oddio sì! Hai visto che cinquina? Che dici rimarrà il segno? Wow,che soddisfazione!" rispose, fiera di ciò che aveva fatto.
Onestamente ero orgogliosa di lei, non era più la ragazzina spaventata di un tempo, che aveva bisogno di essere protetta.
Ora era una giovane donna in grado di farsi rispettare da sola.
Al contrario, non ero stata particolarmente fiera di me stessa, avevo perso il controllo appena James aveva parlato a quel modo a Danielle, e ci sarei andata giù pesante se non ci fosse stata lì la mia migliore amica...
Accidenti! Sentivo ancora la rabbia che montava dentro di me e avrei davvero potuto far male a James, ma non potevo correre il rischio di spaventare Danielle.
Avevo fatto una promessa a me stessa e a lei: non ero più quella ragazza e mai più lo sarei stata, ma come ho già detto, c'era qualcosa che mi turbava in quel ragazzo e non mi faceva ragionare con mente lucida.

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